NBA Draft 2019: Zion Williamson ai New Orleans Pelicans!

Di lui si è parlato per mesi come di un predestinato, è stato la prima, attesissima, scelta assoluta del Draft 2019, su di lui poggiano tutte le aspettative cestistiche di un’intera franchigia (i New Orleans Pelicans) e di un intero stato (la Louisiana): ma chi è realmente Zion Williamson?

Nato come fenomeno mediatico, il prodotto di Duke è riuscito ben presto ad affrancarsi da una simile etichetta e ad ergersi al grado di talento migliore di una classe di talenti, quella del 2019, piena di potenziale ma anche di incognite. Con un’annata straordinaria in uno dei più prestigiosi college d’America, Williamson si è, di fatto, preso tutte le attenzioni del mondo, arrivando ad essere definito come il prospetto più atteso dai tempi di LeBron James. E proprio questo paragone è stato onorato da Williamson nella notte del 20 giugno, quando al draft si è presentato in total white, esattamente come The King nel 2003. Come LeBron, poi, un commossissimo Zion ha voluto ringraziare sua madre, una figura determinante nella tra i quali c’è sicuramente la grande fama raggiunta in giovanissima età.

Non scordiamoci, infatti, di quanto fosse già popolare prima di arrivare in NCAA: i suoi video di Highlights alla Spartanburg high school, piccolo liceo nel North Carolina, hanno cominciato ad attrarre i fan di tutto il mondo. A 17 anni ancora non compiuti aveva già superato i due milioni di fan su Facebook e a 18 anni era comunque considerato come uno dei migliori tre prospetti d’America, quando è stato selezionato da Duke all’interno della recruiting class più impressionante di ogni epoca. Occhio, però, a lanciarsi in paragoni troppo grandi per chiunque: Zion Williamson dovrà ritagliarsi il suo posto nella storia del basket, discostandosi il più possibile dai suoi modelli.

Ma cosa rende Zion un prospetto così unico: sicuramente il suo mix di atletismo, qualità tecniche e dimensioni fisiche. Zion sfiora i 130 kg di muscoli e potrebbe essere il più grande atleta ad aver mai calcato un parquet NBA: porta la sua enorme mole in giro per il parquet con una forza dirompente e un’agilità mai vista prima. A questo, poi, unisce un controllo dei suoi mezzi tecnici inspiegabile: è un attaccante di transizione dominante, un eccellente giocatore di post, un passatore con istinti straordinari, dispone di un primo passo bruciante e, come se non bastasse, sta anche lavorando sullo sviluppo del suo tiro in sospensione. Il tocco c’è, bisognerà affinare la tecnica.

Pensate che, già adesso, Zion Williamson sarebbe il secondo giocatore più pesante dell’intera NBA, secondo solo a Boban Marjanovic, che pesa circa tre kg più di lui: la differenza, però, è che Marjanovic gli rende circa 20 cm di altezza. In pratica Williamson è un blocco di marmo lanciato a tutta velocità per i parquet NBA. Auguri a chi dovrà difendere su di lui.

Ogni aspetto, però, ha il suo rovescio: ad esempio, infatti, un ragazzo così pesante fa sempre temere per la propria solidità fisica, come testimonia la grande apprensione provata dall’intero mondo cestistico NBA quando Williamson ha subito una distorsione alla caviglia a seguito di un crossover da lui compiuto contro North Carolina: in quell’occasione la sua scarpa è letteralmente andata in frantumi, crollando sotto il peso e la potenza dell’atleta che la calzava. Insomma, le apprensioni attorno a un patrimonio del genere sono tutte legittime, ma Williamson ha mostrato di poter riprendersi rapidamente. Tutti gli augurano di non dover mai fronteggiare infortuni fisici.

Tra quelli che gli augurano di vivere una carriera di piena salute ci sono i tantissimi sponsor pronti a offrirgli dei contratti da capogiro: sono tutti alla porta, con un testa a testa che continua tra le principali marche sportive e non solo. Proprio quest’asta scatenatasi potrebbe portarlo a battere il record da rookie di LeBron James, che firmò un contratto da 87 milioni di dollari con la Nike al suo approdo nella NBA.

Ancora una volta, dunque, il paragone con LeBron emerge, anche senza volerlo.

Alla guida di una franchigia completamente rifondata, dotata di un roster giovane e di un front-office totalmente rivoluzionato, Zion Williamson muoverà i primi passi della lega. Tutti si aspettano tanto da lui, ma il primo passo lo ha già compiuto involontariamente: riportare i Pelicans a non rischiare la relocation. Ora New Orleans è un posto cool della NBA. Riportare la franchigia della Louisiana ai playoff sarà l’obiettivo delle prossime stagioni. Nel mentre, però, la corsa al Rookie of the Year è già iniziata. E noi siamo pronti a goderci lo spettacolo.

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