NBA 2019/2020: I 3 migliori free agent

Lasciatoci alle spalle il Draft 2019, è finalmente tempo di mercato NBA. La prossima Free agency promette di ridisegnare i contorni della lega professionistica più famosa al mondo, grazie all’enorme numero di giocatori di livello pronti a cambiare franchigia.

Prima di partire con un’analisi dettagliata sui migliori nomi che saranno disponibili a partire dal primo luglio una precisazione è d’obbligo: da questa lista è necessario espungere due degli annunciatissimi protagonisti dell’estate di mercato a stelle e strisce. Kevin Durant e Klay Thompson, infatti, pur potendo esplorare la free agency, non possono di certo essere annoverati tra i nomi che impatteranno la lega nella prossima stagione, visti i due infortuni. Le rotture del tendine d’achille e del legamento crociato del ginocchio sinistro, subite rispettivamente da Durant e Thompson costringeranno, verosimilmente, i due Warriors a saltare l’intera campagna 2019-20. E se il secondo appare ormai certo di restare a Golden State, anche per Durant gli spiragli di permanenza sembrano ampliarsi e non poco rispetto a qualche settimana fa. Staremo a vedere.

Smaltita questa precisazione d’obbligo, però, la domanda più importante resta la medesima. Chi sono i free agents più importanti disponibili nell’estate 2019? Faremo tre nomi, di enorme calibro, motivando le loro scelte in ragioni delle sempre più insistenti voci di mercato che li circondano.

Impossibile non partire da Kawhi Leonard, autentica punta di diamante degli ultimi playoff NBA e della free agency in arrivo. L’MVP delle ultime NBA Finals ha un bivio davanti a sé: restare a Toronto e riprovare la scalata al titolo con la squadra che ha appena portato sulla cima della lega o tornare a casa, firmando con i Los Angeles Clippers. Le quote di mercato tra le due franchigie di fatto si equivalgono: qualche tempo fa era nettamente in vantaggio la franchigia angelena ma il titolo NBA vinto dai canadesi ha completamente riequilibrato le cose. A questo punto a indirizzare definitivamente la scelta sarà ciò che Leonard vorrà fare con la propria vita e la propria carriera: la sua idea è, probabilmente, quella di essere Free Agent tra due anni, quando potrà ambire a uno dei più grandi contratti della storia della NBA. Chi può offrirgli la prospettiva di arrivarci meglio? I Raptors, che nel frattempo potrebbero garantirgli competitività a Ovest, o i Clippers che stanno completamente ricostruendo e potrebbero renderlo un simbolo nella città che lui considera casa sua? Di sicuro, visto l’infortunio di Durant, la scelta di Leonard sarà il tassello del domino che farà partire l’effetto a catena.

Il secondo nome più importante della free agency è senza dubbio quello di Kyrie Irving, ormai praticamente certo di lasciare i Boston Celtics, squadra che rischia di perdere due pilastri come lui e Horford nel giro di pochissimi giorni: le direzioni plausibili sono due, ma una è nettamente favorita sull’altra. I Brooklyn Nets, infatti, sono quotatissimi per accaparrarsi il fenomeno da Duke, che desidera tornare nella città in cui si è formato da ragazzino. Molto defilati ci sono i Los Angeles Lakers: si dice che il ragazzo voglia giocare con Anthony Davis e abbia rivalutato il periodo passato alla corte di LeBron James ai Cavaliers. Ma le motivazioni, al momento, sono troppo scarne. Irving in direzione Brooklyn è forse, al momento, la firma più certa del mercato NBA nel suo complesso. Occhio, però, perché finché non intervengono le firme tutto può ancora cambiare. Di certo l’idea dei Nets è quella di firmare Irving e almeno un altro free-agent di livello, magari anche lasciando andar via l’All-Star creato in casa, D’Angelo Russell.

Per chiudere il quadro dei Free agent di livello la rosa è molto ampia: il già citato Al Horford, Tobias Harris, DeMarcus Cousins e Khris Middleton, giusto per dirne alcuni. Ma i nomi in lizza si sono ridotti fino al binomio composto da Jimmy Butler e Kemba Walker. La scelta è ricaduta su Walker perché è molto probabile che sarà lui il nome su cui si fionderanno i Lakers per completare la coppia composta  da The King e The Brow. Numerose voci, infatti, configurano il nome del fenomeno degli Hornets come l’obiettivo primario dei giallo viola: un giocatore capace di trattare la palla e tirare ad altissimo livello, dotato della maturità caratteriale e dello star power perfetto per completare la nuovissima versione dei Big Three made in Los Angeles. Il 15 degli Hornets potrebbe essere stanco della scarsa competitività della sua franchigia e, malgrado abbia detto di non essere focalizzato su un big market, la sua firma con la frachigia del North Carolina è in forte dubbio. Qualora Kemba scegliesse i californiani, il compito successivo per la dirigenza di LA sarà, poi, trovare un supporting cast di livello per i Lakers. Missione non impossibile qualora dovessero presentarsi dai veterani sul mercato con un terzetto di All-Star da mettere in bella mostra.

Tutti gli altri grandi nomi della free-agency si collocheranno nelle nuove franchigie dopo che questi tre fenomeni avranno sciolto le riserve. Siete pronti a un’estate piena di fuochi d’artificio?

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