Ognuno di noi, almeno una volta nella vita, ha sentito parlare di Sport Estremi e ha sempre visto questa categoria come un qualcosa di rischioso, che mette in ballo le sorti della propria vita: ma è davvero così?

Per iniziare, potremmo dare una definizione degli Sport Estremi: una caratteristica della definizione di sport è la distinzione tra sport estremi e non estremi.

Il BASE jumping è un esempio riguardante la prima categoria, chiaramente perché comporta un alto grado di rischio, mentre il basket, ad esempio, è classificato come "non estremo" dato che i rischi coinvolti sono davvero minimi.

In ogni caso, questa definizione non è in grado di identificare l'entità del rischio e non tiene conto delle variabili psicologiche, socio-demografiche e dello stile di vita associate all'impegno in ogni sport.

Introduzione agli Sport Estremi, diamo un rapido sguardo in maniera generica alla loro complessità

In effetti, la mancanza di coerenza nel termine "sport estremi" significa che coloro che desiderano studiare questo campo sono costretti a creare i propri criteri come punto di partenza, spesso in modo poco scientifico.

La rassegna letteraria di articoli di ricerca contemporanei e storici solleva la questione fondamentale se la definizione di sport estremo sia quella di un'assunzione di rischi con un'alta probabilità di lesioni o di morte o se ci siano altri aspetti da considerare, come lo stile di vita o il rapporto con l'ambiente naturale.

Questa revisione non esamina alcuna ipotesi ed è una narrazione basata su documenti chiave. A causa della mancanza di letteratura su quest'area tematica, non si è ritenuto opportuno condurre una revisione sistematica.

L'obiettivo del nostro articolo è duplice: in prima istanza, vogliamo dimostrare come il termine "sport estremi", dal punto di vista scientifico, è mutato ed è divenuto un termine dall’utilizzo improprio, fuorviante nel contesto degli sport che tende a inglobare.

In secondo luogo, ci poniamo l’obiettivo di proporre una definizione rivista e più accurata di sport estremi, che possa riflettere le attività incluse nel contesto di altri sport non convenzionali.

Sulla base di ciò, possiamo dire che gli sport estremi sono quelle discipline di tipo competitivo (dove ci si confronta con altri atleti sulla base di un tempo d’arrivo o su di una valutazione data da eventuali giudici esterni) all'interno della quale il partecipante è sottoposto a richieste fisiche naturali o inusuali.

Il problema dei migliori sport estremi è che, a differenza degli sport convenzionali, in caso di fallimento si rischia la propria incolumità…

Adesso però vogliamo andare proprio nel dettaglio ed analizzare le due parole che costituiscono la dicitura Sport Estremi: cominciamo con la prima nel prossimo paragrafo, dove leggerai cosa si intende per Sport.

Cosa è uno Sport?

Storicamente parlando, le definizioni di sport si sono evolute nel corso dei millenni, in particolar modo grazie all'emergere di nuove discipline sportive.

Potremmo prendere un esempio lampante come è il lancio con paracadute o addirittura il “BASE Jumping”, sport estremi che hanno messo in discussione la percezione di cosa sia effettivamente lo sport.

Una definizione più recente di sport potrebbe essere la seguente: sport sono tutte le forme di attività fisica che, tramite una partecipazione che sia occasionale o magari organizzata, mirano a esprimere o migliorare la forma fisica e il benessere mentale dell’atleta o degli atleti, a formare delle relazioni sociali tra essi o ad ottenere dei risultati in competizioni su tutti i livelli.

Tale definizione è quella che viene data dal Consiglio Europeo, e onestamente ci trova molto d’accordo poiché risulta fedele a quella che è la realtà delle cose.

Questa definizione include infatti sia gli sport convenzionali come possono essere gli sport di ginnastica o quelli a squadre, così come quelli finora considerati come sport estremi, come ad esempio le gare di snowboard, alpinismo e via dicendo.

Nel prossimo paragrafo andiamo invece a definire cosa si intende per “estremo”: resta sintonizzato per non perderti alcune curiosità!

Cosa è Estremo?

Secondo i dizionari che hanno dedicato il loro lavoro alla descrizione di tale parola, per estremo intendiamo un qualcosa che abbia come obiettivo principale quello di superare l'ordinario, il consueto o il previsto.

Spingere il proprio corpo e le proprie abilità oltre i limiti prima conosciuti, mettendo a rischio la propria salute o addirittura la propria esistenza su questo pianeta.

Pertanto, l'espressione "estremo" utilizzata negli "sport estremi” suggerisce una deviazione al di là di ciò che viene generalmente considerato come attività "normale" o "tradizionale" e presuppone che i partecipanti perseguano attività al di là di questi limiti.

Il rischio è quindi un fattore fondamentale da prendere in considerazione quando si parla di estremo, e infatti i praticanti di queste tipologie di sport estremi, se paragonati a quelli che si dedicano agli sport convenzionali, sono in nettissima minoranza; non tutti vogliono fare un qualcosa che metta a rischio la propria vita!

Esistono persone con uno spirito più coraggioso, o che magari molto più semplicemente vivono per “l’adrenalina” che viene scatenata da quei momenti per loro indimenticabili.

È nella natura umana e del nostro corpo quella di entrare in una sorta di dipendenza da certe sostanze (in questo caso naturali!): il nostro corpo, davanti a fenomeni estremi e rischiosi per la nostra incolumità, produce dopamina, serotonina e adrenalina e infatti gli atleti che si cimentano in sport estremi vengono definiti in inglese come degli “Emotion Seekers”, ossia coloro che vanno alla ricerca di emozioni forti e che li facciano sentire vivi.

Nella prossima sezione stileremo una classifica degli sport estremi più popolari a livello mondiale, europeo e nazionale.

Quali sono gli sport estremi più popolari in assoluto?

Se volessimo stilare una lista di quelli che sono, ad oggi, gli sport estremi più popolari a livello mondiale, dovremmo partire dal considerare il numero di atleti e di spettatori che li seguono rispettivamente.

Ecco qui in basso una lista che ci fornisce questi numeri prendendo come paese di riferimento gli Stati Uniti d’America, una delle case delle discipline estreme:

  1. Pattinaggio in linea: sport praticato anche nelle olimpiadi invernali, è anche uno degli sfoghi e degli hobby preferiti degli statunitensi;
  2. Skateboard: chi di noi non conosce Tony Hawk e la sua famigerata collezione di videogame oramai divenuti retro? Lo skate è uno dei simboli USA per eccellenza, ed è tuttora uno degli sport considerati estremi più praticati al mondo;
  3. Arrampicata su pareti artificiali: qui si scalano degli oggetti artificiali, mettendo alla prova la propria forza e il proprio livello di resistenza allo sforzo fisico;
  4. Snowboard: nato come alternativa allo sci classico, lo snowboard può essere davvero pericoloso. Nelle montagne americane questo sport domina incontrastato;
  5. Trail Running: specialità della corsa a piedi che si svolge in ambienti naturali come deserti, boschi, pianure o colline, può portare a gravi infortuni visto che, il sentiero su cui solitamente si corre, è totalmente naturale;
  6. BMX: le piccole biciclette che hanno scritto la storia delle due ruote a pedali. La BMX è affascinante, ma anche molto pericolosa;
  7. Arrampicata su roccia/montagna: qui il gioco si fa duro, in pratica è lo stesso sport dell’arrampicata su pareti, con la differenza che si è anche esposti agli agenti atmosferici e/o ad eventuali cadute di masse rocciose o nevose;
  8. Bordsailing / Windsurf: i pericoli qui sono molteplici. Dai feroci predatori del mare ad eventuali cadute impreviste, si rischia l’osso del collo!

Volendo prendere in considerazione il nostro continente, invece, ecco che i numeri e gli sport estremi praticati cambiano sensibilmente:

  1. Kite Surfing: sport velico che sta spopolando non solo in Spagna, ma anche in alcune aree del nostro paese, sfrutta il potenziale del vento per portare a delle acrobazie incredibili. Occhio però, perché sono abbastanza comuni gli infortuni anche gravi;
  2. Sci: qui si va sul classico. Sciare può risultare come un qualcosa di piacevole e sicuro a certi livelli, ma quando la pendenza aumenta, con lei si incrementano i rischi. Se poi si va fuori-pista…
  3. Skydiving: saltare da un aereo con il proprio paracadute può sembrare rischioso… E in effetti lo è! Gli esperti sanno come gestire il tutto, infatti ad oggi è molto comune il salto in tandem, dove si viene accoppiati ad un professionista in grado di gestire la situazione per noi;
  4. Downhill mountain biking: una variante della mountain bike classica dove ci si avventura in sentieri di montagna fatti di salti, petraie e altri ostacoli insidiosi. Il rischio qui è molto grande, visto che una caduta sbagliata può portare a danni non indifferenti;
  5. BASE Jumping: si tratta di uno sport che consiste nel lanciarsi nel vuoto da varie altezze e superfici. Ci si può buttare da un rilievo naturale o magari da edifici come grattacieli (molto popolare il salto che viene offerto a Dubai). In pochi secondi si vive un’esperienza unica, ma che ha anche la sua percentuale di rischio da tenere in considerazione;
  6. Zorbing: può sembrare innuoca, ma la sfera dentro la quale si rotola può davvero nascondere dei rischi. Ci si spinge al suo interno e si scende magari una collina, questo è uno sport che sta spopolando tantissimo nel nostro continente;
  7. Surfing: surfare fra le onde dell’oceano in Portogallo, o magari nel nostro Mar Mediterraneo quando ci sono le giuste condizioni meteo. Uno sport affascinante, ma che cela delle insidie;
  8. Rafting: andare in canoa lungo un fiume, sfidando magari quel tratto pericoloso dove la corrente tira davvero forte e ci sono delle rocce che fuoriescono dall’acqua. Il rischio è davvero grande, ma lo è anche il divertimento!

Infine, scopriamo insieme di cosa siamo appassionati in Italia quando si parla dei migliori sport estremi:

  1. Freeride: qui si intende l’attività fuoripista sulla neve fresca, che sia su sci o snowboard poco importa, la sostanza è sempre la stessa;
  2. Rafting: già descritto in precedenza, questo è uno sport ideale nel nostro territorio data la gran presenza di fiumi, soprattutto nell’Italia settentrionale;
  3. Canyoning: conosciuto in Italia con il nome di “Torrentismo”, è uno sport acquatico che consiste nella discesa di strette gole percorse da piccoli corsi d’acqua. Ci si muove a piedi, quindi senza l’ausilio di gommoni, canoe o quant’altro;
  4. Parapendio: cosa c’è di meglio di un bel volo libero con il mezzo più leggero esistente, ovvero un paracadute da lancio pilotabile? Qui ci si espone al rischio di eventuali raffiche di vento, e bisogna conoscere molto bene il territorio in cui ci si lancia;
  5. Bungee Jumping: tipicamente questo tipo di lancio avviene da un ponte, dove si deve superare la paura del vedersi catapultati nel vuoto. Il riflesso dell’elastico, quando arriva alla massima estensione, ci porterà il cuore in gola, e lo stomaco al posto del cuore, ma il divertimento è assicurato!
  6. Lancio con il paracadute: tra gli sport estremi apprezzati in Italia questo è senza dubbio il più adrenalinico. Avviene a circa 4.000 metri d’altezza, e proprio come il lancio descritto in precedenza avviene prevalentemente in tandem. Non c’è una regione o una località specifica in cui si suggerisce di praticare questo sport estremo, dato che è disponibile su tutta la nostra penisola!

Come possiamo notare, cambiando le aree del mondo cambiano anche gli interessi relativi ai migliori sport estremi: in Europa si praticano degli sport totalmente diversi da quelli che sono tra i più popolari in America.

Nella prossima sezione parleremo della differenza tra sport estremo e sport ad alto rischio: resta sintonizzato per non perderti ciò che abbiamo da dire a riguardo!

Sport Estremi e Sport ad Alto Rischio, qual è la differenza?

Se "sport estremo" equivale a sport "ad alto rischio", allora staremmo facendo l’errore di non tenere in considerazione le varie sfaccettature (seppur minime a talvolta) che possono esserci e differenziare uno sport da un altro.

Esaminando le statistiche disponibili relative ai migliori sport estremi, ci si imbatte in un campo minato di contraddizioni, poiché la classificazione delle lesioni e/o dei decessi viene riportata in una miriade di modi diversi e con percentuali tutte da decifrare.

Oltre alla mortalità come esito rilevante e possibile, si dovrebbe considerare il legame tra la natura "estrema" dello sport e il danno che questo può arrecare al corpo dell’atleta.

Recentemente, l'associazione tra sport di contatto come il football americano e il rugby, gli sport di combattimento come il pugilato e gli sport di squadra, ha portato ad una maggior consapevolezza della connessione che intercorre fra gli sport e le lesioni cerebrali e/o disturbi cognitivi come quelli riscontrati nella demenza.

Gli effetti negativi e le conseguenze che tali sport possono avere sul funzionamento del sistema neurologico, in termini di flusso sanguigno cerebrale (con conseguenti scarse prestazioni cognitive), possono essere prevalenti in diversi sport.

 Ad esempio, la ricerca sulle immersioni subacquee ha portato ad una loro classificazione come “Sport ad alto rischio”, ma non “Sport estremo”. Chiaramente, in base alla categoria di appartenenza, diverse discipline hanno diversi tipi di controlli, più o meno severi a seconda del livello di rischio.

 Ecco perché è così importante distinguere tra queste due diverse categorie: gli sport estremi portano non solo il rischio di danni nel lungo periodo, ma anche all’eventuale morte dell’atleta, mentre gli sport ad alto rischio riducono la percentuale di quest’ultima, ma ciò non significa che non possano portare a danni permanenti o semi-permanenti in chi li pratica.

Una ricerca alternativa suggerisce che la classificazione di uno sport come "estremo" dovrebbe basarsi esclusivamente sul tasso di mortalità, con tali dati che mostrano che, mentre il BASE Jumping ha un tasso di mortalità estremamente elevato, uno sport come quello delle immersioni non arriva a tali numeri, ma dall’altra parte ha un elevata percentuale di rischio menomazione dal punto di vista neurologico.

In conclusione…

In base a quanto abbiamo constatato, possiamo dire che gli sport estremi possono causare danni e sono rischio, questo è fuor di dubbio.

Dall’altra parte però ci sentiamo in dovere di difendere gli appassionati di questa categoria, poiché se da un lato mettono a rischio la loro salute, dall’altro il loro coraggio porta l’essere umano a scoprire (o forse dovremmo dire, riscoprire!) i propri limiti.

Quanti di noi hanno considerato folle il lancio di un uomo con una semplice tuta aerodinamica dalle vette più aspre del mondo? Ma senza quella sana follia, oggi ne sapremmo molto di meno sull’aerodinamica, su come la gravità incide sul nostro corpo a certe vette, e moltissimi altri aspetti!

Sfidare la natura e i principi della fisica è sempre rischioso, e non è una cosa per tutti: chi però sente dentro di sé di voler andare oltre la cosiddetta “normalità”, ha e deve avere tutto il nostro rispetto: non stiamo parlando di eroi, ma di uomini e donne che, con il loro coraggio e la loro dedizione, ci sorprendono e sorprendono loro stessi ogni volta che offrono una performance di questo tipo.

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