Il sogno di ogni giovane giocatore di pallacanestro nello stesso momento in cui comincia la sua carriera NBA è quello di lasciare un’impronta, una legacy, un lascito per i posteri. Al termine di questa regular season si sono ritirati ben due giocatori capaci di lasciare il proprio marchio sulla lega: Dirk Nowitzki e Dwyane Wade, storici capitani di Dallas Mavericks e Miami Heat. Travolti da una storica cavalcata playoff e da un’estate di mercato più coinvolgente che mai, non abbiamo potuto dedicare un necessario tributo a due leggende di questo sport che, per la prima volta da oltre tre lustri, non calcheranno più i parquet NBA a partire dal prossimo ottobre.

Ma cosa rende D-Wade e Wunderdirk così speciali? Innanzitutto la loro capacità di modernizzare la NBA. Nowitzki ha segnato la strada per la nuova generazione di talenti europei e ha cambiato per sempre le mansioni e le peculiarità richieste a un lungo NBA. Wade, invece, ha portato nella NBA una nuova impostazione di vivere il ruolo di shooting guard: non solo attaccante e atleta di livello ma anche costruttore di gioco. Poi ci sarebbe il loro straordinario palmares: i due, sommati, vantano quattro titoli NBA (tre Wade e uno Dirk), due titoli di MVP delle Finals (uno a testa) e quasi 30 convocazioni all’All Star Game. Inoltre Nowitzki è stato anche MVP della Regular Season nel 2007 mentre Wade è stato capocannoniere NBA nel 2009. Insomma, due carriere irripetibili, che culminano nello stesso momento e che, cosa ancor più straordinaria, si sono intrecciate nei rispettivi momenti salienti, regalandoci istantanee da leggenda. Risulta, infatti, straordinario notare che Wade sia riuscito a battere i Dallas Mavericks di Dirk nel 2006 dopo che i texani si erano portati sul 2-0 nella serie e che, invece, Nowitzki si sia preso la rivincita nel 2011 sugli Heat di Wade, che avevano appena accolto tra le loro file “The King” LeBron James. Quelle appena citate sono state due straordinarie finali che hanno colpito inesorabilmente l’immaginario collettivo dei tifosi NBA, due singoli momenti che hanno costituito, di fatto, il cuore delle legacy di questi due straordinari campioni.

Nowitzki e Wade, prima del recente exploit Kawhi Leonard, infatti, sono stati gli ultimi due campioni in grado di vincere il titolo NBA senza una seconda stella nel miglior momento di forma delle proprie carriere: un lascito che, di fatto, fa ancora più impressione alla luce della recente tendenza delle star NBA ad aggregarsi e formare i rispettivi super team.

In qualcosa, però, i due addii si sono distinti: Wade si è ritirato in un momento della sua carriera in cui si è distinto ancora come un attaccante efficiente, capace di fornire prestazioni di livello al fine di aiutare i Miami Heat a raggiungere i playoff NBA. Dirk, invece, si è ritirato con maggiori difficoltà nel riuscire ad avere impatto nei minuti spesi in campo con i Dallas Mavericks: spesso ha giocato pochi minuti segnando pochi punti e, di fatto, aveva già consegnato la propria eredità nelle vesti di leader del proprio team a Luka Doncic.

Ma le differenze non si fermano qui: Nowitzki è riuscito a vivere un’intera carriera con i texani, giocando 21 stagioni consecutive con la franchigia di Marc Cuban e facendo segnare un record assoluto in termini di longevità con una singola squadra. Inoltre l’ex 41 dei Mavericks è anche riuscito, momentaneamente, a far segnare il record di longevità in NBA: a batterlo, però, nella prossima stagione ci sarà Vince Carter, un’altra leggenda alla quale, senza dubbio, dedicheremo un meritatissimo approfondimento.

Wade, invece, ha aperto e chiuso la sua carriera con i Miami Heat ma, nelle ultime tre stagioni ha vestito anche le maglie dei Chicago Bulls, la squadra della sua città, e dei Cleveland Cavaliers (la squadra del suo amico LeBron James) prima di ricongiungersi con la franchigia che gli ha permesso di diventare leggenda.

Anche in alcuni, esilaranti, aspetti post-ritiro queste due leggende differiscono: Nowitkzi ha dichiarato di aver smesso immediatamente di allenarsi e che, sin dal giorno del suo ritiro, ha cominciato a mangiare gelato ogni giorno. Il risultato, al momento, è un ingrassamento di 7 kg: un risultato che, però, non impensierisce il tedesco che ha dichiarato di amare la mancanza di responsabilità derivante dal professionismo.

Wade, invece, ha ironizzato sulla sua abitudine di scambiare le maglie con le stelle delle altre squadre nel corso del suo “farewell tour”: al momento, infatti, quasi tutti i giocatori con cui ha scambiato la maglia hanno cambiato squadre. Una casualità divertente, che renderà ancor più irripetibile la sua collezione di canotte originali dalla sua stagione d’addio.

Insomma, la nuova vita di Nowitzki e Wade è appena iniziata ed entrambi ci mancano più che mai: toccherà alle grandi stelle della lega provare a colmare questo vuoto emotivo e tecnico. Siamo fiduciosi, però, di poter ammirare la nascita di tante nuove leggende già a partire da una stagione 2019-20 che si preannuncia storica.

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