È una delle partite più attese dell’anno da tifosi, calciatori, società ed indubbiamente anche dagli appassionati di scommesse calcio*. Napoli contro Barcellona è un misto di cultura calcistica, folklore e talento che negli anni ha riempito il cuore di migliaia di tifosi.

C’è chi poi, oltre al cuore, ci ha rimesso anche le corde vocali come Carlo Alvino, giornalista e tifoso vero della squadra partenopea; voce di un popolo che ha saputo farsi sentire in ogni stadio in cui abbia giocato, dalla Serie C alla Champions League.

Abbiamo dunque analizzato con lui la sfida del Napoli in vista degli ottavi di Champions per capire bene sviluppi, possibilità e retroscena del big match. Siam partiti da un presente, quello odierno, che sicuramente porta con sé ancora strascichi di un passato (neanche così tanto remoto) pieno di incertezze ed inciampi, motivo in più per valutare con calma e razionalità il pronostico della partita: “Le possibilità di passare il turno non sono molte, […]ad oggi all’80% il Barça è ai quarti di finale. Ma è anche bello pensare che a volte i pronostici non trovano riscontro nella realtà e questa, perché no, potrebbe essere una di quelle volte.”

 Semplice e diretto, con una speranza, seppur debole, a cui però val la pena aggrapparsi con grinta e cattiveria, atteggiamento tipico del mister dei partenopei, Gennaro Gattuso del quale Carlo Alvino promuove e riconosce in maniera sincera “la grinta, la cattiveria agonistica, ma anche quell’applicazione quasi maniacale su come sistemarsi e muoversi in campo”.

Caratteristiche queste, che per Alvino potrebbero valere tanto per l’allenatore calabrese al punto da credere che ”stavolta sia facile prevedere un prolungamento del contratto di Gattuso”.

Del resto, il Napoli ha saputo rispondere bene negli ultimi tempi alla tempesta di critiche piovuta dopo quell’inizio di stagione disastroso; una risposta di gruppo così come di “gruppo” in senso ampio era la responsabilità degli scarsi risultati, come giustamente sottolineato dal giornalista tifosissimo del Napoli: “Non mi piace partecipare alla caccia al colpevole. Resto dell’idea che nel calcio i meriti e le colpe vanno suddivisi tra l’area dirigenziale, quella tecnica ed i calciatori”, messaggio chiaro che assume ancor più significato se ci si sofferma sul caso ammutinamento in cui “le colpe sono solo degli ammutinati!”.

I calciatori, appunto, ed il calciatore soprattutto. Quando gli chiediamo chi sia l’uomo cui aggrapparsi oggi e da cui ripartire domani, Carlo Alvino non ha dubbi nell’indicare Lorenzo Insigne che riconosce come “il calciatore italiano più talentuoso del momento e un capitano coraggioso desideroso di vincere con la maglia azzurra della sua città”.

Certezze dunque, ma anche tanti dubbi, uno su tutti quello legato a Dries Mertens su cui “si rischia di sbagliare la previsione. Il belga ama vivere a Napoli ed ha come obiettivo diventare il primo marcatore nella storia del club”; obiettivo che però dovrà per forza di cose collimare con un rinnovo di contratto che soddisfi ambo le parti.

Per il Napoli è quindi il momento di dedicarsi interamente alla sfida contro il Barcellona con “la testa libera da qualsivoglia pensiero e responsabilità” e la speranza “che la qualificazione possa essere decisa nella partita di ritorno”.

Alla ricerca di un traguardo storico allora, come storico sarà l’ingresso in campo per la prima volta di Leo Messi “il migliore calciatore oggi al mondo […] nello stadio che fu di D1OS” cui “Fuorigrotta tributerà una grande accoglienza”.

Sarà festa e sarà spettacolo. Sarà, semplicemente, Napoli contro Barcellona!

*Si prega di essere consapevoli del fatto che questo link vi rimanderà al sito scommesse