Penultimo appuntamento stagionale con la MotoGP, che dopo aver incoronato due settimane fa Fabio Quartararo a Misano come campione del mondo (il primo nella storia del motociclismo con passaporto francese), si sposta nella penisola iberica per quelle che sono le ultime due gare stagionali: prima Portimao e poi Valencia, GP che resteranno per sempre nella storia anche per essere gli ultimi che vedranno in pista una leggenda come Valentino Rossi - pronto a ritirarsi dopo il bagno di folla ricevuto nel GP dell’Emilia Romagna. Se Quartararo in vetta è irraggiungibile per chiunque, sono diversi i piloti che sgomitano alle sue spalle - alla ricerca del piazzamento migliore possibile. A partire da Bagnaia, al momento secondo e con un discreto vantaggio (ben 27 punti) sull’ormai ex campione del mondo Mir. Più indietro Zarco, Miller e Marquez, che invece potrebbero più facilmente accaparrarsi il quarto posto nella classifica generale con un paio di buoni piazzamenti. Soltanto 21° posto per Valentino Rossi in classifica generale con i suoi 29 punti: per lui, come già detto, sarà soltanto un lungo giro d’onore. Omaggio necessario a un gigante dello sport mondiale. Scopriamo insieme alcune curiosità sul circuito di Portimao, introdotto lo scorso anno all’interno del calendario di MotoGP.

Un tracciato nuovo entrato nel motomondiale nel 2020

Il circuito di Portimao (Algarve) l’anno scorso è diventato il 72° tracciato del motomondiale (top-class), dopo Buriram, introdotto nel 2018: la pista portoghese ha preso il posto di KymiRing in Finlandia - la gara che lo scorso anno è stata cancellata, rimandando così il suo debutto in MotoGP al 2022. Curiosità: Algarve è la 53^ denominazione diversa usata per un GP nella storia del motomondiale. Nella passata annata il GP del Portogallo è rientrato in calendario nella stagione in cui Miguel Oliveira è diventato il primo portoghese vincitore in top-class (nel GP di Stiria). L’inserimento di Portimao in calendario è stato uno dei tanti necessari per rimpolpare il calendario stravolto dall’impossibilità di viaggiare come in passato.

Oliveira ha dominato il weekend del 2020 in Portogallo raccogliendo pole, vittoria, giro veloce e conducendo tutto il GP dalla prima posizione (Grande Slam). Oltre al suo successo su KTM di 12 mesi fa, l’altro pilota ad aver vinto a Portimao è Quartararo su Yamaha (nella prima edizione di questa stagione). Nessun pilota però è salito sul podio in entrambi i casi: nel 2020 infatti c’erano Oliveira, Miller e Morbidelli; nel 2021 Quartararo, Bagnaia e Mir. Yamaha e Ducati sono le uniche marche ad aver conquistato due podi qui, seguono a uno KTM e Suzuki.

MotoGP Algarve: i risultati e i record da tenere d’occhio

Il prossimo podio di Marc Marquez sarà il 100° in carriera; nella storia del motomondiale soltanto tre piloti ne hanno accumulati più di 100 in top-class: Valentino Rossi (199), Jorge Lorenzo (114) e Dani Pedrosa (112). Il 100° podio di Valentino fu Jerez 2008; Lorenzo: Jerez 2016; Pedrosa: Valencia 2015 (tutti ottenuti in Spagna). Sette invece sono i nuovi vincitori nelle ultime due stagioni (2020-2021): Quartararo, Binder, Oliveira, Morbidelli, Mir, Martin, Bagnaia. Un numero così elevato nell’arco di due stagioni non si registrava dal 1975-1976 (quando a salire sul gradino più alto del podio furono Hideo Kanaya, Mick Grant, Barry Sheene nel 1975; Tom Herron, John Williams, Pat Hennen, John Newbold nel 1976). È un dato record nell’arco di 24 mesi: quest’anno inoltre ci sono stati già otto vincitori e 13 piloti sul podio - nella stagione passata furono nove vincitori (record con il 2016) e 15 piloti nella top-3 (valore più elevato dal 1977, 16; record assoluto: 21 nel 1969). Quest’anno hanno vinto piloti di sei nazioni diverse (Australia, Francia, Italia, Portogallo, Spagna, Sudafrica): eguagliato il record assoluto del 2000 (Australia, Brasile, Giappone, Italia, Spagna, Stati Uniti).

 

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