Una storia che affonda le sue radici nel secolo scorso, partita da lontanissimo per una squadre che in questa stagione ha ritrovato la promozione in Serie A. La società pugliese è nata il 15 marzo 1908, fondata come Sporting Club Lecce - polisportiva che si occupa di calcio, ciclismo e atletica, svolgendo attività di carattere prevalentemente regionale. La prima maglia era a strisce rosse e nere, con una stella bianca cucita sulla parte sinistra della stessa. Una storia che va avanti fino al 1925, quando oltre al cambio di colori, il Lecce completa anche il primo restyling (anche se all’epoca non si chiamava così) del logo: scudetto rosso con il simbolo della città all’interno di uno sfondo bianco.

I salentini, spostatisi nel 1966 allo stadio Via del mare (quello dove tutt’ora si giocano le partite del Lecce), risalgono in seconda serie al termine dell'annata 1975-1976, vincendo campionato, Coppa Italia di Serie C, nella cui finale superano per 1-0 il Monza, e Coppa Italo-Inglese Semiprofessionisti, dopo aver ribaltato con un 4-0 la sconfitta esterna rimediata contro lo Scarborough (1-0 in Inghilterra). In questo periodo la formazione salentina stabilisce una serie di primati per la categoria e anche alcuni record assoluti, come quello del 1974-1975, quando il portiere Emmerich Tarabocchia resta imbattuto per 1791 minuti, tuttora record italiano nelle prime tre categorie del campionato. Cambia il mondo attorno al Lecce, che dopo aver vestito nel 1928 per la prima volta i colori giallo e rosso, non li abbandona più, portando poi all’evoluzione moderna anche del simbolo nelle tre declinazioni (molto diverse tra loro) che ne hanno caratterizzato la storia recente.

I loghi del 1981 e quello proposto nel nuovo Millennio

Il quarto logo nella storia del US Lecce - che già aveva virato dando una svolta decisa nel 1970 - riprende l'aspetto stilizzato della lupa sotto l'albero di leccio con un pallone sotto la zampa, per richiamare all'aspetto sportivo del simbolo. La lupa infatti, così come i colori giallorossi, sono un richiamo a Roma, ma in realtà riprendono ciò che è simbolo della storia della città salentina - legata a doppio filo alla capitale italiana. Si arriva così al simbolo più noto dei giorni nostri, quello stemma che campeggia dal 2001 sulle divise della squadra salentina che spera di tornare a far parte stabilmente del calcio di Serie A in Italia: riprende l'antica tradizione scudettata di circa venti anni fa, con la lupa e il leccio che ritornano a rappresentare il simbolo della città. La dicitura in oro, US LECCE 1908, richiama alla società sportiva con apposti i colori sociali e della provincia di Lecce; comunità intera pronta a celebrare il ritorno ad alto livello del club.

L’inno e la mascotte del Lecce: un’evoluzione di canzoni dal 1985

Nella sua storia, il Lecce ha avuto diversi inni: in occasione della prima storica promozione in Serie A furono composti tre brani, “Lecce grande amore” (vinile 33 giri del 1985), "Lecce cha cha cha” di Chaly Albert e “Lecce è il cuore” di Sparapano-Gemma, cantata da N. Missoni. Un altro storico inno è “Arcu te pratu” del cantautore leccese Bruno Petrachi, che ha composto anche, in onore del Lecce, la canzone “Lecce... cuore mio”. Sono, invece, cantati dal figlio Enzo Petrachi, fratello dell'ex calciatore Gianluca, i brani "Forza Lecce miu" e “Grande Lecce Alè”.

Dal 2001 al 2003 fu adottato l'inno “Giallurussu" dei Sud Sound System, inciso per la prima volta nel novembre del 1999. Il 26 agosto 2014 fu presentato in piazza Sant'Oronzo, a Lecce, un nuovo inno dei Sud Sound System, dal titolo “Lu core pe tie scalpita”, in uso per una sola stagione. L'attuale inno ufficiale invece, riprodotto dai diffusori dello stadio, è quello realizzato nel 1999 da Sergio 'Gioy' Rielli, con il titolo “Giallorossi per sempre”, che è stato l'inno del Lecce dal 2003 al 2012, per poi tornare ufficialmente dalla stagione 2015-2016.

Meno cambi e colpi di testa invece quando si parla della mascotte ufficiale dell'Unione Sportiva Lecce: Wolfy, un lupo in maglia giallorossa ideato da un giovane grafico leccese nel 1999. Il lupo è, infatti, il simbolo storico sia della città salentina sia della squadra e compare sullo stemma societario. La mascotte in peluche è presente a bordo campo nelle partite casalinghe disputate al Via del mare dal 25 settembre 1999, in occasione del vittorioso match con la Juventus per 2-0 (quale modo migliore per inaugurare un simbolo del genere).

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