La voglia di ripartenza dei tifosi milanisti. Tutti la volevano conoscere e approfondire. Anche perché il campionato che va a iniziare propone subito partite dure alla squadra di Stefano Pioli. Esordio con la sempre ostica Udinese, poi la trasferta di Bergamo e il 3 settembre il derby Milan-Inter.

Il tutto mentre resta da affrontare ancora l'ultima fase del calciomercato e da attendere il sorteggio della Fase a Gruppi di Champions League che vedrà i rossoneri nella prima urna. Ma il mondo milanista ha il cuore aperto alla speranza. Come conferma Jo Squillo, assolutamente rossonera come la sua sorella gemella Paola.

Voglia di Milan e filosofia inclusiva nelle parole della cantautrice che, nel pieno della sua estate di tour, lavoro e appuntamenti, si è lasciata andare anche a qualche pronostico, che potrà essere consultato dagli aficionados delle scommesse calcio*. Addentriamoci allora nel pieno della nostra chiacchierata con la supertifosa rossonera.

Allora Jo, per il campionato che sta per iniziare preferisci un Milan favorito o un Milan pronosticato quarto o quinto? Anche per scaramanzia...

"Beh evviva la scaramanzia dai. Io poi fin dai tempi della scuola ho sempre amato molto l'atletica leggere e adoro l'arte dell'allungo...Meglio partire da dietro e arrivare davanti...mettano pure il Milan nelle retrovie nei pronostici allora... non c'è problema..."

Coerenza vuole allora che, nel dibattito estivo sulle griglie di partenza, Jo si pronunci esattamente nello stesso modo su altri aspetti...

Chi vedi in pole position? Milan e Inter o Inter e Juve?

"Ma certo, Inter e Juve va bene così, lasciamo pure loro davanti, confermo tutto, poi noi ci penseremo sul campo a fare le nostre cose".

In ogni caso Casa Milan arriverà alla prossima stagione ufficiale con un mercato in perfetta sintonia con il claim dell'età media più bassa d'Europa a livello di squadre vittoriose in un campionato I primi quattro rinforzi del Milan, Adli, Origi, Pobega e De Ketelaere, assommano 93 anni in 4. Fa bene il Milan a continuare a credere nei giovani?

"Bene così sì, perché questa è la cultura milanista che conosco fin da quando avevo 10 anni, il Milan è sempre stato questo, ricerca, esperimenti, senza adagiarsi per forza sull'usato sicuro o sulle certezze. Anche il segnale della fascia di capitano a Calabria va in questo senso e mi trova molto d'accordo".

Nel calcio ci sono le linee guida, gli orientamenti societari, la coerenza nelle scelte. Ma la ricetta giusta non esiste. Ci sono anche altri modi d'essere. La filosofia di Inter e Juve orientata sui Lukaku, Pogba e Di Maria invece come la vedi?

"Scelte rispettabili, grandi giocatori, ma ribadisco: giovane è bello. Evidentemente Paolo Maldini ama il rischio, quella componente d'azzardo che rende più elettrizzante e divertente il calcio".

L'estate è inevitabilmente anche la stagione dei sogni. Tutto sembra scritto e prevedibile sul mercato, ma ogni tifoso ha il suo sogno nel cassetto. Cara Jo Squillo, c'è un giocatore che ti piacerebbe arrivasse al Milan negli ultimi giorni di mercato?

"Ci penso...è difficile...ma per estro ed esperienza, un nome lo farei. Berardi".

La Squillo è sufficientemente duttile e alternativa, come dimostra il suo passaggio dalla musica punk rock alla dance pop, per affrontare anche i temi della ritualità del calcio. Come numeri di maglia.

Lukaku e De Ketelaere hanno scelto tutti e due il numero 90 di maglia. Come lo vedi il 90 come numero in generale e nel calcio?

"Il 90 dici eh...Insomma la prima cosa che ti viene in mente in casi del genere è la paura fa 90. Ma nel caso dei due giocatori belgi, devo dire che siamo un po' agli antipodi. De Ketelaere è giovane, è angelico, fa tutt'altro che paura. Lukaku invece è possente, in effetti fa un po' più paura, anche se mi tengo il nostro giovane che si propone in maniera più fresca".

Il calcio italiano è importante, ma c'è dell'altro attorno alla nostra Serie A. Inizia un campionato che si fermerà a novembre per i Mondiali. Li guarderai i Mondiali senza l'Italia?

"Io di questa cosa sono abbastanza contenta. Il Qatar in fondo non rispetta i diritti civili, è un Paese poco armonico anche nei confronti delle donne, noi invece siamo democratici, inclusivi, aperti socialmente, forse era destino che l'Italia non andasse in Qatar e come cosa mi sembra devo dire anche giusta".

Siamo donne, oltre le gambe c'è di più, canta Jo Squillo in suo celebre brano. Soprattutto in estate, la musica aiuta a celebrare e scolpire momenti, attimi importanti. Ti è capitato di cantare Pioli is on fire durante questa estate?

"Certo, a più non posso, adoro...Ero a Casa Milan per la partita con il Sassuolo e mi sono sgolata, mi hanno riempito i capelli di spumante, la stessa cosa hanno fatto i tifosi quando sono andata in mezzo a loro, è stato un indimenticabile bagno di passione".

Il titolo italiano numero 19 è arrivato al termine di un lungo testa a testa con i rivali cittadini dell'Inter. Ma è sempre derby, il derby non finisce mai. Il 3 settembre ci sarà il derby di Milano? Ci sarai? Reggi bene le emozioni del derby?

"Io lo vivo malissimo il derby, sono una che lo gioca pur non essendo direttamente in campo, bisogna starmi lontano, allo stadio urlo, impreco, come mia sorella gemella Paola che è milanista come me e che quando giocavamo nel calcio femminile quella brava era lei...Per il derby vediamo se potrò essere presente allo stadio, ma in generale amo andare a San Siro. 

Al termine della chiacchierata riecco i pronostici.

Alla fine del prossimo campionato quale sarà il giocatore del Milan che, secondo te, avrà fatto meglio sul campo rispetto alle aspettative?

"Non è semplice fare un nome secco, ma punto su Origi, secondo me ci darà delle belle soddisfazioni sul campo".

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