Il calcio è bello perché non è una scienza esatta. E perché sa raccontare favole. La favola dell’Atalanta è ormai una solida realtà e siamo tutti curiosi di conoscerne il finale.

È complicato trovare punti di contatto tra le due squadre. Secondo le valutazioni economico-finanziarie più autorevoli l’intero stipendio lordo di Neymar vale quanto l’intero monte ingaggi della Dea. Ma, come detto in apertura, il calcio non è una scienza esatta.

Se a ciò aggiungiamo la particolare formula adottata per la fase finale delle competizioni europee, risulta chiaro che il carattere imprevedibile di una partita secca contribuisce a mescolare in valori in campo, oggettivamente indiscutibili.

Il punto sull'Atalanta

Quanti ricordano i discorsi che si facevano sotto l’ombrellone ormai un anno fa? Si parlava di un Atalanta che avrebbe fatto fatica anche solo a conquistare un punto nel girone, contribuendo quindi ad abbassare il ranking italiano in Europa.

E quanti ricordano le partite d’andata del girone di Champions? Esordio da incubo (4-0) a Zagabria, ko ingeneroso contro lo Shakhtar Donetsk a San Siro e manita rifiliata da Pep all’Etihad sulla lunga distanza.

Dopo aver toccato il fondo i ragazzi di Gasperini risalgono la china. Pari interno col City, vittoria comoda sulla Dinamo e gara magistrale dominata in Ucraina. Sette punti in tre gare che certificano lo storico passaggio del turno.

Quando il picco sembra raggiunto ecco che gli orobici stupiscono ulteriormente. Poker secco a San Siro al Valencia in una gara che si trascinerà anche molte polemiche in seguito, tranne che sul campo, dove il verdetto è netto. Al Mestalla l’Atalanta gioca da Atalanta, non difende il risultato ma pensa solo a segnare un gol in più dei rivali. È la notte magica della tripletta di Ilicic.

Il punto sul PSG

Mentre a Bergamo il tabellino segnava “zero” alla voce punti dopo le prime tre giornate, i parigini le vincevano tutte, stracciando a domicilio il Real Madrid all’esordio. Bottino pieno anche sul difficile campo del Galatasaray e pokerissimo rifilato al Brugge.

Poco cambiava nelle tre partite di ritorno, dove arrivava il pari contro i madridisti che certificava il primo posto nel girone. Superate in souplesse le formalità belga e turca.

Agli ottavi ecco il Borussia Dortmund. Un avversario molto scomodo e una tradizione molto ingombrante da sfatare. L’andata in Westfalia si chiude con una sconfitta per 2-1, griffata dal prodigio Haland. I fantasmi riaffiorano. La gara di ritorno in un Parco dei Principi deserto si risolve nel primo tempo, dove i ragazzi di Tuchel realizzano i due gol che valgono la qualificazione ai playoff.

Pronostici e analisi di Atalanta - PSG

Papu e compagni ritornano in campo dopo undici giorni dall’ultimo match ufficiale (ko 0-2 contro l’Inter). Un’altra grande stagione dove è arrivata la conferma del terzo posto (miglior piazzamento eguagliato dopo l’annata 18-19) e un ruolino offensivo terrificante, con 98 gol.

E pensare di aver lasciato più di qualche rimpianto (vedasi il 2-2 dello Stadium) rende bene l’idea delle proporzioni assunte da un progetto cominciato tanto tempo fa. Sfortunatamente per Gasperini, ci sono due defezioni importanti: Ilicic e Gollini non saranno della partita.

In casa parigina tiene banco la situazione legata a Kylian Mbappe. L’enfant prodige sta recuperando dall’infortunio alla caviglia rimediato nella finale di Coppa di Francia contro il Saint-Etienne, primo dei due trofei conquistati dal club insieme alla Coppa di Lega (contro il Lione).

Ci sarà Thiago Silva. L’ex-Milan ha rinnovato il suo contratto in scadenza per concludere la stagione. Edinson Cavani e Thomas Meunier hanno già cambiato aria, pronti ad accasarsi altrove. Out Verratti e Kurzawa, il mediano potrebbe recuperare per la panchina. Al posto del laterale mancino ci sarà uno tra Bernat e il giovane Bakker. Squalificato Julian Draxler.

A Lisbona si fa l’appuntamento con la storia, non solo in casa Atalanta. Anche il PSG vuole prendersi la scena laddove invece è sempre stato solo comparsa. Chi sarà l’eroe della favola?

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