Due percorsi molto diversi quelli intrapresi dalle due serie NBA ancora in corso. Se una delle Conference Finals, quella della Eastern Conference, ha trovato una bellissima riapertura dopo essere sembrata prossima alla chiusura, quella della Western Conference ha mostrato ancora una volta chi sono i padroni dell’Ovest. Ma andiamo con ordine.

La prima sfida del weekend è stata Gara 2 tra Milwaukee e Toronto, andata in scena alle ore 2.30 con la possibilità per i canadesi di pareggiare la serie e ribaltare il fattore campo.

Gara 2, però, non è mai stata in dubbio, anzi ha più che mai mostrato la forza dei Milwaukee Bucks, capace di annichilire una Toronto incapace di fronteggiare la forza dei padroni di casa, vincenti per 125-103 dopo una gara sempre condotta con autorevolezza. A scappare, sin dai primi momenti della gara, quindi è stata una Milwaukee più che mai convincente nelle due metà campo: oltre ai 30+17 di Antetokounmpo e altri cinque uomini in doppia cifra, a dimostrazione di un attacco equilibrato e pieno di bocche di fuoco.  Per Toronto inutili i 31 punti di un Kawhi Leonard che sta continuando a macinare numeri impressionanti in questi playoff: i soli Lowry e Powell sono riusciti a segnare in doppia cifra. Una prestazione collettiva del genere non poteva che vanificare l’ottima gara di Leonard e costringere Toronto a una resa incondizionata.

Da queste premesse, dunque, le due squadre sono ripartite per disputare il terzo atto della serie ieri notte in una gara già da dentro o fuori per Toronto. E proprio i canadesi, dopo una Gara 3 durissima, terminata dopo due overtime sono riusciti a far loro la contesa per 118-112. Malgrado un Antetokounmpo da soli 12 punti in 45 minuti di impiego e un Kris Middleton da 9 punti in 44, i Bucks hanno mostrato ancora una volta la propria solidità trovando 24 punti da un rinato George Hill e 20 punti da un Brogdon che, da quando è rientrato, sembra aver ripreso sugli ottimi livelli della sua regular season. Il palcoscenico, però, se l’è preso tutto Kawhi Leonard, autore di altri 36 punti all’interno di una post season davvero indimenticabile. Stavolta Siakam e Gasol gli hanno dato man forte con 25 e 16 punti ciascuno, mentre Powell ha confermato il proprio importante ruolo in uscita dalla panchina realizzando 19 punti di importanza capitale.

Serie sul 2-1: Gara 4 sarà decisiva per capire se i Bucks riusciranno a instradare la serie o, come nella più classica narrativa NBA, sarà gara 5 a dover essere pivotal, ovverosia decidere in che direzione andrà definitivamente la sfida.

Molto diverso, invece, il discorso tra Golden State Warriors e Portland Trail Blazers, il cui terzo atto siè disputato sabato sera alle ore 3.00. I due volte campioni in carica hanno fatto loro il punto del 3-0, frutto di un 110-99 di Gara 3 che potrebbe aver davvero definitivamente ipotecato la serie. Nella gara in questione, come nel resto della serie, sono stati gli Splash Brothers e un Draymond Green a livelli stellari a rubare completamente la scena. Per Green c’è stata addirittura una tripla doppia da 20 punti, 13 rimbalzi e 12 assist, mentre per Steph Curry altri 36 punti, perfettamente in media con le sue prestazioni in Gara 1 e 2 (il due volte MVP viaggia in questa serie con 36.3 punti di media, numeri incredibili). Meno fragorosa ma comunque fondamentale gara per Klay Thompson, autore di 19 punti ma fondamentale nella metà campo difensiva per tenere CJ McCollum e Damian Lillard rispettivamente al 35% e al 27.8% dal campo. Per i due giocatori cardine di Portland è una serie durissima, condotta su ritmi e medie ben meno impressionanti che le prime due della post-season. Unico elemento positivo di Gara 3 per Terry Stotts è stato un Myers Leonard che ha risposto presente alla sua chiamata in quintetto con 16 punti in 31 minuti di impiego.

Ora la possibilità che si profila all’orizzonte per gli Warriors è quella di chiudere lo sweep, archiviando la pratica con grande anticipo e permettendo ai suoi acciaccati di ritornare al meglio. Non scordiamoci, dunque, che in questa serie non dovremmo riuscire ad assistere ad alcuna prestazione di Kevin Durant, che salterà anche Gara 4 e, in caso di eventuali ulteriori sfide difficilmente verrà rischiato da coach Steve Kerr.

Poco importa, comunque, visto che dovrebbe essere assolutamente pronto per le sempre più probabili finali NBA, che per i Golden State Warriors sarebbero le quinte consecutive.

Gara 4 in programma per stanotte alle ore 3.00: riuscirà Portland a evitare lo sweep, onorando al meglio la miglior post-season della propria storia recente? E, nell’altra serie, assisteremo a una nuova gara 7, come tutti sperano? Lo scopriremo molto presto. Le emozioni di certo non mancano, e pensate che le Finals devono ancora cominciare.

 

Clicca qui per maggiori informazioni su tutte le scommesse sul basket*

*Si prega di essere consapevoli del fatto che questo link vi rimanderà al sito scommesse