Siamo nell’unico vero momento di pausa della stagione NBA, la pausa post All Star Game, e questo ci permette innanzitutto di ricapitolare ciò che è avvenuto nella gara delle stelle e poi di affacciarci ai temi più importanti del finale di stagione, quelli che di fatto ci permetteranno di arrivare ai playoff.

Andiamo, però, con ordine, effettuando una breve analisi sull’All Star Game e su quanto hanno significato le novità introdotte in questa edizione.

Partiamo, al solito, dal venerdì: il Rookie Challenge, unico vero giorno di competizione non innovato profondamente, ha sofferto molto di due elementi. Il primo è, ovviamente, la mancanza di competitività legata alla gara che, dopo il boost iniziale ottenuto dal format Team USA vs Team World introdotto sei edizioni fa, si è un po’ adagiata sui soliti binari sfilacciati e poco appassionanti. A influire, poi, ci sono stati anche gli scarsi minutaggi di stelle attesissime come Luka Doncic e Trae Young, concentrati sui giorni successivi di competizione, e di Zion Williamson, per sua stessa ammissione troppo stanco per essere davvero competitivo. Aspettatevi qualche ulteriore modifica della gara nei prossimi anni.

Le gare del sabato, invece, sono state molto interessanti: la vittoria, da noi anticipata, di Bam Adebayo nello Skills Challenge testimonia quanto l’evoluzione tecnica della NBA ci porti a poter ammirare lunghi sempre più dotati di capacità che un tempo appartenevano solo agli esterni, mentre l’imposizione di Buddy Hield nel Three Point Contest ci conferma come effettivamente a essere favoriti in questo tipo di gara sono sempre i giocatori con meccaniche di tiro rapide e compatte. Molto interessante l’introduzione dei due tiri validi tre punti con due carrelli intermedi: due jolly che influiscono parecchio sulla gestione delle tempistiche della gara e ci permettono di assistere a potenziali ribaltoni inaspettati.

Capitolo Slam Dunk Contest: è stata una delle gare delle schiacciate più belle di sempre. Probabilmente la migliore di sempre dopo la sfida del 2016 tra Aaron Gordon e Zach LaVine, quella del 1988 tra Dominique Wilkins e Michael Jordan e la leggendaria prova del 2000 di Vince Carter. La gara, però, non  stata bella solo per la finale tra Derrick Jones Jr, il vincitore, e il nuovamente sconfitto Aaron Gordon ma per la qualità complessiva della gara che ha visto anche un bellissimo omaggio di Dwight Howard a Kobe Bryant e due meravigliosi gesti atletici di Pat Connaughton. La vittoria di Jones genera polemiche ma noi, da appassionati, abbiamo potuto ammirare davvero un ottimo spettacolo.

Chiudiamo ovviamente il quadro sulla gara delle stelle con il meraviglioso finale di gara tra team LeBron e team Giannis, vinta dai primi per 157 a 155: la nuova formula introdotta ci ha permesso di godere pienamente di un basket di altissimo livello tra i migliori giocatori del mondo. Si sono viste scelte tattiche, schemi chiamati, tanti tiri liberi sbagliati e vera tensione in campo: speriamo di poter assistere più spesso a una gara di questo genere, proprio perché il potenziale dei giocatori in campo è pressoché illimitato.

Terminata la sbornia da All Star, è giunto il momento di guardare alle prossime gare della stagione. Vi consiglieremo, come al solito, almeno una gara a notte da giovedì sera a domenica, per permettervi di immergervi pienamente nella ripresa della stagione attraverso le squadre da tenere particolarmente d’occhio.

Si riparte giovedì notte e lo si fa subito con una gara interessantissima: alle 2.00 ci sarà Philadelphia 76ers contro Brooklyn Nets, due squadre con obiettivi ben diversi nel finale di stagione ma assolutamente da tenere d’occhio. I Nets devono preservare una posizione playoff in contumacia a Kyrie Irving mentre i Sixers devono assolutamente approcciare con la massima forza possibile questo finale di stagione per arrivare alla post-season con il miglior momento di forma e il miglior piazzamento possibile.

Venerdì notte è, invece, il momento di tornare a seguire i Los Angeles Lakers contro i Memphis Grizzlies: prima contro ottava della Western Conference ma soprattutto due sorprese, anche se di dimensioni diverse. A stupire dei Lakers non sono i risultati ottenuti ma la solidità mostrata, mentre i Grizzlies hanno completamente sconvolto tutti con la forza e la continuità di risultati fin qui mostrata malgrado la giovanissima età medio: di certo non mancheranno spettacolo e scontri di altissima qualità.

Alle 21.30 di sabato potrete gustarvi Los Angeles Clippers contro Sacramento Kings: poter osservare il nuovo MVP dell’All Star Game, Kawhi Leonard, a un orario comodo per il pubblico Europeo è sempre un bel vedere.

Chiudiamo, dunque, con la sfida delle 21.30 tra Los Angeles Lakers e Boston Celtics: la più grande classica della NBA, una sfida meravigliosa che si rinnoverà nel ricordo di Kobe Bryant, uno che ha inciso tantissimo nella storia di questi confronti, nella storia della NBA e nella memoria degli appassionati. Davvero un’occasione meravigliosa per seguire la sfida più carica di storia della NBA.

Insomma, la NBA riparte col botto ed è pronta al Rush finale che ci condurrà ai playoff: i momenti caldi arrivano, e noi li vivremo assieme a voi!

 

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