L’involuzione tattica della squadra di Gattuso negli ultimi tempi ha contribuito a sollevare dubbi e perplessità circa il futuro dell’allenatore ma in generale ha messo in discussione l’intera rosa. Senza volersi focalizzare oltremodo sui singoli non è un caso se il bottino, in termini di punti in classifica, maturato nelle ultime 8 partite tra coppa e campionato racconta di una sola vittoria e due pareggi. C’è crisi, e questo è evidente, eppure l’impressione è che forse ci sia qualcosa di più: cabala alla mano la settimana dei rossoneri ha assunto connotati che per certi versi lasciano presagire a qualcosa di mistico. Una serie di episodi, uno in fila all’altro, che di certo non hanno posto le basi per affrontare l’ultima parte di campionato in serenità.

Si potrebbe partire col racconto dell’ultima giornata di Serie A* quando i rossoneri, dopo aver assistito da casa alle vittorie di tutte le concorrenti per un posto in Europa, hanno visto sbattersi in faccia due gol dal Torino di Mazzarri, il primo dei quali nato su un rigore che ha fatto discutere a lungo. La grinta di Gattuso gli ha imposto ancora una volta di raccogliere i cocci di una squadra che ormai sembra aver totalmente perso ogni forma di certezza, a partire da Piatek, il bomber polacco a secco da tre partite e relegato addirittura in panchina contro i granata.

Qualcuno di particolarmente sadico avrebbe potuto rasserenare il tecnico dicendogli che quello era solo l’inizio. La vicenda più surreale difatti è arrivata Mercoledì quando Bakayoko si è presentato in ritardo di un’ora all’allenamento perché rimasto senza benzina in tangenziale. Queste per lo meno le scuse del centrocampista francese, scuse che il Milan ha rimandato al mittente con circa 90mila euro di multa e una decisione, questa di Gattuso, di portare l’intera squadra in ritiro punitivo.

Sono iniziati così dunque i cinque giorni di preparazione al match contro il Bologna, con tutta la rosa costretta all’interno del centro sportivo di Carnago per pensare solo al campo. Una scelta, ripetiamo, voluta fortemente da Gattuso anche perché il tecnico si è ritrovato praticamente con il solo Leonardo al suo fianco dal momento che Gazidis e Maldini erano fuori per altri impegni. Tutto regolare se non fosse che per l’ex capitano rossonero l’impegno si chiamava Ibiza: puntuale difatti è arrivata la fotografia di un tifoso a Cala Bassa che lo ha sommerso di critiche.

Una serie di vicissitudini che ha coinvolto società, giocatori e allenatore ma tutte sicuramente provocate volontariamente o meno dai protagonisti stessi. Ciò a cui non si poteva porre rimedio è stato sicuramente l’infortunio di Mattia Caldara che più che coinvolgere ha sconvolto lui e l’ambiente intero. Giovedì il giocatore aveva accusato un grave infortunio al ginocchio nel corso dell'allenamento e lasciando Milanello in stampelle. Gli esami hanno poi evidenziato la rottura del legamento crociato che tradotti come quasi sempre in questi casi, vogliono significare almeno 6 mesi di stop.

Questo il bilancio del Milan che, lontano dalle ironie, di certo a Casa Milan vorranno dimenticare a partire già dalla prossima settimana quando ospiteranno il Bologna di Sinisa Mihajlovic, di certo non un avversario qualsiasi.

 

*Si prega di essere consapevoli del fatto che questo link vi rimanderà al sito scommesse