Tra pochi giorni in Brasile prenderà il via la Copa América 2019, 46esima edizione del massimo trofeo organizzato dalla CONMEBOL. Sarà l’ultima edizione ad essere disputata in anni dispari, dal 2020 la competizione cambierà formula. L’edizione di quest’anno ospiterà anche due nazioni provenienti dalla confederazione asiatica: Giappone e Qatar.

A partire dalla 36esima edizione, ospitata dall’Ecuador nel 1993, la CONMEBOL iniziò un processo di rinnovamento del torneo che prevedeva l’invito a nazionali non affiliate alla confederazione sudamericana. Le prime selezioni invitate furono Messico e Stati Uniti; gli Yanks totalizzarono solamente 1 punto nel girone con Ecuador, Uruguay e Venezuela. Mentre El Tricolor messicano riuscì a qualificarsi per i quarti di finale, come la seconda miglior terza classificata nel girone con Colombia, Argentina e Bolivia, superando poi nell’ordine il Perù ai quarti di finale e l’Ecuador in semifinale; in finale affrontò l’Argentina all’Estadio Monumental di Guayaquil, dove perse la partita per 2 a 1, soccombendo alla doppietta dello storico bomber argentino Gabriel Omar Batistuta.

Il motivo principale che spinse la CONMEBOL a includere selezioni esterne alla confederazione era dovuto allo scarso numero di nazioni affiliate, dieci, per questa ragione, nel 1993, venne presa la decisione di includere paesi provenienti da altre confederazioni, decisione che permane fino ai nostri giorni. Per ragioni geografiche la scelta ricadde sulla CONCACAF, la confederazione del Nordamerica, Centroamerica e dei Caraibi. Il criterio di scelta era basato sui meriti sportivi. Gli Stati Uniti furono scelti per aver vinto la prima edizione della CONCACAF Gold Cup, ospitata proprio dagli USA nel 1991. La seconda nazionale invitata fu la Costa Rica, vincitrice del Campionato CONMEBOL 1989, competizione che mantenne questo nome dal 1963 al 1989, prima di essere denominata Gold Cup. Vista la rinuncia della Costa Rica, vennero invitate nell’ordine il Canada, vincitore dell’edizione 1985 e l’Honduras, vincitore nel 1981, poi avendo rinunciato anche questi due Paesi venne invitato il Messico, vincitore nel 1977.

Nel 2017 iniziarono a circolare notizie sul fatto che la confederazione sudamericana avesse intenzione di invitare per la prima volta a partecipare alla Copa América nazionali provenienti dalla UEFA, la confederazione europea, circostanza dovuta alla decisione della CONMEBOL di raggiungere un numero di 16 squadre per la Copa América 2019. Poiché la CONCACAF Gold Cup 2019 si svolgerà in concomitanza con la Copa América 2019, si è verificata l’impossibilità da parte delle selezioni CONCACAF di partecipare all’evento. L’organo calcistico sudamericano ha dunque deciso di invitare per l’edizione 2019 due squadre provenienti dalla Asian Football Confederation: la nazionale giapponese e la nazionale qatariota.

I nipponici sono alla loro seconda partecipazione, dopo la prima nel 1999, dove furono eliminati nella fase a gironi totalizzando un solo punto. La selezione giapponese si presenterà all’appuntamento sudamericano con una rosa completamente rivoluzionata; Hajime Moriyasu, commissario tecnico del Giappone, ha convocato 17 esordienti, 3 giocatori con meno di 10 presenze in nazionale e si è affidato solamente a 3 giocatori esperti, il portiere Kawashima, il centrocampista Shibasaki e l’attaccante vincitore della Premier League 2016 con il Leicester City, Okazaki.

Per la rappresentativa del Qatar, fresca vincitrice della AFC Asian Cup 2019 disputata negli Emirati Arabi Uniti, si tratta del primo invito alla competizione; si presenteranno in Brasile con soli 3 cambi rispetto alla rosa che si è laureata campione d’Asia lo scorso 1° Febbraio.

Nella scelta della CONMEBOL di invitare questi due Paesi si possono riscontrare diverse motivazioni. Per quanto riguarda i meriti sportivi, come detto precedentemente il Qatar è il vincitore dell’ultima Coppa D’Asia, mentre il Giappone è stato premiato per aver ben figurato nell’ultima edizione del Mondiale FIFA, Russia 2018, dove, contro ogni pronostico, si è qualificato come secondo nel difficile girone H, che comprendeva Colombia, Senegal e Polonia, per poi perdere agli ottavi di finale contro il Belgio (3° classificato finale). Si possono facilmente individuare altre motivazioni sulla scelta del Qatar; in vista del Mondiale FIFA 2022, che si disputerà proprio in terra qatariota e sarà la prima storica partecipazione alle fasi finali di un mondiale da parte del Paese, la CONMEBOL ha ritenuto opportuno aiutare la nazionale Medio Orientale a prepararsi in maniera adeguata, permettendogli la partecipazione alla Copa América così da accumulare esperienza.

Dalla prossima edizione si ipotizza la presenza di 16 squadre, con possibilità di includere anche nazionali più competitive rispetto alle compagini asiatiche che parteciperanno a questa edizione. Si può ritenere che la decisione di non includere selezioni europee a questa edizione sia dovuta anche a voler garantire migliori chance di vittoria finale a una nazionale della confederazione sudamericana.

Ora non rimane che aspettare l’inizio del torneo per poter ammirare i più forti calciatori sudamericani in attività, ma anche vedere se le outsider Giappone e Qatar ci riserveranno qualche sorpresa nel corso del torneo.

 

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