Premier League: storia, curiosità e aneddoti del Boxing Day
20 dic
Premier League
Il Calcio Inglese
Il Calcio Inglese ci accompagna in Premier League per scoprire tutto quello che c’è da sapere sulla storia del Boxing Day.

Il giorno più atteso dell’anno sta finalmente per arrivare.

Il 26 di dicembre di ogni anno, il mondo del calcio si divide in due categorie: da una parte i tifosi inglesi che, con ancora in corpo il pranzo di Natale, vanno allo stadio a supportare la propria squadra e bersi una pinta di birra insieme agli amici di sempre, e tutto il resto del mondo che resta a guardare gli inglesi fare le cose descritte sopra. È così più o meno da decenni e, salve qualche sparuto tentativo di imitazione, probabilmente rimarrà così per sempre.

Il Boxing Day, così è rinominato il nostro “giorno di Santo Stefano” oltremanica, sebbene abbia origini molto antiche, fa parte a tutti gli effetti del lessico calcistico britannico. Tutte le squadre di tutte le divisioni scendono in campo alla stessa ora, come se fosse un sabato di football qualsiasi, mentre tutto il mondo sta festeggiando il Natale e le relative festività.

E chiunque abbia mai cercato di collegare l’origine del Boxing Day al calcio britannico, sia esso un semplice fan o un appassionato di scommesse calcio*, rimarrà deluso nello scoprire che, in realtà, la tradizione è stata tramandata negli anni (e più precisamente dall’inizio dell’800) da semplici società e organizzazioni lavorative varie che erano solite regalare ai propri dipendenti un pacco contenente un qualsiasi tipo di regalo, da una semplice busta di denaro, a un cesto ricco di cibo, fino a dei semplici messaggi di ringraziamento. L’obiettivo era quello di ringraziare il lavoratore per i suoi servigi e augurargli un periodo di festività ricco di gioia e serenità.

Negli anni, come un po’ tutto il calcio, il Boxing Day si è trasformato quasi più in un prodotto commerciale che un vero e proprio rituale: così, per capirne più a fondo l’importanza del Boxing Day, abbiamo raccolto una serie di statistiche, curiosità e aneddoti che nel corso degli anni hanno caratterizzato l’evento in assoluto più atteso della stagione calcistica inglese.

Boxing Day: cos'è e significato

Per provare a comprendere, almeno parzialmente, l’immenso valore sociale, prima che sportivo o economico del Boxing Day è doveroso volgere lo sguardo alle sue origini, seppur apparentemente lontane e ormai sbiadite.

Storici e sociologi sostengono ormai all’unisono che il “giorno della scatola”, trasposizione tanto cacofonica quanto a noi utile, debba il suo nome all’antica consuetudine medioevale secondo alcuni, tardo romana per altri, di donare ai più bisognosi beni di prima necessità o simboliche somme di denaro all’interno di piccoli contenitori il giorno dopo Natale.

A Santo Stefano infatti, le chiese distribuivano ai fedeli le offerte raccolte durante l’anno ed i proprietari terrieri prima, gli industriali poi, erano soliti ricompensare i propri lavoratori con regali, ma soprattutto concedendo loro  una giornata libera da spendere con i propri cari.

Dalla seconda metà del ‘800 il Boxing Day divenne inoltre sinonimo di sport,  sport che da passatempo per giovani benestanti in breve coinvolse le masse, le partite di calcio, rugby e cricket disputate durante il periodo festivo attiravano folle sempre più numerose, trasformando l’evento in sè in un occasione di condivisione e incontro  per l’intera comunità.

Boxing Day: le principali curiosità

Convenevoli a parte, nel corso degli anni il Boxing Day si è trasformato in un vero e proprio rituale pagano, al quale le istituzioni britanniche hanno sostituito i “pacchi regalo” con eventi e attività. Il calcio, per esempio, è stato uno dei primi promotori del Boxing Day alternativo grazie all’idea dei dirigenti di Hallam FC e Sheffield FC di giocare il loro primo “derby” ufficiale proprio il giorno subito successivo a quello di Natale. Hallam e Sheffield sono le due squadre più antiche al mondo, quindi chi se non loro avrebbe potuto inaugurare questa giornata dandole quell’inclinazione calcistica che noi tutti, oggi, ammiriamo?

Da quel momento, il Boxing Day britannico è diventata una tradizione dai connotati più calcistici che culturali, tanto che in Inghilterra, alla stesura dei calendari in estate, uno dei primi pensieri di giocatori, club e società è quello rivolto al periodo natalizio: quale sarà l’avversario del 26 dicembre? Quanti chilometri dovremo percorrere nel tour de force di partite che si giocano tra Natale e il 2 gennaio? Sebbene molti allenatori (per ultimo Jurgen Klopp), abbiano più volte espresso il loro disappunto per la quantità di partite che si giocano in Inghilterra in questo periodo, nessuno si è mai preso la responsabilità di modificare un evento così importante.

La marea di gol del 1963

Esattamente 56 anni fa, l’allora First Division viveva forse la sua giornata più prolifica: le 10 partite giocate produssero infatti 66 gol totali, compreso un 10-1 tra Fulham e Ipswich, il 4-4 tra WBA e Tottenham e il 2-8 tra West Ham e Blackburn. Il match giocato a Craven Cottage fu anche l’ultimo che vide una squadra andare in doppia cifra nei 90 minuti in campionato.

Gli albori del calcio femminile

Era il 26 dicembre del 1920 quando le Dick Kerr’s Ladies, una squadra di calcio femminile appartenente al reggimento militare di Preston e formatosi subito dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, giocò contro il St Helens femminile (squadra della periferia di Liverpool) a Goodison Park di fronte a un pubblico di 53 mila persone. Addirittura 10 mila furono costrette a restare fuori perché senza biglietto. Un evento che non fece fare i salti di gioia alla Football Association, che vide oltre 60 mila persone dirottate su un match non di loro competenza.

La migliore media punti

Tra tutte le squadre che hanno avuto la fortuna di giocare almeno un Boxing Day da quando la Premier League ha preso forma nel 1992, sono solamente 3 le squadre a superare quota 2 punti di media a partita. La prima è il Manchester United che su 25 partite giocate ne ha vinte 21, pareggiate 3 e persa soltanto 1, totalizzando una media di 2,64 punti a partita. Al secondo posto troviamo l’Arsenal che ha vinto 15 partite, ne ha pareggiate 2 e ne ha perse solamente 4, totalizzando una media di 2,24 punti a partita. Al terzo posto troviamo sorprendentemente il Coventry, che nonostante le sole 8 stagioni giocate in Premier League, ha vinto in ben 5 tentativi totalizzando una media punti di 2,13 a partita.

È possibile salvarsi se si è ultimi in classifica nel Boxing Day?

Se teniamo in considerazione i dati ufficiali offerti dalla Premier League, solo 2 squadre nel corso della storia sono riuscite a salvarsi occupando l’ultimo posto in classifica il 26 dicembre. La prima fu il WBA di Bobby Robson nella stagione 2004/2005, mentre l’altra fu il Sunderland di Gus Poyet che, a partire dalla vittoria nel boxing Day contro l’Everton per 1-0 nel 2010, riuscì poi a infilare una serie di vittorie che permise loro di salvarsi addirittura con un paio di giornate d’anticipo.

E il primo Boxing Day?

La prima partita di calcio della storia fu giocata il 26 dicembre del 1860 tra le uniche due squadre allora esistenti, ovvero Hallam FC e Sheffield FC. Ebbene sì, il calcio mondiale deve le sue origini anche al Boxing Day, visto che i due club di Sheffield decisero di sfidarsi il giorno subito dopo Natale: a vincere fu lo Sheffield FC che si impose per 2-0, sebbene i report ufficiali riportino la marcatura di uno solo dei due giocatori andati in rete quel pomeriggio.

Qual è la squadra che ha viaggiato di più per un Boxing Day?

Per questa statistica dobbiamo tornare nuovamente al Boxing Day del 1963, quando il Chelsea viaggiò in pullman per 800 km (andata e ritorno) per giocare contro il Blackpool (e vincere 5-1). Nella storia, nessun’altra squadra ha dovuto affrontare un viaggio di tale lunghezza. Se il riferimento lo facessimo solamente alla Premier League invece, la squadra ad aver percorso più chilometri nel Boxing Day, è stato il West Ham nel 2016, quando giocò in trasferta contro lo Swansea (740 km tra andata e ritorno).

Insomma, un nuovo Boxing Day è alle porte. Non c’è modo di sapere a priori se sarà la giornata di campionato più emozionante dell’anno o se sarà un ordinario pomeriggio di calcio, ma la magia che circonda il 26 dicembre calcistico, indipendentemente dai risultati, vale la pena di essere vissuta.

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