Pronosticare il risultato esatto di una finale è un’impresa pressoché impossibile. Al netto di tutti gli studi, le supposizioni e le previsioni del caso, una partita secca come la finale (ancor più se è quella di Champions League) è da sempre considerata una sorta di competizione a sé stante, ovvero un evento per il quale statistiche, precedenti e analisi tecniche si annullano completamente, regalando allo spettatore (specialmente quello neutrale) una sfida dai mille capovolgimenti di fronte e dal risultato imprevedibile. 

E la finale di Champions League è la regina di queste partite. Quella di stasera tra Tottenham e Liverpool vede contrapposte due squadre che nel corso di questa stagione hanno avuto modo di affrontarsi già in un paio di occasioni, offrendo in entrambi i casi diversi spunti interessanti per l’analisi del match conclusivo della stagione calcistica 2018-2019. 

Klopp per la gloria, Pochettino per l’orgoglio

Per ora, lo score parla chiaro: Klopp ha affrontato Pochettino ben 9 volte nel corso dei suoi 4 anni alla guida del Liverpool e ha accumulato uno score di 4 vittorie, 4 pareggi e 1 sola sconfitta. A confortare gli scommettitori c’è il dato relativo ai gol segnati: più dell’80% delle sfide tra il manager tedesco e il tecnico argentino si sono sempre conclusi con il segno “gol”, con un solo 0-0 e un totale di 25 gol segnati.

Quella tra Liverpool e Tottenham sarà la seconda finale della storia della Champions League tra due squadre inglesi, dopo Manchester United-Chelsea della stagione 2007-2008. Gli Spurs arrivano al match conclusivo della competizione con una media di 3,05 gol segnati a partita, tra i quali spuntano sfide thriller contro l’Ajax (2-3 nella semifinale di ritorno) e contro il Manchester City (4-3 nei quarti di finale di ritorno).

Nel corso di questa stagione il Tottenham ha subito il 65% nella prima frazione di gioco, un dato abbastanza sconfortante se si considera la forza dell’attacco del Liverpool, capace di segnare oltre 100 gol nel corso di tutta la stagione. Non solo: in Premier League i 2 club hanno dato vita a due risultati identici (2-1), entrambi a favore dei Reds.

Tra i papabili protagonisti di questa finale ci saranno sicuramente Christian Eriksen, che ha segnato i suoi ultimi 3 gol dopo il 75° minuto, Momo Salah, che vuole riscattarsi dopo essere uscito infortunato nella sfida dello scorso anno giocata a Kiev contro il Real Madrid e l’uragano Harry Kane, pronto a tornare titolare dopo quasi 2 mesi d’assenza per infortunio e deciso nell’aiutare i compagni a conquistare l’ambitissimo trofeo.

Attenzione andrà fatta anche al reparto offensivo del Liverpool, che ad oggi ha concluso 4 delle precedenti 5 partite giocate in Champions League con uno scarto di almeno due gol sugli avversari. Se non è questo un dato allarmante per la difesa del Tottenham, allora davvero non sapremo cos’altro ricordare a Vertonghen e compagni, che a Madrid si giocano la partita più importante della loro carriera. 

Vinca il migliore, quindi, sebbene in certe partite a trionfare non sia sempre la squadra favorita o quella che esprime il miglior calcio.

 

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