Mancano solamente due giorni all’inizio della 46esima edizione della Copa América, il calcio d’inizio della prima partita è previsto alle ore 21:30 di Venerdì 14 giugno a San Paolo in Brasile. Da sempre la manifestazione oltre che essere una vetrina per grandi campioni mette in luce nuovi talenti, per questa edizione ne abbiamo selezionati cinque:

Éder Militão

Éder Gabriel Militão, nato a Sertãozinho, un comune della città di San Paolo in Brasile, il 18 gennaio 1998. Nasce come difensore centrale, alto 186 cm, fa della forza fisica la sua caratteristica migliore; è dotato di ottima corsa, abilità che gli ha permesso di mettersi in mostra anche come terzino destro, dotato anche di una buona tecnica. Il 14 maggio 2017, a 19 anni, ha esordito in prima squadra con il San Paolo; chiuderà la stagione con 22 presenze e 2 reti. Il 7 agosto 2018 viene acquistato dal FC Porto per una cifra vicina ai 7 milioni di euro. Nel 2018/2019 totalizza 47 presenze tra campionato, coppe nazionali e Champions League, mettendo a referto 5 gol. Le prestazioni dell’ultimo anno gli hanno consentito di mettersi in luce nel palcoscenico europeo e il Real Madrid, il 14 marzo 2019, ne annuncia l’acquisto per 50 milioni di euro. La sua prima convocazione in nazionale è datata ottobre 2018, da quel momento mette insieme 4 presenze con la Seleção di Tite. I tifosi brasiliani confidano possa rivelarsi la sorpresa della squadra, proponendosi come sostituto di Dani Alves che ha da poco compiuto 36 anni.

Juan Foyth

Nato il 12 gennaio 1998 a La Plata in Argentina, cresce calcisticamente nell’ Estudiantes de La Plata. In campo ricopre il ruolo di difensore centrale, molto dotato nel gioco aereo e fornito di ottima tecnica individuale, ama impostare l’azione partendo dalle retrovie. Il 19 marzo 2017 esordisce in prima squadra e, dopo sole 15 presenze, nell’estate del 2017, viene acquistato dal Tottenham per 13 milioni di euro. Nelle due stagioni disputate con gli Spurs totalizza 25 presenze. L’esordio in nazionale è datato 17 novembre 2018. Il ct dell’Argentina, Lionel Scaloni, lo ha convocato 7 volte, facendolo scendere in campo 3 volte, di cui due da titolare.

Nelle gerarchie del ct partirà sicuramente dietro ai più esperti Otamendi, Pezzella e Funes Mori, ma sicuramente avrà più di un’occasione per mettersi in luce e creare difficoltà a Scaloni nella scelta dei titolari.

Federico Valverde

Federico nasce a Montevideo, Uruguay, il 22 luglio 1998. Cresce calcisticamente nel Peñarol, società del massimo campionato uruguayano. Il suo ruolo naturale è quello di centrocampista centrale ma può disimpegnarsi anche come mezzala, esterno destro o come trequartista centrale. Le sue doti principali sono un’eccellente tecnica e una buona visione di gioco che gli permettono di cucire il gioco da centrocampista centrale e di innescare gli attaccanti, è dotato anche di un ottimo tiro. La sua duttilità, unita ad un ottimo dinamismo, ne fa un giocatore prezioso per qualità e quantità. Esordisce nella prima squadra del Peñarol il 16 agosto 2015 a 17 anni; nell’estate del 2016 viene acquistato per 5 milioni di euro dal Real Madrid. Nella stagione 2018/2019 totalizza 25 presenze con i Blancos. Oscar Tabarez, ct dell’Uruguay, lo convoca per la prima volta nel settembre 2017, quando aveva 19 anni. Da allora ha messo insieme 10 presenze e 2 gol.

Nella Copa América 2019 ci aspettiamo un ruolo da protagonista dove potrebbe anche conquistare il posto da titolare al fianco di Torreira e Bentancur.

Nahitan Nández

Nato a Punta del Este, in Uruguay, il 28 dicembre 1995. Cresce nelle giovanili del Peñarol, squadra con la quale esordisce a 18 anni, l’11 ottobre 2014. Centrocampista di grande duttilità, può ricoprire la zona centrale del campo sia da mediano che da centrocampista centrale, è anche in grado di ricoprire il ruolo di centrocampista a tutta fascia sulla destra. Possiede buone doti tecniche, grande capacità di corsa e dedizione al sacrificio. Dopo aver giocato 87 partite, aver messo a segno 8 gol e aver vinto due campionati, nell’agosto 2017 viene acquistato dal Boca Juniors per poco meno di 4 milioni di euro. Nelle due stagioni disputate con il Boca ha totalizzato 53 presenze e 6 gol vincendo il campionato argentino. Esordisce in nazionale nel settembre 2015, nella partita contro il Costa Rica. Accumula in totale 23 presenze in nazionale. Per lui ci aspettiamo un ruolo da titolare in questa competizione.

Takefusa Kubo

Nasce a Kawasaki, in Giappone, il 4 giugno 2001. Inizia la sua carriera calcistica nelle giovanili del Kawasaki Frontale, che milita nella massima serie Giapponese. Dimostra ben presto di avere abilità fuori dal comune rispetto ai suoi pari età, così a 10 anni viene acquistato dal Barcellona. Per questo trasferimento la FIFA ha sanzionato il Barcellona bloccandone due sessioni di mercato, così nel 2015 Kubo è costretto a ritornare in patria, trasferendosi al FC Tokyo.

Con la squadra giapponese totalizza 70 presenze e 12 goal. Pochi giorni fa, precisamente l’8 giugno viene convocato per la prima volta in nazionale maggiore. Definito in patria da molti come il Messi giapponese, Kubo ha nel dribbling la sua qualità migliore che, unita ad un eccezionale tecnica e ad una buona visione di gioco, lo rendono un trequartista di qualità che può anche adattarsi a giocare come seconda punta o come esterno destro d’attacco. Il Giappone ripone molte speranze in questo giovane.              

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