Risorge l'Irlanda, che va a vincere a Murrayfield con la Scozia, il Galles fa il suo dovere e anche se a fatica batte l'Italia, ma davanti a tutti c'è l'Inghilterra, che batte la Francia a Twickenham e abbozza la fuga. Il Sei Nazioni manda in archivio anche la seconda giornata e arriva nella prima settimana di riposo con una classifica che proporrà alla ripresa proprio lo scontro fra la prima e la seconda.

 

SCOZIA-IRLANDA 13-22 – Dopo l'inattesa sconfitta con l'Inghilterra a Dublino all'esordio, l'Irlanda risorge a Murrayfield, andando a battere per 22-13 la Scozia. Vittoria convincente per la squadra del c.t. Joe Schmidt, che, in un match equilibratissimo, ha giocato con il massimo del cinismo, punendo i pochi errori degli avversari, causati da una grandissima pressione. Dopo il piazzato di Greig Laidlaw che apre lo score, l'Irlanda va in meta due volte nel primo tempo con Conor Murray (che raccoglie un pallone vagante dopo il cattivo passaggio di Tommy Seympour verso Sean Maitland) e Jacob Stockdale (che viene innescato da un bel passaggio di Johnny Sexton e che scappa via da metà campo, approfittando della dormita della linea difensiva scozzese), con la seconda trasformata dallo stesso Murray. Le due squadre perdono per infortunio due pedine chiave: l'estremo Stuart Hogg e lo stesso Sexton. La Scozia si rimette in partita con la meta di Sam Johnson: anche in questo è però un errore a propiziarla, con Finn Russell che intercetta un passaggio di Joey Carbery e poi si invola, per poi servire in offload, placcato a pochi metri dalla meta, il bellissimo assist per il centro. Nel secondo tempo la meta che chiude il match la firma Keith Earls, servito da Joey Carbery, che da un pallone che sembrava perso, riesce a sfuggire a un doppio placcaggio troppo morbido per poi lanciare la corsa dell'ala. Carbery trasforma e poi dopo un piazzato di Laidlaw, firma anche quello al 68' che mette al sicuro la vittoria.

 

ITALIA-GALLES 15-26 – Il Galles sembra l'esatta copia di quello poco incisivo visto una settimana prima nel match rocambolescamente vinto in rimonta a Parigi, ma beneficia di errori individuali e indisciplina degli azzurri per andare a segno 4 volte su piazzato con Dan Biggar in 29 minuti. L'Italia, che si difende ma senza soffrire troppo, non è invece altrettanto cinica quando attacca. Fino a quando poco dopo la mezz'ora, dopo un fallo gallese, decide con Tommy Allan di andare in touche anziché accontentarsi di un facile piazzato: ne nasce un bel possesso nei 22 gallesi che dopo una serie di pick and go porta alla meta di prepotenza di Bram Steyn (che Allan trasforma). Sull'ultimo possesso un altro fallo gallese manda Allan alla piazzola, ma il palo respinge il tentativo. L'apertura azzurra non sbaglia invece a inizio ripresa, riportando l'Italia sul -2. Quando ci si aspetta di vedere gli azzurri prendere in mano il match, arriva però la doccia fredda, sotto forma di mete: la prima al 53' di Josh Adams (mischia gallese, possesso di qualità e veloce che innesca i trequarti, il pallone che passa prima dalle mani dei centri Owen Watkin e Jonathan Davies, poi l'estremo Liam Williams crea il break decisivo e regala l'assist per la corsa in meta dell'ala) e la seconda al 69' di Watkin (touche nei 22, maul avanzante, palla ad Anscombe che con un calcetto scavalca la difesa azzurra e in area di meta il primo ad arrivare e schiacciare è il centro), trasformate una da Biggar e l'altra da Gareth Anscombe. Gli azzurri però non si disuniscono e provano a reagire, anche se la bella meta di Edoardo Padovani (bel possesso nei 22, belle mani di Sergio Parisse che lanciano Allan in un buco, poi l'apertura con una finta fissa l'avversario e offre al'ala l'assist per il tuffo in meta) arriva troppo tardi.

 

INGHILTERRA-FRANCIA 44-8 – A Twickenham bastano mezz'ora e la tripletta di Jonny May all'Inghilterra per mandare in archivio la sfida con una Francia fragile e confusa. Il bonus arriva addirittura prima dell'intervallo e per il XV di Eddie Jones il resto è tutto troppo facile. Bastano 66 secondi a May per andare a segno (l'ala arriva per primo a schiacciare un pallone calciato da Ellio Daly verso la bandierina alle spalle della difesa francese), poi in 5 minuti (tra il 23' e il 28') completa la tripletta: prima su lungo passaggio di Farrell batte con una finta Damian Penaud e schiaccia, poi va a raccogliere un altro grubber, stavolta di Chris Ashton. In mezzo ci sono 2 piazzati di Owen Farrell (che infila solo una delle 3 trasformazioni) e uno di Morgan Parra. La Francia ha una reazione e trova la meta con Penaud, lanciato in meta dal break di Huget (che rompe tre placcaggi), ma prima dell'intervallo arriva anche la meta di Henri Slade, che sfonda dopo un bellissimo passaggio del pilone Kyle Sinckler. La ripresa si apre con la quinta meta inglese, assegnata dall'arbitro per un placcaggio senza palla di Gael Fickou su Ashton, lanciato sull'ovale calciato ancora una volta lungo da Slade. La sesta e ultima meta la firma (e poi trasforma) Farrell, che prima calcia di nuovo verso l'area di meta, poi va a schiacciare dopo che in tuffo si erano ostacolati Antoine Dupont e May.

 

Classifica: Inghilterra 10 punti; Galles 8; Scozia 5; Irlanda 4; Francia 1; Italia 0.

Prossimo turno: Francia-Scozia (sabato 23, ore 15.15), Galles-Inghilterra (sabato 23, ore 17.45), Italia-Irlanda (domenica 24, ore 16).

 

 

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