Non è più tempo dei LeBron James e dei Kevin Durant: no, due dei tre più grandi giocatori degli ultimi 15 anni in NBA non hanno vinto neanche una partita ai playoff in questa stagione - nonostante a inizio anno Lakers e Nets fossero le due squadre favorite nella corsa alla conquista del titolo NBA. Sono cambiate le gerarchie, i giovani talenti della lega (in alcuni casi “aiutati” da vecchi campioni come Chris Paul) hanno imposto il loro stile di gioco e soprattutto dimostrato un’efficacia superiore a quella dei “superteam” - imbottiti di All-Star che non riescono però a rendere al meglio nel corso dei mesi di regular season. Giunti a maggio e impegnati nel pieno dei playoff, nel mese in cui si decidono le sorti dell’intera stagione, è più facile delineare il quadro delle favorite nella conquista dell’anello NBA: quattro semifinali con quattro franchigie che paiono avere qualcosa in più delle dirette avversarie. Chi sono? Scopriamolo insieme (senza metterle in ordine di importanza, ma alfabetico), tenendo conto che in NBA le sorprese sono sempre dietro l’angolo.

1^ squadra - Golden State Warriors

Stephen Curry, Klay Thompson e Draymond Green sono finalmente tornati a giocare insieme dopo anni complicati da infortuni e assenze e i risultati si vedono: il trio più vincente dell’ultimo decennio - degni eredi di Duncan-Parker-Ginobili - si conoscono a memoria, sono riusciti a cambiare in parte stile di gioco e hanno inserito all’interno del gruppo giocatori funzionali come Andrew Wiggins e Jordan Poole: il risultato è il “Death Lineup 3.0”, un mix letale di ritmo, tiro da tre punti e capacità difensiva invidiabile che ha permesso agli Warriors di tritare i Nuggets al primo turno e di proporsi come favoriti anche contro i Memphis Grizzlies - squadre elettrizzante, ma inesperta. Dopo tutti questi anni c’è davvero qualcuno che ha voglia di scommettere contro quei tre (sapientemente guidati dalla panchina da coach Kerr)? Direi di no: Golden State infatti non parte mai sfavorita contro nessuna tipologia di avversario.

2^ squadra - Miami Heat

Sono la squadra di cui si parla meno e (anche per questo) la più insidiosa di tutte: non tanto e non solo questione di cultura, ma anche di predisposizione difensiva - caratteristica fondamentale ai playoff. Miami ha le carte in regola per “accoppiarsi” al meglio contro qualunque tipo di avversario, ha trovato in Jimmy Butler la guida ideale e riesce a massimizzare il contributo di diversi giocatori cresciuti come riserve e diventati fondamentali tasselli di un gruppo che ora è profondo e pieno di alternative. Il tutto con una stella nascente come Tyler Herro in uscita dalla panchina - letale quando più conta: gli Heat insomma sembrano pronti a prendersi tutto, Philadelphia e tutte le altre squadre sono avvisate.

3^ squadra - Milwaukee Bucks

La bellezza della NBA sta nel fatto che ogni squadra ha a disposizione uno o due talenti dal patrimonio tecnico e genetico fuori dal comune. Qualunque, anche chi non riesce a vincere più di 20 partite all’anno. Stilare una classifica dei migliori giocatori al mondo diventa dunque intrigante e al tempo stesso un esercizio di stile complicato da comprovare. Oggi però sembrano esserci pochi dubbi: Giannis Antetokounmpo è il più forte giocatore al mondo, campione NBA in carica che ha tutta l’intenzione di tornare sul trono della Lega tra un mese o poco più. L’infortunio di Khris Middleton complica i piani, Boston è un avversario ostico da fronteggiare in semifinale di Conference, ma più alti sono gli ostacoli e più in alto Giannis Antetokounmpo ha dimostrato di saper saltare. Ce la farà anche questa volta?

4^ squadra - Phoenix Suns

Di gran lunga la miglior squadra della regular season, la più rodata e anche quella con più motivazioni dopo la sconfitta alle NBA Finals di 10 mesi fa: Chris Paul non vuole perdere l’occasione di conquistare il titolo che manca come coronamento alla sua carriera da Hall of Famer, Devin Booker è un realizzatore implacabile - quello che più ricorda Kobe Bryant al giorno d’oggi - mentre Monty Williams ha dimostrato di essere un sapiente allenatore (secondo solo ai “grandi” Spoelstra e Kerr) in grado di gestire situazioni di difficoltà. È arrivato l’anno buono per Phoenix?

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