I campioni d’Europa contro quelli del Sudamerica. Una gara secca per decidere la migliore selezione dei due continenti nell’iconico tempio londinese di Wembley. Un match che guarda al passato con nostalgia e ricalca un po’ la formula della vecchia Coppa Intercontinentale per club - ridando in realtà spolvero a una competizione che a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 si chiamava Coppa Artemio Franchi (in onore dello storico dirigente sportivo toscano), poi sospesa per far spazio alla Confederations Cup. Mettere di fronte Italia e Argentina – assegnando una coppa intitolata alla memoria di Diego Armando Maradona – ha stuzzicato sin da subito la FIFA, che in pochi mesi ha deciso di avallare l’idea delle due federazioni continentali, UEFA E CONMEBOL. L’ultimo precedente tra le due nazionali è datato 2018: l’Argentina prevalse 2-0 contro un’Italia che aveva appena avviato il nuovo ciclo. Gli Azzurri affronteranno l’Albiceleste per la sedicesima volta: il bilancio è di sei vittorie, cinque pareggi e quattro sconfitte.

Finalissima 2022: le probabili formazioni di Italia-Argentina

La notizia arrivata dall’ultima rifinitura fatta dagli Azzurri è stato l’infortunio subito da Lorenzo Insigne che non sarà della partita in quella che potrebbe essere anche la sua partita d’addio. Lo è per certo per Giorgio Chiellini, che per l’ultima volta indosserà la fascia da capitano in mezzo alla difesa azzurra al fianco del suo amico, collega e compagno Leonardo Bonucci (a cui lascerà il grado di capitano dell’Italia in eredità). In mezzo al campo non c’è Verratti e dunque spazio a Pessina, mentre davanti sarà Raspadori a prendere il posto di Insigne in quello che sulla carta è un 4-3-3, ma che grazie alla duttilità di Bernardeschi - che ancora cerca una squadra per il prossimo anno - può diventare all’occorrenza un 4-4-2.

Non ha grossi problemi invece il ct argentino Scaloni, che davanti potrà contare su tutti i suoi campioni, da Messi a Di Maria (di cui ha parlato a lungo in conferenza stampa, giocatore consigliassimo per la Juventus che non vede l’ora di metterlo sotto contratto), passando per il nerazzurro Lautaro Martinez. I tre di centrocampo saranno De Paul, Paredes e Lo Celso, mentre in difesa c’è l’ex Atalanta Romero, per una nazionale che da sempre utilizza e sfrutta il lavoro fatto dalla nostra Serie A e dal calcio italiano nel valorizzare talenti argentini.

ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Bonucci, Chiellini, Emerson; Barella, Jorginho, Pessina; Bernardeschi, Belotti, Raspadori.

ARGENTINA (4-3-3): Martinez; Montiel, Romero, Otamendi, Acuna; De Paul, Paredes, Lo Celso; Messi, Lautaro Martinez, Di Maria.

L’Argentina è la favorita: una squadra in grado di colpire soprattutto nel primo tempo

Invidiabile invece il percorso di marcia dell’Argentina - miglior squadra del Sudamerica che non perde da 31 partite consecutive. Una differenza abissale con le prestazioni recenti degli Azzurri che hanno stentato così tanto da lasciarsi sfuggire due traguardi fondamentali come la Nations League e i Mondiali del Qatar. A parte quindi il discorso strettamente legato allo stato di forma (e mentale) che, come indicato anche dai bookmaker che hanno una particolare capacità di osservare questi fenomeni, sembrerebbe far pendere l’ago della bilancia dalla parte della nazionale “Albiceleste” (ma facendo sempre attenzione all’Italia capace di sorprendere quando meno te lo aspetti), In tutto questo c’è un dato che merita di essere evidenziato e riguarda di nuovo Messi e compagni: se si escludono i due 0-0 rimediati contro Paraguay e Brasile nelle qualificazioni mondiali (dove evidentemente non si è proprio segnato), l’Argentina nelle ultime 24 partite disputate ha sempre realizzato almeno una rete nel primo tempo. La squadra di Mancini dovrà dunque stare attenta in avvio a non farsi sorprendere.

 

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