L’emblema del carattere, dello spirito di sacrificio che abbraccia il talento e se ne fa padrone. Della determinazione che, associata al duro lavoro, segna un percorso di crescita capace di condurre ai più inimmaginabili sogni. Indipendentemente dagli infortuni accumulati negli anni, indipendentemente dal prestigio della maglia del proprio club.

La sua è una favola che culmina con una prestazione superba nella partita inaugurale di Euro 2020. Nella notte della rivalsa di un’intera nazione, nella serata più attesa da tutte le famiglie che abitano il nostro amato Stivale. 

Italia Turchia: la vittoria degli Azzurri, la vittoria di Domenico Berardi.

“A Berardi rimprovero il fatto che, con i mezzi che ha, non sia ancora una stella”.

Roberto Mancini a “La Gazzetta dello Sport”

I primi passi

Se pensate che la storia di Domenico sia una delle tante, vi sbagliate di grosso. Sì, perché la prima tappa del suo viaggio, è un campo da calcetto in quel di Modena: lì, a poco più di 16 anni, Berardi firma il suo destino.

 Il ragazzo calabrese infatti, arrivato in Emilia per far visita al fratello maggiore, mostra tutto il suo talento in un cinque contro cinque tra amici. Nella più classica delle sfide amatoriali, che non passa però inosservata agli occhi del secondo allenatore degli Allievi del Sassuolo.

È Pasquale Di Lillo a segnalarlo per primo, è la famiglia neroverde a conquistare presto il cuore della giovane promessa di Bocchigliero.

“Il Sassuolo mi ha accolto come un figlio, devo tanto a questa società. Pasquale Di Lillo è stato l’artefice di questo sogno, grazie a quella famosa partita di calcetto. Mi fece fare il provino tramite Carlino. Ricordo come mister Bedogni dopo due giorni mi disse di avvisare casa. Ce l’avevo fatta.”

Domenico Berardi a “Nero&Verde”

Tra Berardi e Sassuolo si crea da subito un legame indissolubile, un amore che nei mesi matura passo dopo passo, partita dopo partita. Dopo l’esperienza acquisita tra Allievi e Primavera, Eusebio di Francesco è sicuro: Domenico deve aggregarsi alla prima squadra.

È il 2012, e i neroverdi dominano la Serie B trascinati da giocatori del calibro di Pavoletti, Falcinelli e Missiroli. Tra questi, spicca anche un giovane Berardi, capace di totalizzare ben 11 reti nella sua prima esperienza tra i grandi.

È un fulmine a ciel sereno, un’intuizione di un allenatore ripagata al meglio.

Sarà l’inizio di un percorso che porterà nel giro di nove anni il numero 25 neroverde a guadagnarsi la fascia da capitano, il raggiungimento dei 100 gol, fino alla conquista di quella maglia azzurra tanto ambita e sognata.

La consacrazione

La chiamata di Mancini arriva il 19 maggio 2018, con il tecnico marchigiano che nelle settimane successive permette a Domenico di esordire finalmente con la maglia azzurra. Con il passare dei mesi, però, i ripetuti infortuni costringono l’esterno calabrese a rinunciare più volte alle chiamate del CT.

Arriverà però il suo momento.

Sì, perché in questa stagione, Domenico è tornato ad esprimersi ad alti livelli, mostrando una condizione fisica invidiabile: il tutto gli ha permesso di riacquisire la tanto sognata maglia della nazionale. Anzi, addirittura la titolarità…

In azzurro, prima, segna per quattro gare consecutive tra Qualificazioni Mondiali, Nations League e amichevoli, poi, ottiene la più che meritata convocazione agli Europei e una maglia da titolare nella prima partita del girone, vincendo il ballottaggio con Federico Chiesa, altro calciatore autore di una grande stagione: una titolarità quindi che vale doppio.

All’Olimpico Mimmo da Bocchigliero - piccolissimo centro in provincia di Cosenza, appena 1200 anime, dove è cresciuto -  ringrazia a modo suo, ridicolizzando il suo povero dirimpettaio Meras e costringendo Merih Demiral all’autogol, rete che ha poi aperto la strada alla vittoria dell’Italia.

A quasi 27 anni, Domenico Berardi sembra finalmente maturato, pronto al definitivo salto di qualità. Meglio tardi che mai direbbe qualcuno…

Ma adesso c’è un obiettivo da raggiungere: il sogno di diventare titolare è diventato realtà, ma la favola azzurra di Domenico Berardi è appena iniziata.

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