NBA 2019: Nicolò Melli è il terzo italiano in NBA!

Abbiamo aspettato quasi quattro anni ma, finalmente, ci siamo riusciti: il basket italiano avrà nuovamente un terzo esponente in NBA. Sarà di nuovo un lungo a completare il terzetto tricolore nella lega professionistica più spettacolare al mondo: insieme a Danilo Gallinari, reduce da una straordinaria annata in maglia Los Angeles Clippers, e a Marco Belinelli, veterano dei San Antonio Spurs, arriva in NBA Nicolò Melli, ala grande ex Fenerbahce che ha appena firmato un contratto biennale da ben otto milioni di dollari con i New Orleans.

Era dai tempi dell’esperienza ai Brooklyn Nets della stagione 2015-16 di Andrea Bagnani che ci mancava un terzo giocatore di riferimento nella National Basketball Association: non è un caso che la squadra che ha scelto di dare un’opportunità a Melli, da anni ritenuto dai General Manager NBA uno dei migliori giocatori d’Europa, sia stata proprio la franchigia di New Orleans, al centro di un’estate vorticosa che porterà una grande rivoluzione nella Louisiana.

Melli sarà uno degli elementi nuovi di una squadra che, fin ora, ha aggiunto ai propri ranghi l’attesissimo talento di Zion Williamson, il filiforme lungo Jaxson Hayes, una combo guard come Nickeil Alexander-Walker, il controverso Lonzo Ball, l’intrigantissimo Brandon Ingram e un tiratore solidissimo come Josh Hart.

Inoltre, in questa free agency, sono arrivati JJ Redick, che ha firmato un biennale da 26 milioni, e Derrick Favors, arrivato in cambio di due seconde scelte. Il primo aggiunge esperienza e qualità sul perimetro, essendo da anni uno dei migliori tiratori da tre punti della lega, mentre il secondo aggiunge solidità sotto canestro e, guarda caso, un’altra notevole dose di esperienza. Una squadra profondamente rinnovata ma, al contempo, tanto interessante e ambiziosa.

Come si inserisce, dunque, Nicolò Melli in questo contesto?

Lo spot da cui il lungo ex Fener sembra partire è quello di ala forte di riserva: sarà in origine, con ogni probabilità, il back up di Zion Williamson e avrà, com’è ovvio che sia in una squadra così giovane, il compito di portare esperienza e fungere da collante in campo e nello spogliatoio.

Con i suoi 28 anni, Melli è uno dei giocatori più “adulti” e abituati a competere dell’intero roster insieme proprio agli altri due arrivi in free agency, Redick e Favors: la sua abitudine a giocare partite di alto livello in Eurolega potrà risultare impagabile per questa squadra. Non è da escludere che l’ex Olimpia Milano avrà bisogno di un periodo di assestamento ai ritmi e alla fisicità ma, al contempo, sembra davvero aver trovato un ambiente ideale per esprimersi al meglio.

Oltre a poter giocare da riserva della prima scelta assoluta del Draft 2019, non è da escludere che Melli possa essere utilizzato da numero 5 in un quintetto “piccolo” composto da lui, Williamson e tre esterni di qualità, come quelli di cui dispone al momento la squadra allenata da Alvin Gentry. La sua capacità di aprire il campo, tirare da tre punti e trattare la palla può risultare dal peso specifico incalcolabile in una squadra che, sin da ora, promette di fare del ritmo altissimo il proprio marchio di fabbrica.

Melli è un giocatore completo, con una grande etica del lavoro e con una pervicace voglia di competere: se ha accettato una sfida come questa è proprio perché si aspetta di poter giocarsi al meglio le sue carte in una delle squadre più intriganti dell’intera NBA.

Il suo percorso professionale parla chiaro e ci racconta di un giocatore pieno di voglia di migliorarsi e capace di adeguarsi a contesti ben diversi: Melli partito dalla Pallacanestro Reggiana con la pesante etichetta di “predestinato”, ha proseguito il proprio percorso nella prestigiosissima Olimpia Milano con qualche difficoltà (dopo una parentesi nella gloriosa Victoria Libertas Pesaro), ma ha avuto la forza di sbocciare definitivamente prima al Bamberg, squadra con cui è esploso a livello di Eurolega, e poi con il Fenerbahce, società con cui si è definitivamente consacrato come uno dei migliori giocatori del vecchio continente. Una crescita confermata anche dal suo status di giocatore insostituibile assunto pure con la maglia della Nazionale.

Insomma, Melli non ha intenzione di essere un figurante in NBA. Viene naturale pensare che il suo primo obiettivo possa essere proprio quello di dimostrare che gli osservatori che lo vedevano come uno dei talenti più interessanti al di fuori della lega avevano pienamente ragione. Lo step successivo sarà, però, quello di contribuire alla nascita di una nuova cultura vincente in quel di New Orleans.

Con il suo arrivo, i Pelicans concludono un corteggiamento lungo e intenso, al termine del quale hanno convinto Melli ad abbandonare la propria comfort zone e provare l’avventura americana. E pensare che lo stesso ex Fener sembrava essere uno dei giocatori meno disposti a giocarsi la carta della NBA.

Come la sua parabola ci insegna, però, rinunciare a un’opportunità così è davvero impossibile. D’altronde stiamo parlando del più bel campionato cestistico al mondo: una lega nella quale Nicolò Melli ha pieno diritto di cittadinanza.

 

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