Manca ormai davvero poco all'inizio del Giro d'Italia 2019. L'edizione di quest'anno sarà la numero 102 nella storia della corsa ciclistica più famosa nel Belpaese. I nomi altisonanti sono diversi tra cui troviamo quelli di Vincenzo Nibali, Tom Dumoulin e Simon Yates. Questi i big three del momento, in attesa di avere ulteriori sorprese in corso d'opera. Il Giro, quest'anno, partirà da Bologna per finire all'Arena di Verona il 2 giugno. La corsa rosa, così è conosciuta agli appassionati, sarà sede di sfide e momenti epici, senza scordare il patrimonio di imprese eroiche già compiute in passato. Il Giro è tesoro di diverse curiosità, tra le più strambe e divertenti nella storia del ciclismo. Segnaliamo le 5 più iconiche e speciali:

 

1) La prima edizione del Giro partì alle 2:53 di notte

La prima volta del Giro d'Italia è datato 13 maggio 1909. Niente di strano per la data in sè, ma l'orario è davvero curioso: la partenza è stata alle 2.53 di notte con 127 corridori in gara che hanno corso a notte inoltrata. 8 tappe totali di leggenda tra cui, segnaliamo, la tappa tra Milano-Bologna di 397km. Quasi una tortura visti i canoni moderni.

 

2) La fuga più ampia del Giro d'Italia

Le cosiddette "fughe bidone" attuali non sono nient'altro che bazzecole rispetto alla fuga di Giuseppe Azzini il 1° giugno del 1914: un'ora e 22 minuti di vantaggio nella tappa tra Avellino e Roma di 328 km. Quella più lunga in termini chilometrici? Opera di Lauro Bordin che nella tappa tra Lucca e Roma rimase da solo per ben 350 km e 14 ore. Un eroe.

 

3) Il record man è Fausto Coppi

Chi sono coloro che hanno conquistato più Giri d'Italia? In cima al podio, con 5 vittorie totali, ci sono ben 3 corridori: Fausto Coppi (tra il 1940 e il 1953), Alfredo Binda (tra il 1925 e il 1933) e il "Cannibale" Eddy Merckx, vincitore tra il 1968 e il 1974. A seguire, con 3 vittorie a testa, ci sono Gimondi, Bernard Hinault, Gino Bartali, Fiorenzo Magni, Giovanni Brunero e Carlo Galetti. Mario Cipollini invece è il detentore del record di vittorie di tappa con 42 successi. 

 

4) Ha partecipato anche una donna

L'edizione del 1924 del Giro d'Italia rimarrà per sempre nella storia per un motivo molto particolare: è stata la prima e unica volta in cui ha gareggiato anche una donna, tale Alfonsina Strada. Per capire perché dobbiamo fare un passo indietro: nei primi mesi del 1924 le squadre più prestigiose avevano cominciato a chiedere agli organizzatori del Giro una sorta di "premio presenza" per la partecipazione alla corsa rosa, ricevendo un secco no da parte degli stessi. Risultato: diversi campioni decisero di non partecipare alla competizione e il Giro si ritrovò senza un reale appeal. Per questioni di marketing, o forse no, gli organizzatori decisero quindi di invitare Alfonsina alla corsa. E così fu. Nelle 12 tappe in programma in quell'edizione, la ciclista arrivò spesso e volentieri nelle retrovie con diverse ore di ritardo dai primi.

 

5) L'escamotage per vincere la maglia nera

Luigi Malabrocca forse non dirà molto agli appassionati e non del ciclismo, ma dovete sapere che il corridore appena citato era un maestro quando si trattava di arrivare in ultima posizione per conquistare la maglia nera del Giro d'Italia. Tra gli escamotage utilizzati per cercare di arrivare a tutti i costi in fondo nelle tappe, Luigi si nascondeva nei pozzi, nei fienili e nelle cantine. Ai tempi era previsto un premio in danaro per l'ultimo in classifica. Nel 1952 questo speciale riconoscimento fu abolito proprio per evitare scene antisportive di questo genere. 

 

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