L'Inter per la Champions, Empoli per la salvezza!

La qualificazione alla Champions League, la seconda in due stagioni, con cui Luciano Spalletti vuole lasciare l’Inter passa necessariamente da un successo contro l’Empoli a sua volta costretto a vincere, per contare solo sulle proprie forze e a non su una ipotetica vittoria della Fiorentina sul Genoa. Una partita, questa, a cui l’Inter si accosta con la tensione di una finale, fra silenzi stampa e impegni annullati, in un San Siro quasi esaurito e con tante storie giunte al capolinea oltre a quella dell’allenatore. Su tutte quella di Mauro Icardi, che non segna un gol su azione da dicembre ma che sul mercato è da tanto tempo, da ben prima della vicenda della fascia di capitano tolta, dell’infortunio ingigantito e dello scarsissimo rendimento al rientro. È probabile che Spalletti voglia puntare sulle energie nervose dell’attaccante argentino, escluso anche dalla sua nazionale per la prossima Coppa America mentre Lautaro Martinez è stato invece convocato. Possibile che per una partita da vincere a tutti i costi, viste le probabili vittorie di Atalanta e Milan, Spalletti butti in campo insieme le sue due prime punte: una soluzione tattica che non lo fa impazzire, ma che potrebbe scuotere una squadra che negli ultimi due mesi ha battuto solo Genoa, Frosinone e Chievo, perdendo una grandissima occasione contro l’Udinese. Al 90’ per l’allenatore ci saranno i saluti, a meno che Conte non cambi clamorosamente idea (ed in questo caso rischierebbe Marotta). Quanto all’Empoli, che viene da tre vittorie ed è una delle squadre più calde del momento, Aurelio Andreazzoli sperava di arrivare a questo punto con l’Inter del suo grande amico Spalletti già tranquilla, ma così non sarà. Per il miracolo punterà sulla stessa formazione che ha battuto il Torino: tre punti a San Siro, in questa situazione, sarebbero il risultato più importante nella storia dell’Empoli.

 

Indiscreto – A prescindere dalla qualificazione per la Champions il dopo-Icardi all’Inter è già iniziato da temmpo. Il primo obbiettivo per l’attacco, quasi raggiunto, è Edin Dzeko: giocatore per il presente, che piace sia a Spalletti sia a Conte. E il secondo è Llorente, che si svincola dal Tottenham.

 

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