A quattro giornate dal termine e con il titolo già nelle mani del Liverpool, la lotta a un posto in Europa è ancora viva e aperta a possibili capovolgimenti. In tre (Chelsea, Leicester e Man Utd) si contendono due pass per la Champions e in sei (Man Utd, Wolves, Sheffield Utd, Arsenal, Tottenham e Burnley) dovranno battagliare per terminare il campionato nei tre disponibili per l’Europa League.

Con il Norwich ormai destinato alla Championship, sono almeno quattro le squadre che ancora faticano a lasciarsi la zona retrocessione alle spalle: Aston Villa (27), Bournemouth (28), Watford (31) e West Ham (31), tutte compattate in quattro punti, sanno di avere ancora poche chances per guadagnarsi la permanenza in Premier League.

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Norwich – West Ham United

Con la sconfitta di misura contro il Watford, i Canaries hanno probabilmente abbandonato ogni speranza di rimanere in Premier League. Al Norwich servirebbe un autentico miracolo a partire dal match contro gli Hammers, nel quale dovranno provare a non eguagliare il record di sconfitte consecutive in Premier (7, risalente al maggio 1995).

La sconfitta contro il Burnley ha ricacciato il West Ham in zona retrocessione, distante ora appena tre punti. Con i Canaries l’imperativo sarà vincere per chiudere (o quasi) il discorso salvezza, nonostante gli evidenti limiti della squadra di Moyes che subisce almeno un gol da 13 partite consecutive.

Watford – Newcastle United

La splendida rovesciata di Welbeck contro il Norwich ha fatto tirare un enorme sospiro di sollievo al Watford, alla prima vittoria dalla ripresa dei campionati. Con il Newcastle già salvo, la formazione di Pearson punterà a guadagnare tre punti vitali in chiave salvezza. A Vicarage Road gli Hornets non perdono contro i Magpies dal febbraio 2010.

La bruciante sconfitta contro il Manchester City (0-5) ha evidenziato la mancanza di grandi stimoli degli uomini di Bruce, che a salvezza ormai acquisita sembrano aspettare soltanto la fine della stagione, in attesa inoltre dell’agognato passaggio di proprietà. Difficile vedere un cambio di passo contro un Watford che cerca di uscire quanto prima dalle zone basse della classifica.

Liverpool – Burnley

Il record di punti è sempre più vicino, ma per raggiungerlo non si accettano ulteriori passi falsi. Con il Burnley ha perso solo uno degli ultimi nove incontri e gli uomini di Klopp hanno tutte le intenzioni di onorare al meglio questo titolo con la vittoria numero 31 in campionato che avvicinerebbe i Reds (ora a 51) al record di punti in casa in una singola stagione (55).

Il Burnley ora sogna l’Europa grazie ai 10 punti conquistati nelle ultime cinque partite che hanno proiettato gli uomini di Dyche a un passo dal settimo posto. Con il Liverpool non sarà certo una passeggiata – ad Anfield non vince dal 1974 –, ma se non altro potrà contare su un Jay Rodriguez che ha già messo a segno sette gol in campionato, come non succedeva dal 2014.

Sheffield United – Chelsea

Nonostante la ripresa sconfortante (1 pareggio, tre sconfitte), lo Sheffield United sembra essere tornato ai livelli pre-sosta grazie al pareggio con il Burnley e alle vittorie con Tottenham e Wolverhampton. Ora sogna legittimamente l’Europa (è attualmente settimo a +1 sull’Arsenal), ma sa di non potersi concedere scivoloni.

Dopo la vittoria sul Crystal Palace il Chelsea ha ritrovato un terzo posto in classifica che mancava da 227 giorni. Il City rimane a +9, ma al di là del passo falso contro il West Ham il cammino dei Blues non sembra poter subire grandi rallentamenti. Soprattutto con un Willian in squadra che ha già messo a referto 4 gol e 2 assist dopo il lockdown, più di ogni altro giocatore in Premier.

Brighton & Hove Albion – Manchester City

Gli uomini di Potter sembrano ormai a un passo dalla salvezza, con un lussuoso +5 sulle dirette inseguitrici (West Ham e Watford). All’Amex Stadium il Brighton cercherà un’improbabile vittoria con il City che manca in campionato dall’ottobre 1981.

Nonostante l’amara sconfitta contro il Southampton, il City di Guardiola non sembra voler concludere questo campionato da semplice spettatore, come ha dimostrato nel 5-0 con cui ha travolto il Newcastle. Dal 2017, nei sei incontri tra le due, il Manchester City ha sempre vinto, subendo due sole reti e segnandone sedici.

Wolverhampton – Everton

La spinta post-sosta dei Wolves sembra essersi esaurita, con due sconfitte nelle ultime due gare contro Arsenal e Sheffield United. Con i Toffees i tre punti saranno necessari per certificare la qualificazione in Europa, che altrimenti rischierebbe di complicarsi visto il calendario complicato che li aspetta (Burnley, Crystal Palace e Chelsea).

I sogni europei di Ancelotti sembrano essersi infranti alla luce degli ultimi due risultati dell’Everton (0-1 contro gli Spurs, 1-1 contro i Saints). Con i Wolves sarà difficile ottenere tre punti che potrebbero servire a poco, ma occhio a darlo per vinto: al Molineux non ha perso negli ultimi quattro incontri (l’ultima sconfitta risale al 2004).

Aston Villa – Crystal Palace

I Villans rischiano sempre di più: senza vittorie dal 21 gennaio e con un calendario tutt’altro che semplice (deve ancora incontrare Everton, Arsenal e West Ham), con il Crystal Palace serviranno necessariamente i tre punti, resi ancor più imprescindibili dalla vittoria del Watford sul Norwich e dalla sconfitta contro il Manchester United.

Il ritorno al gol di Benteke dopo 810 giorni ha senza dubbio ammortizzato l’amarezza per la sconfitta nel derby con il Chelsea, che ha decretato l’ormai quasi certo addio alle speranze europee per il Palace. A Birmingham troverà un Aston Villa disperatamente alla ricerca di punti che ha vinto solo due degli ultimi sette incontri contro i londinesi.

Tottenham – Arsenal

Per la mancanza di pubblico e per le posizioni in classifica sarà un North London Derby meno affascinante ma certo non meno fondamentale per il Tottenham, che dovrà tirar fuori il lato migliore di sé per trovare una qualificazione all’Europa League sempre più in bilico. Una vittoria contro l’Arsenal interromperebbe un digiuno che dura da dicembre 2018. 

La vittoria sfumata contro il Leicester ha rallentato la rincorsa all’Europa, ancora però ampiamente alla portata degli uomini di Arteta. Con gli Spurs sarà (quasi) una partita da dentro o fuori, perché a quattro gare dal termine le occasioni per recuperare non saranno molte. L’ultima vittoria dei Gunners in casa del Tottenham (in Premier League) risale al marzo 2014.

Bournemouth – Leicester City

La buona prova nel pareggio contro il Tottenham è servita per il morale ma poco per la classifica, che rimane ancora complicata per le Cherries. La squadra di Howe proverà a chiudersi come ha fatto nel match con gli Spurs, nel quale per la prima volta in 186 partite di Premier non ha subito alcun tiro in porta. Le Foxes sono avvisate.

Parlare di crisi sarebbe eccessivo, ma la sola vittoria contro il Palace nelle ultime sei partite (FA Cup compresa) preoccupa. Con le Cherries sarà vitale trovare tre punti per tenere a distanza Wolves e – soprattutto – Manchester United, che mantiene il quarto posto ben in vista e attende con apprensione uno scivolone di un Leicester ora sotto pressione.

Manchester United – Southampton

Cinque vittorie e un pareggio: questo lo score dei Red Devils una volta ripreso il campionato. La squadra di Solskjaer non perde in Premier League dal 22 gennaio e contro il Southampton cercherà la decima vittoria negli ultimi diciotto incontri con i Saints (9V, 6P, 2S). L’arma in più si chiama Bruno Fernandes: con lui in campo lo United non ha mai perso.

I Saints proveranno a sfruttare il loro buon momento di forma affidandosi ancora una volta ai gol di Danny Ings, che è già arrivato oltre quota 20 gol stagionali per la seconda volta nella sua carriera (dopo le 26 reti nella stagione 2013-2014). A salvezza tranquillamente acquisita, ora l’obiettivo sarà cercare di chiudere tra le prime dieci in campionato.

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