Vi avevamo annunciato un weekend NBA a dir poco esplosivo e non siamo stati delusi. Le ventiquattro sfide disputate negli ultimi tre giorni sono state uno spot incredibile per la lega, con tutte le migliori squadre in campo e tantissime prestazioni di altissimo livello a illuminare il finale della quindicesima settimana di regular season.

Iniziamo, dunque, a rivivere le gare più importanti degli ultimi tre giorni a partire dal derby di New York di venerdì notte, vinto per 109-99 da degli smaglianti Brooklyn Nets contro dei sempre meno competitivi New York Knicks. A illuminare il parquet per la metà nera della Grande Mel è stata la panchina: con 54 punti del terzetto composto da Napier, Pinson e Davis e 72 punti totali prodotti, le riserve di Brooklyn hanno risposto positivamente all’infortunio di Spencer Dinwiddie, uno dei papabili candidati al premio di Sixth Man of the Year.

Nella sfida tra candidati MVP tra James Harden e Kawhi Leonard, invece, è successo di tutto: gli Houston Rockets hanno avuto la meglio sui Toronto Raptors di Kawhi Leonard per 121-119, malgrado un finale in cui hanno gettato alle ortiche un vantaggio ampiamente in doppia cifra, concedendo ai canadesi anche la chance di tirare per la vittoria. A fine gara per The Beard sono stati 35 i punti realizzati, contro i 32 di Leonard: il leader dei Rockets appare sempre più lanciato nella corsa all’MVP, visti anche i 40 punti con 11 assist rifilati agli Orlando Magic nella vittoria dei suoi per 103-98 di domenica sera.

A proposito di candidati MVP: nessun problema per i leader della Eastern Conference, i Milwaukee Bucks di Giannis Antetokounmpo, che hanno battuto per 108 a 99 gli Charlotte Hornets di uno spento Kemba Walker, consolidando sempre più il primo posto a Est. Kemba può comunque consolarsi con la prima convocazione della carriera tra gli starters dell’All Star Game proprio nella sua Charlotte. La guardia, alla sua terza gara delle stelle, dovrà però anche restare concentrata sulla regular season: Charlotte può e deve restare attaccata al treno playoff.

Lo straordinario sabato NBA ha, invece, avuto inizio con la vittoria dei San Antonio Spurs per 126 a 114 contro dei New Orleans Pelicans privi di tre delle prime quattro opzioni offensive: Anthony Davis, Nikola Mirotic e Julius Randle. Gli Spurs continuano il proprio momento positivo, per New Orleans la notte si fa sempre più buia.
Come vi avevamo anticipato, la situazione degli Indiana Pacers post-infortunio di Victor Oladipo è tutta da seguire: sabato notte è arrivata una sconfitta contro dei non irresistibili Grizzlies per 106-103 con Mike Conley, Jaren Jackson Jr. e Marc Gasol che hanno combinato per ben 60 punti.

Le due gare fondamentali del weekend, disputate entrambe sabato notte, poi non hanno deluso. Nella prima sfida cerchiata in rosso da tutti gli appassionati, i Boston Celtics si sono inchinati in casa ai Golden State Warriors in una gara terminata 111-115 nella quale Durant, Thompson e Curry hanno combinato per 78 punti contro i 74 di Irving, Horford e Tatum. Per i californiani da segnalare anche un DeMarcus Cousins sugli scudi: 15 punti, 8 rimbalzi, 3 assist e 3 rubate in soli 23 minuti in campo. I californiani hanno mostrato una volta in più a chi appartenga realmente questa lega mentre per Boston si è trattato della diciannovesima sconfitta stagionale: tante per una squadra proiettata da molti attorno a quota 60 vittorie stagionali.

A seguire i Denver Nuggets hanno battuto i Philadelphia 76ers con una tripla doppia incredibile di Nikola Jokic: 32 punti, 18 rimbalzi e 10 assist che hanno condotto la franchigia di Mile High City alla trentatreesima vittoria stagionale. Per la squadra del Colorado è la seconda sera filata con oltre 125 punti segnati, dopo i 132 rifilati ai Suns nella notte di venerdì. Per Phillie da segnalare ancora l’assenza di Jimmy Butler che, oltre ad aver creato qualche problema negli spogliatoi per via di alcune discussioni con lo staff dei Sixers, non ha ancora smaltito completamente alcuni piccoli acciacchi fisici.

Lo spettacolo non è mancato neanche nella serata di domenica, in una giornata in cui attendevamo dei ritorni in campo che puntualmente non sono avvenuti. Non è, infatti, tornato in campo il nostro Danilo Gallinari nella sfida tra Sacramento Kings e Los Angeles Clippers, due delle franchigie più interessanti dell’Ovest che si sono sfidate in prime time. I Clippers sono stati in controllo tutta la gara, riuscendo a gestire anche i tentativi di ritorno dei Kings: il risultato finale è stato 122-108. Protagonista assoluto della gara? Montrezl Harrell con 25 punti e 7 rimbalzi dalla panchina.
Nella seconda sfida del weekend tra candidati MVP, invece, Giannis Antetokounmpo ha dovuto inchinarsi a Paul George, che si è tolto anche lo sfizio di posterizzarlo con una delle giocate che sono già un instant classic della stagione. Gli Oklahoma City Thunder si sono imposti con un 118-112 in cui svettano i 36 punti e 13 rimbalzi proprio di George.

Per chiudere ritornando al discorso riguardante i ritorni non avvenuti: non è tornato in campo neanche LeBron James, che però può gioire del 116-102 rifilato dai Los Angeles Lakers ai Suns. Il re, però, dovrà tornare in campo presto per permettere ai suoi di consolidare la miglior posizione playoff possibile.

In attesa di scoprire chi è destinato a contendere a Harden l’MVP, chi saranno le riserve per l’All Star Game e chi emergerà dalle bagarre per i rispettivi playoff, continuate a seguirci: la sedicesima settimana di regular season NBA è appena iniziata ed è pronta a portarci, come al solito, un gran numero di sorprese!

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