Le Finals 2019 stanno assumendo un aspetto sempre più leggendario, epico, unico: una dinastia sta per concludersi e la storia sta per essere riscritta. I Golden State Warriors sono in ginocchio, a una sola sconfitta dal tracollo, mentre i Toronto Raptors sono ad una sola vittoria dal riscrivere la storia cestistica di un’intera nazione, il Canada, che continua a veder crescere il proprio movimento e sta trovando nei Raptors la locomotiva in grado di trainare l’entusiasmo generale.

A nulla sono serviti i rientri semi-miracolosi di Klay Thompson e Looney, a nulla è servita una partenza convincente dei californiani, a nulla sono servite le continue vampate d’orgoglio dei campioni in carica: con un secondo tempo leggendario i Toronto Raptors hanno portato la serie sul 3-1 chiudendo Gara 4 sul 105-92. Tenere Golden State sotto i 100 punti segnati in casa alle Finals non è impresa da poco: farlo in una gara che ti conduce sul match point della serie è un evento assolutamente straordinario.

A dominare, ovviamente, soprattutto grazie a un terzo quarto da marziano, è stato Kawhi Leonard, autore di ben 36 punti e 12 rimbalzi, coadiuvato alla grande da Pascal Siakam, autore di 19 punti e 5 rimbalzi e da un enorme Serge Ibaka da 20 punti. L’esperienza dei singoli e la voglia collettiva di scrivere la storia stanno facendo tutta la differenza del mondo per una Toronto che è stata capace di non mutare atteggiamento nemmeno dopo uno svantaggio in doppia cifra nel primo tempo: la qualità dell’esecuzione e delle scelte dei Raptors è stata sempre ottima e, come se questo non bastasse, i canadesi hanno fatto loro tutte le palle vaganti e i momenti in cui la gara poteva prendere una chiara direzione.

Per Golden State, come detto, non sono bastati i 28 punti dello straordinario rientrante Klay Thompson, i 27, 4 rimbalzi e 6 assist di Stephen Curry, la simil tripla doppia di Draymond Green (10+9+12) e i 10 punti di un resiliente Kevon Looney che pur di essere presente ha giocato l’intera gara sul dolore.

In vista di Gara 5, ora, la domanda ricorrente è una sola: ce la farà Kevin Durant a rientrare per provare a rimettere la serie sui binari dell’equilibrio per i Golden State Warriors? Dopo Gara 4, Steve Kerr ha detto che, probabilmente, il suo numero 35 ce la farà a esserci per il quinto atto della sfida.

L’impresa in questione è semi-impossibile, perché è successo solo una volta che la squadra in vantaggio per 3-1 nelle Finals venisse rimontata: sono stati proprio i Golden State Warriors, nelle Finals del 2016, a subire un simile recupero.

La serie, però, è tutt’altro che finita: resta da testare la capacità dei Raptors di chiudere una serie sotto pressione dinnanzi al proprio pubblico, da scoprire fino a che punto coach Kerr riuscirà ad effettuare degli aggiustamenti estremi per sconvolgere i piani degli avversari, da vedere se il cast di supporto dei canadesi riuscirà a essere continuo nell’apporto fornito a un maestoso Kawhi Leonard.

Insomma, di temi da esplorare queste Finals ce ne daranno ancora tanti: la serie deve ancora vivere le proprie ultime curve al massimo  della velocità e lo spettacolo che ne deriverà sarà, come al solito, davvero di primo livello.

Per conoscere ogni dettaglio inerente al finale di questo eccezionale romanzo non vi resta che attendere Gara 5: la partita che può decidere l’intera stagione. Una sfida che, come al solito, noi vi racconteremo!

 

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