Il ventiquattresimo turno di Premier League, il primo dopo il lungo weekend dedicato alle coppe nazionali, verrà chiuso stasera da quattro incontri, tre dei quali opporranno, quasi contemporaneamente , team di prima fascia a formazioni di media classifica.

 

Il Bournemouth, dodicesimo in graduatoria, al momento si trova ampiamente al di sopra dalla bagarre salvezza (+11), anche grazie a un ottimo avvio di stagione, e ai buoni risultati ottenuti in casa contro le dirette concorrenti; da novembre però l’aria nei pressi del Vitality Stadium sembra essere cambiata, sono ben undici le sconfitte nelle ultime quindici apparizioni fra campionato e coppe, sette delle quali inflitte ai rossoneri da top team in matches in cui la formazione guidata da Howe non è mai riuscita a reagire allo svantaggio.

L’ avversario odierno è quindi, tanto un’ ottima occasione per invertire questo trand quanto un banco di prova quasi proibitivo, i Blues hanno infatti  superato non senza affanno il doppio impegno di coppa, e sbarcano nel sud dell’Inghilterra con la rosa al completo e un Higuain in più a caccia di riscatto all’esordio in Premier League.

Chelsea che in trasferta ha ottenuto ben sette vittorie al fronte di solo tre sconfitte e un pareggio, concedendo solo dieci reti al passivo. I primi ‘45 potrebbero risultare quindi “bloccati” con un secondo tempo nel quale si potrebbe decidere l’esito del match.

Sfida con vista sul baratro quella fra Southampton e Crystal Palace, anche in virtù dei sorprendenti risultati di Burnley e Newcastle che li hanno momentaneamente scavalcati in classifica.

Ma attenzione a non farsi ingannare. Il Southampton arriva da tre risultati utili consecutivi in Premier League (2 vittorie 1 pareggio) e propone un calcio intenso e offensivo malgrado i limiti della propria difesa a tre, che evidenzia cali preoccupanti soprattutto nelle fasi  iniziali e finali delle frazioni di gioco, 32 dei 40 gol concessi sono infatti arrivati nei 15’ iniziali o finali dei tempi.

Finale di partita che esalta invece la squadra londinese, che ha realizzato il 39% delle proprie segnature negli ultimi 15’. Crystal Palace che non teme la pressione lontano da Selhurst Park, ma che anzi proprio lontano dalle mure amiche ha raccolto il 74% dei punti stagionali riuscendo a segnare ben 17 goal in 12 partite, subendone però 21.

Match quindi potenzialmente aperto a ogni risultato, con due squadre poco inclini alla ricerca di equilibri in campo e spesso protagoniste di partire ricche di goal, malgrado la situazione di classifica potrebbe ridimensionare le velleità offensive.

 

Sette sono i punti che i Liverpool potrebbe avere di vantaggio alle ore 23.00 nei confronti del Manchester City in caso di vittoria: un margine non di sicurezza ma comunque rassicurante. Malgrado qualche dubbio di formazione il Liverpool dovrebbe affidarsi ai soliti noti, Salah e Firmino in primis e al “fattore” Anfield, autentica roccaforte in questo inizio di stagione, per abbattere la difesa del Leicester. 

Impresa non semplice soprattutto quando le Foxes giocano fuori casa, ma comunque alla portata degli uomini di Klopp, i quali potrebbero alzare i ritmi fin dalle fasi iniziali per poi affidarsi alla buona tenuta difensiva e all’incapacità da parte degli uomini di Puel di recuperare lo svantaggio.

Essere il Tottenham e venire eliminati da FA Cup e Carabao Cup, nell’arco di 72 ore, in due derby, con l’infermeria stracolma e poche alternative di formazione non è semplice da metabolizzare. 

Tantomeno se le due coppe nazionali erano obiettivi dichiarati e alla portata e se nel turno infrasettimanale ti appresti ad affrontare a Wembley il Watford, una delle formazioni con il miglior rendimento esterno stagionale, in striscia positiva fuori casa da sei partite (quattro in campionato).

Gli Spurs, terza forza del campionato, necessitano di ritrovare certezze in casa dove stanno underperformando e per farlo devono ripartire dalla ricerca della compattezza difensiva da tempo perduta e da una maggiore incisività sotto porta, impresa non semplice visto le assenze contemporanee di Alli, Kane e Son con il “solo” Eriksen in grado di illuminare la mediana.

Sul danese però si concentrerà il pressing dei gialloneri: saranno quindi fondamentali i duelli individuali sulle fasce, zona di campo in cui presumibilmente si deciderà la partita, in cui un Watford compatto potrebbe mettere in difficoltà la squadra di Pochettino.

 

 

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