La rosa dell’Italia agli Europei: i giocatori scelti da Luciano Spalletti
Tutto pronto per gli Europei 2024 in Germania, con l’Italia che vestirà i panni della nazionale chiamata a difendere il titolo conquistato a Wembley nel 2021 e che, con una nuova guida tecnica, cercherà di rinverdire i fasti dell’impresa compiuta dai ragazzi allenati da Roberto Mancini
L’Italia vincitrice agli Europei 2021 è stata in parte un fulmine a ciel sereno e in parte il frutto di un lavoro andato avanti sottotraccia per diversi mesi da parte di Roberto Mancini - abile poi a massimizzare lo sforzo di costruzione di un gruppo e di un’identità di gioco proprio in quel mese cruciale del giugno 2021, dopo che la competizione inizialmente prevista per il 2020 era stata costretta a slittare causa pandemia da Covid-19. Una vittoria figlia della capacità di restare uniti, di giocare bene al calcio e al tempo stesso di saper soffrire - sfruttando le doti difensive di chi ormai si è ritirato e utilizzando il contributo offensivo di un collettivo che ha raccolto da tutti un piccolo pezzo.
Quella rosa lì però è profondamente cambiata nel corso degli anni successivi, una parte schiacciata e delusa dalla mancata qualificazione ai Mondiali e poi sconvolta dal terremoto estivo che ha portato all’addio di Roberto Mancini - artefice di quel miracolo - e al successivo arrivo di Luciano Spalletti, che nel giro di un anno e con pochissimo tempo a disposizione è chiamato a regalarci serate da sogno come quelle del 2021. Non sarà semplice, ma tutto passa sicuramente dai giocatori che il nuovo ct della Nazionale ha deciso di convocare. Scopriamoli insieme, vedendo anche un po’ quali sono le differenze con il recente passato - con l’ultima competizione internazionale a cui gli Azzurri hanno preso parte (vincendola, tra le altre cose).
I PORTIERI CONVOCATI
- Gianluigi Donnarumma (Paris Saint Germain)
- Alex Meret (Napoli)
- Ivan Provedel (Lazio)
- Guglielmo Vicario (Tottenham)
Una lista di portiere che mantiene continuità con quanto fatto dagli Azzurri tre anni fa agli Europei, a partire dalla presenza di Gigio Donnarumma - protagonista assoluta in campo per l’Italia, tanto da meritare di vincere il premio di MVP dell’Europeo grazie alle sue prodezze sia in partita che alla lotteria finale dei rigori (che per ben due volte hanno permesso all’Italia di arrivare al trofeo di Wembley). C’era anche Alex Meret tra i 26 convocati di Roberto Mancini, mentre Sirigu ormai andato “in pensione” non sarà certo rimpianto vista la qualità dei tanti giovani portieri che stanno crescendo. Il posto da titolare sembra comunque assicurato per Donnarumma - che al PSG ha incontrato delle difficoltà, ma che resta uno dei migliori interpreti al mondo nel ruolo di estremo difensore.
I DIFENSORI CONVOCATI
- Alessandro Bastoni (Inter)
- Raoul Bellanova (Torino)
- Alessandro Buongiorno (Torino)
- Riccardo Calafiori (Bologna)
- Andrea Cambiaso (Juventus)
- Matteo Darmian (Inter)
- Giovanni Di Lorenzo (Napoli)
- Federico Dimarco (Inter)
- Federico Gatti (Juventus)
- Gianluca Mancini (Roma)
Tra i ruoli più “rivoluzionati” degli ultimi tre anni e che hanno cambiato da cima a fondo i propri interpreti c’è sicuramente la difesa, che nel 2021 era guidata dalla coppia Chiellini-Bonucci; all’ultima grande esibizione insieme in Azzurro, tanto da dominare con la loro esperienza contro avversari ben più giovani (e la famosa frase nel corso della premiazione: “Se ne devono mangiare ancora di pasta asciutta…”). Insieme a loro, l’altro simbolo di quel gruppo - fino all’infortunio - fu Leonardo Spinazzola; uomo ovunque nelle prime sfide dell’Europeo, scatenato su entrambi i fronti e che purtroppo, proprio a seguito del problema al tendine d’Achille che gli fece saltare le ultime gare di quella competizione, non è mai riuscito a ritrovare la forma migliore.
Considerando anche l’infortunio di Acerbi poi, diventano davvero tanti i volti nuovi della retroguardia azzurra - che trova continuità soltanto in Bastoni e Di Lorenzo e che spera di avere nuova linfa dalla gioventù dei vari Alessandro Buongiorno e Riccardo Calafiori; simboli di una nuova stagione di difensori a cui lasciare spazio e dare fiducia.
I CENTROCAMPISTI CONVOCATI
- Nicolò Barella (Inter)
- Bryan Cristante (Roma)
- Nicolò Fagioli (Juventus)
- Michael Folorunsho (Verona)
- Davide Frattesi (Inter)
- Jorginho (Arsenal)
- Lorenzo Pellegrini (Roma)
- Samuele Ricci (Torino)
Maggiore continuità a centrocampo invece, dove è cambiato sicuramente l’apporto di un titolare che nel 2021 fu cruciale come Marco Verratti, ma che ritrova in Barella, Jorginho, Pellegri e Cristante grandi punti di continuità con quel gruppo che si laureò campione d’Europa. Tra le scelte più chiacchierate da parte di Spalletti c’è stata sicuramente quella di rinunciare a Manuel Locatelli, che tanto ha faticato quest’anno con la Juventus - nonostante tre anni fa aveva vissuto la sua definitiva consacrazione a livello internazionale. Non è questo però il momento delle polemiche: i giovani talenti che prenderanno il suo posto, sapranno trovare la chiave per aggiungere il loro contributo.
GLI ATTACCANTI CONVOCATI
- Federico Chiesa (Juventus)
- Stephan El Shaarawy (Roma)
- Riccardo Orsolini (Bologna)
- Giacomo Raspadori (Napoli)
- Mateo Retegui (Genoa)
- Gianluca Scamacca (Atalanta)
- Mattia Zaccagni (Lazio)
Belotti, Berardi, Bernardeschi, Immobile, Insigne: rivoluzionato da cima a fondo anche il reparto attaccanti, che trova la vera continuità nel nome di Federico Chiesa - decisivo agli Europei 2021 con le sue giocate, con i suoi gol e accelerazioni che permisero all’Italia di avere quell’imprevedibilità che cambiò il corso delle sfide a eliminazione diretta in nostro favore.
Al suo fianco saranno tanti i nuovi volti che il grande pubblico non solo imparerà a conoscere, ma che si spera riusciranno ad affermarsi a suo di gol - a partire dal ruolo di prima punta, con Ciro Immobile che lascia un’eredità pesante, ma che non è mai riuscito del tutto (soprattutto a livello realizzativo) a sobbarcarsi nelle gare più importanti dell’ultimo decennio della nostra Nazionale. Non sarà semplice, ma al tempo stesso la sfida è davvero molto stimolante: nella speranza che questi ragazzi trovino il modo di godersela al meglio.
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