La stagione 2020 di Formula 1 sarà difficilmente dimenticabile per gli appassionati, anche quelli di scommesse sulla Formula 1*.

Come da aspettative, solo Lewis Hamilton può tenere aperta la lotta per il Mondiale. Quanto accaduto in Russia ormai quattordici giorni fa ha infatti dell’incredibile per un pilota della sua esperienza. Sul circuito di Sochi l’inglese della Mercedes è stato penalizzato di dieci secondi per aver simulato la partenza in una zona non consentita dalla direzione gara.

Oltre al danno la beffa. E invece no. La FIA, terminata la corsa, scegliere di commutare i due punti di “penalizzazione” sulla patente del britannico in un’ammenda. Perché ciò è importante? Ciascun pilota è dotato di una patente virtuale che subisce una decurtazione di punti in caso di incidente. Nello specifico, il sei volte campione del mondo avrebbe raggiunto quota 10 punti sulla propria, a ridosso del limite consentito (12) nell’arco di un anno. Al raggiungimento della soglia scatta la squalifica per un weekend di gara. Sempre nel caso di Lewis, il reset scadrà nel Gran Premio di Turchia (il prossimo 15 novembre), dunque Hammer Time non è ancora al riparo dalla sanzione.

Con il marziano fuori dai giochi, Valtteri Bottas ha avuto vita facile, conquistando una vittoria comunque dal sapore insipido. Verstappen perde ancora qualche punto dal finlandese, se non altro il motore non lo ha tradito sul circuito sovietico. Perez porta la Racing Point ai piedi del podio mentre la Renault consolida il proprio stato di forma. Male le McLaren e Alexander Albon.

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Il pilota più a caccia di rivalsa non sarà però Hamilton, bensì Carlos Sainz Jr. Non si può infatti affermare che la dea bendata sia stata al suo fianco. Dopo la grande occasione mancata a Monza, sono arrivati due zeri nella casella punti, con due incidenti piuttosto pericolosi.

In casa Ferrari ci sarà grande emozione per il debutto di Mick Schumacher nelle sessioni di prove libere. Un momento tanto atteso che arriva vent’anni dopo il primo titolo di papà Michael con la Ferrari (il 7 ottobre 2000 a Suzuka per la precisione).

Nel momento in cui scriviamo le prime prove libere sono però cancellate a causa del maltempo che sta attraversando la Germania. Difficile ma non impossibile che anche la seconda sessione possa venire rinviata. Chiaramente questo impedirebbe ai piloti di provare le novità portate per l’appuntamento tedesco, oltre a valutare le mescole scelte dalla Pirelli.

Piloti imbacuccati da cima a piedi e dunque difficile pensare a quale scenario ci troveremo di fronte. Sicuramente ci sarà tempo sereno, anche se le temperature atmosferiche non toccheranno i dieci gradi. Un elemento in più che contribuisce ad accrescere l’incertezza della vigilia, come abbiamo potuto ammirare negli ultimi gran premi.

Nota a margine per alcune news dell’ultima ora. La più importante riguarda l’elezione di Stefano Domenicali come futuro CEO della Formula Uno. L’ex team principal Ferrari, ora AD di Lamborghini, entrerà ufficialmente in carica nel 2021. Occhio però anche alla situazione Red-Bull, con Honda che ha annunciato l’addio alla fine del 2021. La casa anglo-austriaca cerca dunque un nuovo fornitore di motori.

Pronostici Formula 1: statistiche del GP di Eifel

Nell’eccezionalità della stagione 2020, un altro gradito ritorno nel calendario. Era infatti dal 2013 che non si correva alle pendici del castello di Nurburg, nella regione della Renania-Palatinato.

Un pezzo di storia rappresentato oltre che dal tracciato destinato alle corse professionistiche anche dal celebre anello di 19 chilometri, ancora oggi meta obbligatoria per chi desidera sfogare i cavalli della propria supercar. L’attuale disegno, denominato GP-Strecke, è stato ridisegnato nel 2002 sostituendo il vecchio percorso in mezzo al parco del castello. Dal 2008 si alterna con Hockenheim per ospitare l’appuntamento tedesco del Circus.

Una novità quindi per quasi tutto il motodrome, veterani a parte. L’ultimo vincitore è stato Sebastian Vettel, il quale ha sempre avuto un rapporto di amore-odio con la gara di casa (molti ricordano il suo muro nel 2018 a Hockenheim). Nell’occasione Grosjean conquistò uno dei suoi sei podi in Formula Uno su Lotus Renault, un avvenimento che non si ripete dal 2015. Lewis Hamilton ha trionfato anche qui, nel 2011, e potrebbe agganciare Michael Schumacher proprio sulla pista di casa.

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