Domenica per cuori forti nella terra di Sua Maestà. Dopo un sabato ricco di sorprese, la Premier League è pronta ad affrontare le due sfide di cartello della 25^ giornata. Alle 15.05 (ora italiana) il Leicester City ammazza grandi sfida una delle squadre più informa di tutto il campionato inglese: il Manchester United di Ole Gunnar Solskjaer. Alle 17.30, invece, chiude il weekend il big match tra Manchester City e Arsenal. 

 

X tra Leicester e United?

I Red Devils, reduci da un filotto di 7 vittorie e un pareggio nelle ultime 8 partite, vogliono confermare il loro stato di forma in vista per preparare al meglio la sfida del 12 febbraio contro il PSG valida per gli ottavi di finale di Champions League. 

Per il tecnico norvegese il rischio è quello di dover fare a meno sia di Pogba (autore di 6 gol e 4 assist dall’addio di Mourinho), sia di Anthony Martial, fresco di rinnovo fino al 2023, entrambi alle prese con un risentimento muscolare. 

Puel, al contrario, potrà fare affidamento su tutti gli effettivi eccetto Amartey, infortunatosi la caviglia la scorsa settimana. Dopo aver battuto il Manchester City al King Power Stadium e aver fatto punti in trasferta a Stamford Bridge (3) contro il Chelsea e ad Anfield (1) contro il Liverpool, le Foxes vogliono replicare per non abbandonare definitivamente la lotta al 7° posto, che in questo campionato potrebbe voler dire qualificarsi ai preliminari di Europa League. 

 

Riprenderà la corsa il City?

Il vero big match è quello che va di scena, però, all’Etihad Stadium. I Citizens devono rispondere al Tottenham che ieri ha battuto nel finale il Newcastle e si è così portato momentaneamente al secondo posto. Ancora infuriati per la sconfitta della scorsa settimana ma apparentemente imbattibili tra le mura amiche, gli uomini di Guardiola devono vincere per evitare che nel Monday Night, contro il West Ham, il Liverpool ipotechi il primo posto. Saranno come sempre Sterling e Sané le mine vaganti dell’undici mancuniano, i cui ruoli sono stati completamente trasformati dal maestro Pep. Le loro principali qualità come velocità e agilità, si sono fuse perfettamente con lo stile di gioco di Guardiola, rendendoli imprevedibili in fase offensiva e imprendibili per i difensori avversari. Non sarà per niente facile arginarli, soprattutto se, insieme a loro, a non sbagliare nulla saranno anche Aguero e De Bruyne, gli altri due assi nella manica dei campioni in carica.

Dall’altra parte Emery si trova a dover affrontare una delle squadre più forti d’Inghilterra proprio quando la sua squadra sembra essere entrata in crisi di risultati. Se escludiamo la vittoria (comunque sofferta) contro il Cardiff, i Gunners non vincono in trasferta in campionato dal 25 novembre. Non solo, ha perso 2 delle ultime 3 partite lontano dall’Emirates, compresi il 5-1 ad Anfield e l’1-0 al London Stadium nel derby con il West Ham. 

Non solo, il manager spagnolo dei londinesi non ha mai battuto Guardiola da quando è cominciata la sua carriera di allenatore. Questa “sfida personale” non inciderà in alcun modo sul risultato finale, ma sarà senza dubbio una carica motivazionale in più per spronare i suoi ragazzi a dare il massimo sul terreno di gioco. Anche perché, in assenza di Sokratis e Bellerin, servirà davvero un’impresa per arginare il miglior attacco della Premier League. 

 

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