Ogni club ne ha uno e ogni tifoso pensa che il proprio sia il migliore… Sì, stiamo parlando degli stemmi delle squadre spagnole, proprio quelli leggendari di cui i tifosi si innamorano, ma di solito non sanno bene perché.

Se sei un appassionato di Liga spagnola e vuoi scoprire di più sulla storia degli stemmi squadre calcio spagnole, allora non andare da nessuna parte perché sei nel posto giusto!

Chiaramente, ci sono club che hanno scritto la storia del calcio non solo iberico, ma anche europeo e mondiale: stiamo parlando proprio di loro due, Real Madrid e Barcellona, visti nel mondo come dei giganti che rappresentano il calcio e che vanno anche oltre il normale ruolo di un club.

Non sono gli unici però ad avere degli stemmi importanti e riconoscibili: ci sono infatti anche degli stemmi delle squadre spagnole come quelli del Valencia, Villareal, Real Betis, Real Sociedad e molti altri ancora che sono proprio belli e che, per un motivo o per un altro, hanno scritto la storia del calcio spagnolo.

Nel prossimo paragrafo, andremo ad analizzare ogni stemma squadre spagnole, uno per uno, e lo faremo parlando anche in breve della storia di questi simboli che stanno così tanto a cuore ai tifosi di calcio.

Stemmi squadre calcio spagnole: le origini e il significato

Ecco, in ordine di posizione in classifica, la storia di alcuni degli stemmi delle squadre spagnole più importanti:

  • Real Madrid: lo stemma originario dei Blancos aveva un disegno semplice che consisteva in un intreccio decorativo delle tre iniziali del club, "MCF" per Madrid Club de Fútbol, in blu scuro su una maglia bianca. Quando il re Alfonso XIII concesse al club il suo patrocinio reale nel 1920, il titolo "Real Madrid", che significa "Reale", fu aggiunto allo stemma la corona di Alfonso e il club si chiamò Real Madrid Club de Fútbol. Questo è probabilmente lo stemma squadre calcio spagnole più conosciuto al mondo, dato che i “Galácticos” sono il club più vincente della storia del calcio europeo;
  • Barcellona: i tifosi saranno incuriositi dalla parte superiore sinistra dello scudetto del Barcellona, dove è racchiusa infatti la Croce di San Giorgio. Questa rappresenta il santo patrono della Catalogna, ovvero Sant Jordi, ed è presente anche nello stemma della città di Barcellona. La parte superiore a destra racchiude invece la bandiera catalana. Nella metà inferiore troviamo i colori sociali del club, ossia il blaugrana, ed un pallone posto al centro del simbolo. Un logo iconico, riconoscibile anche per chi, di calcio, non ne mastica più di tanto, è semplicemente lo stemma del Barcellona e basta questo per far capire qual è la sua importanza;
  • Atletico Madrid: nel 1903, il primo logo dell'"Atletico" di Madrid copiò quello della squadra di Bilbao e solo nel 1917 il club della capitale acquisì finalmente un proprio logo. Lo stemma della città di Madrid con un orso che si allunga verso un corbezzolo fu la base del nuovo emblema dell'Atletico. Le sette stelle simboleggiano le sette province di confine di Madrid. Le strisce rosse e bianche divennero i colori prescelti del club dopo che i proprietari acquistarono il materiale più economico che riuscirono a trovare. Tale materiale si rivelò essere una striscia rossa e bianca, con la quale si facevano i materassi, e la squadra fu soprannominata "Los Colchoneros", che letteralmente significa "I fabbricanti di materassi";
  • Siviglia: fin dalla sua fondazione, il Siviglia ha utilizzato uno stemma a doppio cerchio con il nome del club e la data di fondazione scritti all'esterno, mentre su sfondo bianco le lettere "SFC" erano intrecciate all'interno. Lo scudo è diviso in tre parti che insieme formano la sagoma di un cuore. Le tre figure raffigurate, il re Ferdinando III di Castiglia e gli arcivescovi Isidoro e Leandro di Siviglia, sono gli stessi santi cristiani raffigurati sullo stemma della città. Le strisce bianche e rosse sarebbero ispirate alla bandiera che il re Ferdinando III di Castiglia portò con sé nella riconquista di Siviglia nel 1248. Il Siviglia è il club con più tradizione in Europa League, ed ha una storia davvero importante e che merita rispetto;
  • Valencia: lo stemma del Valencia presenta l'iconico pipistrello che si trova in cima allo stemma e che, secondo alcune voci, è stato al centro di una controversia legale con la DC Comics. Si pensa che il pipistrello risalga al 1238, quando il re Giacomo d'Aragona stava combattendo per riprendersi Valencia dai Mori. Si narra che quando il re entrò nella città appena liberata, un pipistrello volò dal cielo e gli svolazzò davanti. Ciò fu visto come una benedizione e da allora il pipistrello ha dispiegato le sue ali in tutta Valencia, venendo persino incorporato come figura centrale dell'araldica cittadina;
  • Villareal: l'attuale stemma del Villarreal incorpora i famosi colori blu e giallo del club con la bandiera rossa e gialla della regione di Valencia. La corona in cima alla bandiera riflette la storia reale della città. Villarreal, letteralmente "Villaggio Reale", fu fondata dal re Giacomo I d'Aragona nel 1274. Ad oggi, il colore rappresentativo del club è il giallo, dato che il club ha come soprannome, fra l’altro, quello di “sottomarino giallo”;
  • Real Sociedad: I colori blu e bianchi della Real Sociedad rendono omaggio alla bandiera ufficiale della città, con un cantone blu in campo bianco che ha dato origine al soprannome "Txuriurdin", che significa blu e bianco. Come il Real Madrid, la corona, che adorna un pallone da calcio, è stata aggiunta dopo che il re Alfonso XIII ha dato il suo patrocinio al club, rendendo così la Sociedad "Real".

Come abbiamo visto la storia e le origini degli stemmi delle squadre calcio spagnole è legata a doppio filo e in maniera indissolubile alla storia del paese: la gloria del calcio spagnolo è un qualcosa di indiscutibile, e tutto ciò passa anche dal passato di uno dei paesi più importanti del nostro continente.

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