Il campionato di Serie A è ancora tutto aperto per quanto riguarda la corsa alla qualificazione per la prossima Champions League ma intanto ha già decretato il proprio vincitore. Il Napoli di Luciano Spalletti ha infatti dominato in lungo e largo nel corso di questa stagione, sorprendendo qualsiasi pronostico relativo alle scommesse calcio*.

Difatti, il capolavoro azzurro è nato in sordina quest’estate quando la formazione partenopea aveva dovuto salutare tutti i suoi big, a partire dall’addio di Insigne - già preannunciato a gennaio 2022 - passando per “Ciro” Mertens, Kalidou Koulbaly e tanti altri.

Viene naturale, dunque, chiedersi come sia stato possibile costruire una corazzata così armoniosa e in così poco tempo, dal momento in cui gli innesti fondamentali di Khvicha Kvaratskhelia e Kim, su tutti, hanno certamente ringalluzzito la squadra di Spalletti ma nessuno si sarebbe aspettato tale risultato.

Tantissimi temi aperti che abbiamo scelto di discutere in compagnia di uno storico telecronista sportivo come Bruno Pizzul, ospite della nostra intervista con Fulvio Collovati.

Scudetto Napoli, i meriti del successo secondo Bruno Pizzul

Ad incalzare il nostro ospite sui “meriti” di questo Scudetto è il nostro Fulvio Collovati che senza troppi indugi chiede chi sia il principale artefice di questo successo. La risposta analitica di Pizzul è chiara e ben definita e, al di là del politicamente corretto, onora tutti i protagonisti della cavalcata azzurra:

“È abbastanza comune dividere i meriti e i demeriti tra società, staff dirigenziale e giocatori. Nel caso del Napoli credo che lo si possa fare a ragion veduta. De Laurentiis si è comportato in maniera eccellente, hanno un direttore sportivo come Giuntoli che ha fatto delle cose incredibili. Poi Spalletti ha saputo calibrare la squadra e anche i calciatori che erano già lì ma non avevano mostrato un talento sopraffino, quest’anno hanno avuto un rendimento eccezionale.”

Una serie di considerazioni che tengono anche conto delle scoperte sensazioni di alcuni calciatori come Kvara, ai più sconosciuto come sottolineato da Fulvio Collovati, ma anche dalle prestazioni superbe di calciatori inizialmente partiti in sordina come Lobotka.

Scudetto Napoli, il confronto con la squadra di Maradona

Non poteva mancare, naturalmente, un riferimento ai primi due scudetti conquistati dal Napoli nel 86-87 e nel 89-90. Quelle squadre erano e restano tutt’oggi legate al mito e al talento di Diego Armando Maradona; proprio a proposito di D10S, il racconto di Bruno Pizzul riassume una differenza sostanziale che rende ancor più speciale il successo di quest’anno:

“Lui era il sole, era lui che rappresentava la squadra. Adesso è l’intero complesso che viene valorizzato, è chiaro che Maradona a Napoli sarà sempre Maradona e che sa di bestemmia mettere in discussione il suo primato assoluto. Ma questo Napoli qua ci ha regalato degli scampoli di calcio straordinari.”

L’analisi di Bruno Pizzul non finisce qui: trovi tutte le sue risposte anche su Manchester City-Real Madrid nel video qui in alto quindi non ci resta che augurarti buona visione, buona Serie A e ricorda che nella sezione dedicata ai pronostici per le partite di Serie A ci sono altre news e consigli sulle prossime partite!

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