Squadra che ha scritto pagine importanti della storia della Champions League, il Benfica è il club portoghese più vincente in assoluto.

Il suo logo racchiude in sé una storia davvero importante e strettamente correlata a quella del club; l'emblema mostra infatti che i giocatori sono sempre pronti ad affrontare un viaggio per dimostrare la loro capacità di controllare la palla e imporsi, è loro diritto quello di essere chiamati campioni.

Andiamo però ad analizzare un po’ la storia del logo così come del club, dei suoi tifosi e di tutto ciò che ruota attorno a questa grande istituzione del calcio lusitano: leggi il prossimo paragrafo per saperne di più.

Stemma Benfica: dalle origini fino ai giorni nostri

Lo Sport Lisboa e Benfica, meglio conosciuto come Benfica, è stato fondato nel 1904. I suoi successi sono leggendari, anche se i fallimenti non passano inosservati. Ad esempio, il mito della "maledizione di Béla Guttman" ha fatto il giro del mondo per molto tempo.

Tutto ebbe inizio nel 1962, quando i proprietari del club si rifiutarono di aumentare lo stipendio del famoso allenatore Béla Guttman. L'uomo, indignato, se ne andò e annunciò che il Benfica avrebbe perso tutti i campionati europei per oltre cento anni. Finora, la sua “maledizione” si è avverata: da allora, il club non è riuscito a vincere una sola Coppa dei Campioni o Champions League, pur facendo bene in altre competizioni.

Il Benfica è meritatamente considerato il club più titolato del Portogallo. Forse un antico talismano, l'aquila Vitória, il cui soprannome si traduce in "Vittoria", è davvero ciò che di più importante c’è all’interno dello stemma del Benfica; questo grande volatile è raffigurato su quasi tutti gli emblemi della squadra, mentre osserva da vicino ciò che accade allo stemma del Benfica. Fino ad oggi, però, pare che la "maledizione di Béla Guttman" sia stata un ostacolo insormontabile perfino per un grande predatore come lei…

Tuffiamoci ora nel passato per scoprire la cronistoria dello stemma del Benfica, nel prossimo paragrafo!

Cronistoria dello stemma del Benfica

  • Nel 1904 fu creato lo “Sport Lisboa”, ossia il predecessore dell’odierno Benfica. Allo stesso tempo, apparve il suo primo logo, che consisteva in uno stemma, un nastro con un'iscrizione e un'aquila che spalancava le ali. Lo scudo era diviso in due parti: bianco e blu. Una striscia diagonale lo ricopriva parzialmente con le iniziali del club: S. L. ". Al centro c'era una bel pallone sferico.
    Il nastro conteneva al suo interno il motto latino "E pluribus unum", che si traduce in "Uno di molti". Questa frase divenne lo slogan più popolare in America e, ciò che simboleggiava, si prestava al meglio per una squadra di calcio ambiziosa come quella portoghese;
  • Nel 1906 nacque il secondo predecessore del moderno Benfica, il Grupo Sport Benfica. Ma se lo Sport Lisboa aveva il calcio come suo obbiettivo principale, il Grupo Sport Benfica si occupava principalmente di ciclismo. Lo testimonia il fatto che, anche in quell’epoca, lo stemma del Benfica aveva la forma di una ruota di bicicletta!
    Al centro, più precisamente dove si incrociano i raggi di quest’ultima, c'era uno scudo sul quale gli artisti locali raffiguravano un pallone di forma ovale e un nastro con le lettere "G. S. B.";
  • Pochi anni dopo, più precisamente nel 1908, si verificò uno degli eventi più importanti della storia del club lusitano: i due club antenati si fusero, dando vita allo Sport Lisboa e Benfica. Così come i club, anche i loro emblemi si fusero, con il risultato che, a livello grafico, lo stemma dello Sport Lisboa apparve all'interno della ruota della bicicletta del Grupo Sport Benfica. La scritta sulla striscia centrale è poi stata modificata poiché erano cambiate anche le iniziali del club a seguito del rebranding;
  • All'inizio degli anni Trenta è stata introdotta un'altra versione del logo, questa volta più vivace da un punto di vista cromatico. Gli ideatori aggiunsero infatti dei nuovi colori allo stemma Benfica originale, tratti dalla bandiera del Portogallo: blu e verde.
    Inoltre, questi resero lo scudo di forma triangolare e ingrandirono l'anello grigio che ricordiamo rappresentava la ruota della bici. Anche la forma del nastro venne cambiata, con le sue estremità non più arricciate ma bensì pendenti lungo i bordi. Un'altra innovazione riguardò il disegno dell'aquila, prima raffigurata a capo chino, ora a petto in fuori e con sguardo in alto e pieno d’orgoglio. In sostanza, si procedette con una semplificazione dello stemma, un cambio dei colori e un design più moderno;
  • Volando ai giorni nostri scopriamo come, alla fine del XX secolo, il club ha deciso di intraprendere un percorso di ulteriore modernizzazione del logo. Lo stemma Benfica qui voleva porre l’aquila al centro di tutto, riducendo il diametro del cerchio, cosa che dà al maestoso predatore un’apparenza molto più imponente rispetto agli altri elementi.
    Dopo la stagione 2008/2009, sulla testa del rapace sono apparse tre stelle gialle che, proprio come in Italia, rappresentano almeno trenta campionati vinti. Ad ogni modo, questa versione viene utilizzata solo sulle casacche indossate dai giocatori.

Andiamo a scoprire adesso perché l’aquila è così importante all’interno dello stemma del Benfica, e quale ruolo svolge quest’ultimo all’interno della cultura popolare lusitana: leggi il prossimo paragrafo per saperne di più.

Aquila dello stemma del Benfica: perché è così importante?

Le ragioni che hanno portato l’aquila ad essere il simbolo del grande club di Lisbona sono davvero molteplici: innanzitutto l'aquila simboleggia l'apice delle aspirazioni del club, ovvero l’indipendenza, l’autorevolezza in campo e la nobiltà intesa come fair play".

La sua presenza fa parte della tradizione del club da quando è apparsa per la prima volta sullo stemma all'inizio del XX secolo. È anche, ovviamente, l'origine del soprannome del club, “As Aguias”.

La scelta che ha portato a questo maestoso volatile è anche data dal fatto che, gli animali predatori, simboleggiano la forza e spingono tutti, dai tifosi fino ai giocatori che scendono in campo, a dare il meglio di sé, e a farlo con orgoglio e determinazione.

Oltretutto, questo è un simbolo che può portare facilmente alla creazione di mascotte, gadget e oggetti da inserire nel merchandise del club: ricordiamoci che, senza l’aiuto dei tifosi, nessun club potrebbe continuare ad esistere! I lusitani hanno puntato su questo, e finora, almeno a livello nazionale, hanno avuto ragione dato che, il Benfica, è e rimane uno se non il club più rappresentativo del paese.

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