NBA | La preview del 24 Maggio
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NBA Weekend Preview: Toronto a un passo dalle Finals!
Una sola gara prevista per questo weekend, una singola sfida dal peso specifico enorme: alle 2.30 di sabato notte Toronto e Milwaukee si giocano l’accesso alle Finals in Gara 6 e, a sorpresa, i canadesi si sono portati avanti nella serie con la terza vittoria filata sul loro campo ottenuta nella notte di ieri.
A dover inseguire, saranno quindi i ragazzi di coach Budenholzer, che dopo essere partiti sul 2-0 sembravano davvero pronti al grande salto verso le prime Finali NBA della loro storia recente.
E, invece, complice un Kawhi Leonard formato monstre, è tutto da rifare. In Gara 5 i Raptors si sono imposti per 105-99 sulla squadra del Wisconsin con 35 punti, 7 rimbalzi e 9 assist dell’ex MVP delle Finals 2014 in maglia Spurs, una doppia doppia da 14+13 per Pascal Siakam, 17+7 da Kyle Lowry e inaspettatamente, con un incredibile ritorno all’efficienza di Fred VanVleet, autore di 21 punti in 37 minuti con il 53.8% dal campo. Nulla da fare per un Giannis Antetokounmpo da 24 punti, 6 rimbalzi e 6 assist e per i Bucks, che hanno trovato finalmente un Eric Bledsoe da 20 punti e ottimi contributi da Malcolm Brodgdon (simil tripla doppia da 18+11+6 per lui), Brook Lopez (16+8) e “il solito” George Hill (12+8).
L’inerzia della serie, dunque, si è spostata interamente in Canada, con la squadra di coach Nurse che potrà giocarsi il match point per le prime finals della propria storia dinnanzi al pubblico amico.
A proposito di pubblico amico dei Raptors: continua a generare polemiche la presenza rumorosa e ingombrante del rapper canadese Drake a bordo campo per i Raptors: persino coach Budenholzer ha deciso di rimproverare il cantante per le sue irruzioni sul parquet, dicendo che non c’è spazio in campo per i tifosi. A sua volta il rapper ha risposto che se Budenholzer non vuole che i suoi avversari festeggino basta non farli vincere. Insomma, uno scontro che promette di protrarsi ancora per un po’. Non osiamo immaginare cosa potrebbe succedere in caso di un’eventuale Gara 7.
Nel frattempo, ad attendere i vincitori della serie ci sono i Golden State Warriors che, dopo il 4-0 rifilato ai Blazers, possono effettuare la conta degli infortunati: è notizia di ieri che Kevin Durant dovrebbe saltare qualche gara anche nelle Finals ma che DeMarcus Cousins potrebbe rientrare in tempo per disputare le prime finali della sua storia. Sempre dai due volte consecutive campioni arrivano anche delle polemiche: Klay Thompson, eletto nel secondo quintetto All-Defensive ma snobbato nel primo quintetto All-NBA, ha dichiarato che preferirebbe vincere il titolo all’inserimento nel quintetto ma che non sente assolutamente di essere inferiore a ben sei guardie della lega.
Andiamo, dunque, a vedere chi è stato inserito nei migliori quintetti della stagione.
Proprio Klay Thompson, come anticipato, compone il secondo quintetto difensivo insieme a Jrue Holiday, Kawhi Leonard, il compagno di squadra Draymond Green e a Joel Embiid. Un secondo quintetto di spessore, composto da ben due vincitori del premio e un ex membro del First Team All Defense e da un finalista dello scorso anno, una combinazione che non ha lasciato nessuno spazio anche per un ottimo difensore come Myles Turner, che pure avrebbe meritato almeno un voto.
Nel primo quintetto difensivo, invece, ci son finiti Marcus Smart, Eric Bledsoe, Paul George, Giannis Antetokounmpo e il vincitore dello scorso anno Rudy Gobert. Proprio i componenti del frontcourt si giocheranno il titolo di Difensore dell’anno il prossimo 24 giugno.
Capitolo quintetti All-NBA: pochi dubbi erano leciti su chi potesse essere votato nel primo quintetto della lega con Joel Embiid e Nikola Jokic pronti a contendersi la palma di miglior centro della stagione. A vincere è stato Jokic, che ha completato un quintetto eccezionale con Steph Curry, Paul George e i due giocatori votati all’unanimità: ovviamente James Harden e Giannis Antetokounmpo. Avrebbe potuto ambire al primo quintetto, se avesse disputato più delle sue 60 partite, anche Kawhi Leonard che, invece, “si accontenta” del secondo quintetto assieme a Damian Lillard, Kyrie Irving, Kevin Durant e Joel Embiid: anche qui, il secondo quintetto non può di certo essere definito, per valori complessivi, tanto peggio del primo.
A completare le selezioni All-NBA ci sono Kemba Walker, al primo inserimento in un quintetto All-NBA, Russell Westbrook, Blake Griffin, Rudy Gobert e, per la prima volta in carriera in un quintetto che non sia il primo o il secondo, LeBron James, che ha pagato l’infortunio e la stagione perdente di LA.
Ben poco da eccepire sulle nomination, anche se effettivamente nomi come quello di Klay Thompson, del nostro Danilo Gallinari, di Tobias Harris, di Karl-Anthony Towns e di qualche altro protagonista della regular season non avrebbero di certo sfigurato nel complesso.
Poco importa, però, l’attenzione ora torna tutta sul campo: dopo questo weekend, infatti, potremmo già sapere chi sarà a sfidare Golden State in Finale!
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