Siamo quasi al termine di un anno che ha regalato tantissime gioie, soprattutto per noi tifosi italiani e speriamo anche agli appassionati di scommesse calcio*, ma lo sport in questo 2021 ha saputo emozionare in diverse discipline.

Il nostro Fulvio Collovati in compagnia di Beppe Bergomi parte dall’analisi della scorsa stagione di Serie A, quando a vincere fu l’Inter di Antonio Conte – oggi al Tottenham – permettendo finalmente ai nerazzurri di agguantare quel sogno che ormai inseguivano da un bel po’ di tempo. “Antonio Conte è un vincente” afferma Bergomi e da lì la domanda sul suo successore Simone Inzaghi diventa spontanea: “la squadra è strutturata bene e penso che può andare a vincere lo scudetto, anche se ha perso qualcosa rispetto allo scorso anno”.

Diversa invece la situazione in casa Juventus che quest’anno con Allegri “sta andando peggio di Pirlo”; il tema secondo Collovati riguarda anche le responsabilità di un progetto che nel 2021/22 sembra faccia veramente fatica a decollare per diversi fattori tra cui “società, allenatore, giocatori”; opinione condivisa da Bergomi che ancora non vede un’identità chiara dei bianconeri che rischiano di mancare così anche la qualificazione in Champions League.

Proprio la “Coppa dalle Grandi Orecchie” è un tema delicato in Italia, dal momento che per le squadre italiane sembra davvero un miraggio poter rialzare questo trofeo dopo l’ultimo successo storico dell’Inter di Mourinho. “È possibile che le squadre italiane facciano fatica ad arrivare agli ottavi?” alla domanda di Collovati, il nostro ospite non ha alcun dubbio “l’intensità, la qualità dei giocatori e la profondità della rosa delle squadre inglesi è superiore”.

Servirebbe un miracolo, quindi, un po’ come quello accaduto forse quest’estate quando il nostro Roberto Mancini ha portato la Nazionale al trionfo agli Europei. “È stato un visionario, perché tre anni fa disse io porterò l’Italia dove merita” e in questo rientrano anche tante scelte al momento delle convocazioni riuscendo a creare un gruppo solidissimo pur allargando la cerchia dei convocati.

C’è spazio poi anche per un commento sul Pallone d’Oro che Beppe avrebbe dato volentieri a Robert Lewandowski, per il rendimento sui due anni anche se “quello che ha fatto Jorginho […] è stato centrale per la vittoria della Nazionale ma anche per il Chelsea”.

Dal passato al futuro c’è spazio poi per una simpatica gag tra i nostri ospiti che si divertono ad individuare il “Bergomi di oggi”. Difficile fare un confronto ma per lo Zio afferma di potersi rivedere in parte in Di Lorenzo, pur riconoscendo che i tempi siano cambiati e che il calcio si sia evoluto troppo.

Per tutto il resto della chiacchierata non vi resta che guardare il video che trovate in alto all’inizio del nostro articolo.

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