La nottata appena trascorsa ha messo in mostra, una volta in più l’enorme quantità di talento in giro per la lega. In attesa della chiusura del mercato NBA, prevista per questa sera alle ore 21.00, abbiamo assistito a gare dall’altissimo punteggio e a prestazioni individuali impressionanti che hanno mostrato che l’obiettivo ben preciso di tutti all’interno dell’NBA è arrivare nel miglior momento di forma possibile alla sosta per l’All Star Game. 

Senza soffermarci troppo sui movimenti di mercato, che approfondiremo a giochi chiusi, diamo dunque uno sguardo ai risultati della notte nella lega sportiva più spettacolare al mondo.

Ad aprire la carrellata di sfide intriganti che l’NBA stanotte ha offerto, c’è stata la spettacolare vittoria dei Brooklyn Nets sui Denver Nuggets per 135-130. A Denver non è bastata la solita tripla doppia di un dilagante Jokic da 25 punti, 14 rimbalzi e 10 assist, affiancata da ben altre prove al di sopra dei 15 punti da parte di Murray, Beasley, Plumlee, Morris e Lyles. Brooklyn, guidata da una D’Angelo Russell da 27 punti, 11 assist e 6 rimbalzi, ha trovato ben sette uomini in doppia cifra, con il solito ottimo apporto della panchina che ha prodotto 53 punti contro i 42 dei Nuggets. Ottima vittoria per consolidare la posizione playoff per Brooklyn, i Nuggets cedono il primo posto a Ovest.

Per i New Orleans Pelicans, gravati dagli infortuni e dall’ansia-trade inerente ad Anthony Davis, c’era un solo risultato disponibile la scorsa notte: battere i Chicago Bulls. Obiettivo pienamente raggiunto con un 120-125 griffato dai 31 punti di Julius Randle e dalla doppia doppia di Jrue Holiday (18 punti e 11 assist). Per Chicago prove monstre di Lauri Markannen che chiude con 30 punti e 10 rimbalzi e di Zach LaVine (28+7+8) ma a tenere banco è stato il mercato: la franchigia dell’Illinois ha preso Otto Porter dagli Washington Wizards in cambio di Bobby Portis e Jabari Paker, in una trade che analizzeremo al meglio alla chiusura del mercato.

Proprio gli Washington Wizards di un Bradley Beal da 30 punti, 8 rimbalzi e 4 assist, sono stati battuti da degli straripanti Milwaukee Bucks di Giannis Antetokoumnpo. Per il greco sono stati ben 43 i punti (con 6 rimbalzi e 4 assist) all’interno del 148-129 con cui i Bucks hanno spazzato via la compagine del District of Columbia, che sta anche cambiando volto in maniera molto radicale e ha dovuto tenere seduti diversi giocatori in odore di trade. Da segnalare anche i 56 punti complessivi del terzetto Bledsoe, Middleton, Brogdon, sempre più decisivi come supportino cast della stella greca.

Si sono presentati bene al pubblico di casa i nuovi Dallas Mavericks, capaci di battere degli Charlotte Hornets alla seconda sconfitta filata. 30 punti,11 rimbalzi e 6 assist per un Kemba Walker poco supportato dai compagni, mentre Luka Doncic ha messo a segno la sua terza tripla doppia in carriera (più giovane di sempre a riuscirci) e ha subito trovato buon aiuto dal nuovi arrivato Tim Hardaway (12 punti in uscita dalla panchina). Questa partita sarà, comunque, ricordata molto a lungo a causa dell’affare che ha coinvolto Harrison Barnes nel bel mezzo della gara, un elemento che ha fatto ovviamente molto rumore.

Con il punteggio di 116-88 gli Utah Jazz si sono sbarazzati agevolmente, come da pronostico, dei Phoenix Suns. Da segnalare la prestazione di un Rudy Gobert che ha risposto con l’ennesima doppia doppia (16+12) alla mancata convocazione all’ dall’All Star Game. Per Utah tutto il quintetto è andato in doppia cifra (guidato dai 21 di Mitchell) e ben sette uomini hanno superato quota dieci punti. Per i derelitti Suns da segnalare solo i 27 punti del discontinuo Josh Jackson, oltre ai 20 di Ayton.

Vittoria molto più semplice del previsto anche per gli Houston Rockets di James Harden sui Sacramento Kings. Ben 36 dei 127 punti di Houston portano la firma di The Beard, mentre per Sacramento si segnala un eccellente Buddy Hield da 20 punti e 10 rimbalzi, unico a fornire una prova intrigante all’interno di un roster che ha vissuto complessivamente una serata sotto tono. Piccola curiosità sulla gara: proprio le due squadre impegnate nella sfida hanno chiuso una trade a tre team con Cleveland, che vede in Iman Shumpert ai Rockets e Alec Burks ai Kings gli elementi principali dello scambio.

Meno equilibrata del solito è stata la sfida tra i Golden State Warriors e i San Antonio Spurs. I texani hanno fatto riposare LaMarcus Aldridge, DeMar De Rozan e Derrick White, venendo così spazzati via con un punteggio di 141-102 e rimediando in questo modo la loro seconda sconfitta filata. Grande prova collettiva del team californiano che ha potuto far riposare tutte le stelle nel finale, sguinzagliando nel finale anche gli ultimi elementi della panchina. In casa Spurs, discreta prova di Patty Mills con 16 punti in 17 minuti e prestazione leggermente sotto media per Marco Belinelli, autore di soli 9 punti.

Insomma, è stata una notte spettacolare anche se interlocutoria. Appena verrà smaltita la sbornia da trade e l’All Star Game sarà alle spalle potremo godere del miglior spettacolo possibile made in regular season NBA: un rush finale con tantissime squadre impegnate a raggiungere i rispettivi obiettivi. Per conoscere al meglio come si evolve la situazione in campo e fuori vi diamo appuntamento al weekend, con la preview delle gare in programma e il recap delle trade appena concluse!

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