Roma pensierosa, Juve zero stress

Una delle partite più sentite d’Italia questa volta si giocherà soprattutto fuori dal campo, al di là del fatto che la Roma abbia assoluto bisogno dei tre punti in chiave Champions contro una Juventus che con la testa è già in vacanza. Pallotta ha capito che il nuovo stadio giallorosso di proprietà non nascerà in tempi brevi, e sta scatenando il suo nervosismo verso i tifosi e i media romani rei, a suo avviso, di non sostenere abbastanza la squadra. La riorganizzazione societaria è abbastanza nebulosa, con due direttori sportivi (Massara e fra poco Petrachi), una superdirettore sportivo che non si vede mai (Baldini, di stanza a Londra), Totti che chiede poteri effettivi, De Rossi che li chiederà, più una pletora di dirigenti che cercano di stare dietro ai cambi di rotta della proprietà fingendo di non sapere che il club è in vendita. In tutto questo Ranieri deve cercare di recuperare i tre punti di svantaggio sull’Atalanta uscendo vivo dalla sfida con Allegri e poi battendo Sassuolo e Parma. La Juventus è relativamente più tranquilla, in altri tempi avrebbe già impostato il suo mercato ma adesso attende notizie più precise sul futuro di Allegri. Una riconferma senza troppo entusiasmo sarebbe la situazione peggiore, di sicuro sciolto il nodo dell’allenatore potranno partire le altre operazioni, per la Juventus e le altre squadre. All’Olimpico si giocherà soprattutto per Cristiano Ronaldo, con Messi fuori anche lui dalla Champions la corsa al Pallone d’Oro si riapre e un titolo di capocannoniere farebbe comodo. La Roma di Ranieri non perde da oltre un mese, pur non avendo mai mostrato un gioco scintillante e venendo dal deludente pareggio con il Genoa: non ha troppi calcoli da fare, deve solo vincere per guadagnarsi un po’ di futuro. Le motivazioni direbbero Roma, ma una Juventus con la testa sgombra fa paura.

Indiscreto – Allegri ha un altro anno di contratto con la Juventus, a 7,5 milioni netti a stagione, ma la sua permanenza non è certo legata a fattori finanziari visto che due mesi fa prima del ritorno con l’Atletico Madrid stava per essere esonerato. La tentazione di un anno sabbatico, più che di una nuova avventura, è sempre più forte

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