Le scommesse sportive* rappresentano uno dei modi più divertenti per godersi lo spettacolo del basket americano; tuttavia, gli stipendi multimilionari che la NBA elargisce ai suoi migliori talenti (e non solo a loro) fanno sì che spesso e volentieri gli atleti, nel corso della loro carriera, diventino dei veri e propri investitori: muovere milioni di dollari non è un problema, anche grazie a consulenti che riescono a far lievitare il conto in banca già ricco di talenti che in modi diversi - affidandosi ad amici di lunga data o fondando delle loro aziende - riesco a massimizzare i guadagni anche fuori dal campo. Di seguito cinque esempi illustri che raccontano come i giocatori NBA riescano ad avere successo anche quando non sono alle prese con i canestri.

 

Kevin Durant - Brooklyn Nets

Oltre a essere a oggi il miglior giocatore della NBA in attività, KD è sicuramente il più conosciuto tra i talenti della lega anche nel ruolo di investitore: Durant ha co-fondato un’azienda - dal nome “Thirty Five Ventures", prendendo spunto dal suo vecchio numero di maglia - insieme a Rich Kleiman: un’avventura partita nel 2016 quando, sbarcato agli Warriors, è entrato in contatto con il fervente ambiente di San Francisco; diventato nel ultimi 15 anni il principale generatore di investimenti e nuove realtà al mondo. Durant ha studiato in Silicon Valley, trascorrendo i suoi giorni lontano dal parquet prendendo parte a seminari e incontri con amministratori delegati, per capire come gestire al meglio le sue finanze. Il suo fondo ha poi deciso di investire in oltre 60 compagnie differenti, che spaziano dalle criptovalute alla salute, dai media alla tecnologia.

Le storie di business di maggior successo che lo riguardano sono state: l’acquisizione di quote di Postmates - servizio poi inglobato pochi anni dopo da Uber per 2.65 miliardi di dollari, facendo schizzare alle stelle il guadagno per KD; aver puntato su Dutchie (una piattaforma e-commerce dedicata alla vendita di cannabis, che al momento viene valutata nell’ordine di 1.7 miliardi); l’acquisto di equity di Coinbase (scambiate a oggi a circa 300 dollari l’una sul mercato del NASDAQ). Come se non bastasse, Durant è stato anche produttore esecutivo di cortometraggio dal titolo “Two Distant Stranger”: risultato? La vittoria dell’Oscar nel 2021. Tutto ciò che tocca il giocatore dei Brooklyn Nets diventa oro.

LeBron James - Los Angeles Lakers

Maverick Carter, Rich Paul e Randy Mims: questi sono soltanto alcuni dei nomi che fanno parte dello staff che circonda LeBron James - amici di lunga data in qualche modo coinvolti nei (tanti) business che coinvolgono il campione dei Lakers. Il primo grande investimento fatto da LeBron risale al 2012, quando diventò proprietario assieme ad altri di Blaze Pizza - che oggi conta più di 300 locali aperti in giro per il mondo. Il vero affare invece l’ha fatto quando mise le mani su buona parte della proprietà di Beats by Dre - acquistata poi da Apple per una cifra intorno ai 3 miliardi dollari: quelle cuffie permisero a James, stando a quanto riportato da indiscrezioni giornalistiche, di mettere mano a circa 700 milioni di dollari di guadagni. L’ultimo campo nel quale il campione dei Lakers ha investito i suoi denari invece - oltre a quello della produzione cinematografica (SpringHill Entertainment) e delle media company (Uninterrupted) - è lo sport: proprietario di minoranza dei Boston Red Sox (attraverso il Fenway Sports Group) e detentore del 2% del Liverpool. Un impero economico sterminato, che lo ha portato a superare il miliardo di patrimonio personale.

Stephen Curry - Golden State Warriors

SC30 Inc: anche nel caso di Stephen Curry, il riferimento chiaro è alle sue iniziali e al numero di maglia che indossa in campo, proprietario della Unanimous Media e di tante altre aziende che scopi filantropici e non solo. Curry possiede inoltre equity della OXIGEN Water e di altre startup che investono nel mondo del fitness, oltre a una sua collaborazione con l’azienda di software Miro: non si conoscono i dettagli e soprattutto le cifre, ma tenendo conto del fatto che il suo stipendio NBA è uno dei più ricchi della storia, anche le cifre che il n°30 di Golden State ha investito saranno certamente ingenti.

Chris Paul - Phoenix Suns

Il presidente della NBPA, che spende il proprio tempo anche nella tutela dei propri colleghi, è molto impegnato anche lontano dal parquet: è uno dei principali investitori in aziende come Beyond Meat, Goalsetter e Hyperice, oltre ad avere delle entrature insieme a Carmelo Anthony e Dwyane Wade con Goldman Sachs. Non solo attività portate avanti al fine di arricchirsi, ma anche promotore dal 2020 di “The Socail Change Fund” che prova a rispondere ai problemi come pubblica sicurezza, a promuovere una riforma della giustizia e a combattere del disuguaglianze economiche relative alla comunità afroamericana. Il potere economico permette anche di avere un impatto sulla società.

Andre Iguodala - Golden State Warriors

Il principale investimento di un altro di quei giocatori che, una volta passati dalla Baia di San Francisco, hanno radicalmente cambiato il loro modo di vedere il business, è nella Walker & Company - azienda che opera per prodotti di bellezza e legati alla salute pensati per le persone di colore; acquistata dalla Procter & Gamble nel 2018. Iguodala inoltre ha investito anche in Zoom - compagnia che tutti abbiamo imparato a conoscere negli ultimi mesi e che ha visto lievitare le sue quotazioni - oltre che in Marqeta (528 milioni di capitale complessivo, con una piccola partecipazione del giocatore degli Warriors) e in Jumia - il gigante africano che lavora come e-commerce su un continente in continua espansione.

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