Coppa D'Africa: la seconda semifinale tra Algeria e Nigeria

Due squadre solidissime si affrontano nella seconda semifinale della Coppa d’Africa, anche se è indubbio che il miglior gioco l’abbia finora mostrato l’Algeria di Djamel Belmadi, arrivata in grande scioltezza al quarto di finale contro la Costa d’Avorio, con cui ha dato vita a una partita di intensità straordinaria, con una conclusione ai rigori che una volta tanto non è stata scontata. Dominio algerino all’inizio, con Mahrez ispiratissimo e vantaggio di Feghouli. Poi reazione ivoriana, spinta dal milanista Kessie, ma l’Algeria ha sfiorato il 2-0 su un rigore sbagliato da Bounedjah, che mandato il suo tiro sulla traversa. Meritato il pareggio della Costa d’Avorio con una strepitosa azione di Kodja, poi mille episodi fino all’epilogo che ha portato l’Algeria in semifinale per la prima volta dal 1990. Molto più abituata a questi livelli è invece la Nigeria, che in questa Coppa d’Africa non ha quasi mai giocato bene ma ha sempre dato un’impressione di compattezza, che poi è ciò che fa la differenza quando si va all’eliminazione diretta. Dopo il 3-2 con il Camerun la squadra di Gernot Rohr è passata nei quarti sul Sudafrica grazie a un gol all’ultimo minuto di Troost-Ekong: il difensore dell’Udinese ha segnato di ginocchio il 2-1 portandosi a casa una partita fattasi difficilissima, con il Sudafrica inchiodato su difesa e contropiede, la stessa tattica che gli aveva consentito di eliminare il favoritissimo Egitto. Ed il colpo quasi gli stava riuscendo di nuovo…. Ma la Nigeria è una squadra troppo fisica per quasi tutti, senza giocate geniali può sempre punire gli errori. Con l’Algeria più che possibile una partita spettacolare, con tanti gol, anche se nelle fasi a eliminazione diretta della Coppa d’Africa l’Over è la scommessa di solito più azzardata.

Indiscreto – Il capitano nigeriano John Obi Mikel è tornato al calcio europeo dopo la triste parentesi in Cina e nella prossima stagione giocherà nel Trabzonspor. Fra le tante cose vinte, senza stare a ricordare quelle di 11 anni di Chelsea, bisogna citare anche la Coppa d’Africa 2013, con la Nigeria allenata da Keshi.

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