Germania-Italia, una rivalità storica, culturale e, certamente, sportiva. Da un lato il ceppo mitteleuropeo, con la sua rigidità, il suo schematismo, la sua apparente perfezione. Dall'altro l'influsso mediterraneo, ricco di follia, creativo ed elegante al tempo stesso.

Stereotipi che si sposano anche sul rettangolo verde. Le statistiche certificano un netto predominio tricolore (16 vittorie contro 9). In particolare, la Die Mannschaft non ha mai battuto l'Italia in una fase finale di un torneo a eliminazione diretta. Tra i 39 precedenti assoluti, ecco dunque i 5 migliori Germania-Italia della storia.

I 5 MIGLIORI GERMANIA-ITALIA DELLA STORIA: 17 giugno 1970

Se nel periodo prebellico Germania-Italia è poco più di un'amichevole, la rivalità si accende nel secondo dopoguerra, a seguito della divisione causata dal Muro di Berlino. In rigoroso ordine cronologico, lo storico delle sfide comincia subito col botto. Signori, ecco la "Partita Del Secolo", il trionfo 4-3 dell'Italia nella semifinale del Mundial '70.

Siamo in Messico, allo stadio Azteca oltre 100mila tifosi rendono ancor più asfissiante l'umidità in altura. Nonostante il favore del pronostico (successo 2-0 sui temibili inglesi), i tedeschi acciuffarono il pareggio con il "milanista" Schnellinger soltanto nel recupero, in risposta alla rete di Roberto "Bonimba" Boninsegna.

Dopo accadde di tutto. I tanti errori dei singoli determinarono un continuo susseguirsi di emozioni. L'Italia andò sotto nel punteggio ma si riportò in vantaggio allo scadere del primo tempo supplementare grazie al neo-scudettato Gigi Riva. I tedeschi non mollarono e rimontarono con il cannoniere Gerd Muller, prima che una fuga di Boninsegna consegni a Gianni Rivera un pallone semplice da spingere oltre la linea. Sarà l'inizio di una lunga notte per Nando Martellini, Gianni Brera e milioni di italiani.

LE 5 MIGLIORI GERMANIA-ITALIA DELLA STORIA: 11 luglio 1982

In pochi avrebbero immaginato di poter rivivere un'emozione più forte. Il Mondiale spagnolo si dimostrò ricco di insidie, con un'Italia a due-facce: superba con i forti, fragile con i deboli. Nello spazio di pochi giorni si passò da un girone incolore (superato solo grazie alla "differenza reti" sul Camerun), al doppio miracolo contro Argentina e Brasile.

Il termometro della gente schizzò immediatamente alle stelle dopo un'iniziale disinteresse e aiutò l'Italia a superare anche il pericoloso scoglio della Polonia. Dopo tanti segnali positivi, un indizio nefasto calò sul Bernabeu: l'errore di Antonio Cabrini dal dischetto. La terza stella pareva allontanarsi, tuttavia il destino era ormai scritto.

Fu Paolo Rossi (convocato dal CT Bearzot in extremis) a sbloccare il punteggio nella ripresa. Dieci minuti più tardi fu l'urlo di Marco Tardelli a raddoppiare le marcature, prima che Alessandro Altobelli decretasse ufficialmente l'inizio della festa. La rete della bandiera di Breitner fu utile solo per fissare lo score finale sul 3-1.

LE 5 MIGLIORI GERMANIA-ITALIA DELLA STORIA: 25 marzo 1992

Dopo due serate per cuori forti è tempo di alleggerire i toni, anche se è difficile poter parlare di "amichevole" quando si parla di Germania-Italia. Ciò che rese particolarmente avvincente la serata primaverile del "Delle Alpi" fu il rapporto stretto che molti calciatori tedeschi avevano con il campionato italiano.

La riunificazione era ancora un fresco ricordo, la "notte magica" dei tedeschi a San Siro nel ‘90 uno scalpo vivo sull'orgoglio tricolore. Mattheus, Brehme, Klinsmann, Voleler e Berthold, italiani d'adozione ma crucchi dentro. Probabilmente la generazione d'oro per la Mannschaft, a cui seguirà il trionfo di Euro 1996. Per questo motivo, il successo 1-0 targato Baggio è probabilmente la vittoria più sottovalutata per prestigio e difficoltà nell'intera collezione.

LE 5 MIGLIORI GERMANIA-ITALIA DELLA STORIA: 4 luglio 2006

Okay, qui tocchiamo uno dei picchi assoluti di libidine. L'immagine della giovane tedesca che scoppia in lacrime dopo il gol in contropiede di Alex Del Piero è entrata di diritto come uno dei simboli della rivalità Germania-Italia. 0-2, "si va a Berlino Beppe!".

Una piccola rivincita dopo lo sgarbo teutonico a Italia ’90, il Westfalen Stadion di Dortmund assapora il gusto dell’impresa ma deve ancora una volta inchinarsi alla pizza e agli spaghetti. È una bella Italia quella messa in campo da Marcello Lippi, ficcante ma poco incisiva. Dopo due legni colpiti nel primo tempo supplementare da Gilardino e Zambrotta, gli azzurri colpiscono a una manciata di minuti dai calci di rigore con l’intuizione di Pirlo. Il suo filtrante pesca un mancino a giro millimetrico di Fabio Grosso. Il resto è storia.

LE 5 MIGLIORI GERMANIA ITALIA DELLA STORIA: 28 giugno 2012

Di reduci dalla sfida di Dortmund ce ne sono pochi, sia da una parte che dall’altra. Ma le sensazioni sono quelle di sempre e ciascuna delle contendenti farà di tutto per prevalere sull’altra. È ancora semifinale, questa volta valevole per il campionato Europeo che si svolge in Polonia e Ucraina. A sorridere è nuovamente l’Italia.

La notte di Varsavia consegna al popolo italico una prestazione mostruosa di Mario Balotelli, che trascina al successo gli azzurri con una doppietta. La sua maglietta strappata all’epoca rappresentava la sua potenza fisica, l’inizio di quel “vorrei man posso” che ha contraddistinto la carriera di SuperMario. Il rigore a tempo scaduto di Ozil vale solo per la gloria personale. L’Italia di Prandelli sarà poi sconfitta nettamente dalla Spagna in finale (4-0).

Quella in terra polacca è stata l’ultima vittoria degli azzurri, complice la sconfitta ai rigori di Euro 2016 a Bordeaux (celebri gli errori dal dischetto di Pellè e Zaza) e la mancata partecipazione dell’Italia al Mondiale russo. Ma avremo sicuramente tempo per riscattarci, magari già dal prossimo campionato Europeo.

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