Testa a testa scommesse: cosa significa

Tutto quello che c’è da sapere sulle scommesse “testa a testa”: significato, tecniche e come approfittarne per provare a massimizzare il vantaggio che in alcune competizioni non esiste il pareggio. Scopriamolo insieme
Il “testa a testa” è ormai entrato in maniera comune all’interno del nostro linguaggio come intercalare per raccontare anche ambiti diversi da quello sportivo: nel mondo delle scommesse calcio*, la base da cui parte questo modo di dire, guarda a quella possibilità di puntata in cui in uno scontro tra due forze chiamate in causa, c’è soltanto un modo per uscirne - ossia con la vittoria di una o dell’altra arte. Due squadre, due atleti, poco importa: nel testa a testa c’è l’opportunità di scegliere quale sarà la parte che conquisterà il successo, in cui insomma non è previsto il pareggio. Nel calcio ad esempio, in cui il segno X può diventare dominante, si sono varate diverse forme di “testa a testa” come nel caso del passaggio del turno in una competizione che prevede lo scontro diretto - prevedendo in quel caso soltanto due possibili opzioni.
Scommesse testa a testa: le varianti a disposizione per giocare
Analizzare la tipologia di testa a testa diventa però fondamentale quando si vuole guardare poi alle possibilità di giocata che ne vengono fuori: in alcuni scontri il match, o gli atleti chiamati a fronteggiarsi, possono presentare un grande squilibrio di forze chiamate in causa e questo porta inevitabilmente a una sproporzione delle quote. In quel caso si ricorre a quello che viene definito “handicap”, ossia la squadra favorita - che accumulerebbe il maggior favore - viene presa in considerazione partendo con uno svantaggio fittizio che, una volta attribuito, rende lo scontro più equilibrato. Un esempio che prevede molto spesso questa casistica è legato al basket, in cui non è previsto il pareggio ma dove le squadre in campo potrebbero presentare un forte disequilibrio: nel mondo della pallacanestro non si scommette quasi mai sulla singola vittoria della squadra (che spesso garantisce cifre irrisorie), ma affianco a essa viene associato un valore fittizio di punti - 8.5, 10.5 o quelli che siano - che andranno poi sottratti al punteggio finale per definire la vincitrice del testa a testa, rendendo decisamente più equilibrata la giocata.
La questione dello “svantaggio”, o della scommessa con handicap, non prevede soltanto la globalità del match, ma può essere applicata anche a un passaggio ridotto della sfida. Ad esempio: al singolo tempo della partita di calcio o, meglio ancora, al singolo quarto di gioco di una partita di pallacanestro. In quel caso il testa a testa diventa ancora più stringente (e il margine di penalizzazione ridotto, essendo riferito a una manciata di minuti), però la logica resta sempre la stessa. Data una base di partenza, associando uno svantaggio fittizio in partenza al favorito, porta poi alla definizione dei valori del testa a testa - cercando il più possibile di avvicinare la dinamica sportiva a quella del testa o croce fatto con la monetina.
Il testa a testa nel tennis, nella pallavolo e anche nelle corse dei cavalli
Altri sport come tennis e pallavolo, che non prevedono pareggio, sono adatti a giocate del genere e anzi, spesso vengono frazionate le sfide per permettere a chi vuole puntare su di esser di concentrarsi anche sul singolo set o addirittura sul game nel caso del tennis. Logica diversa invece nelle corse di cavalli, in cui la logica del testa a testa diventa più stringente e restringe il campo a cui guardare rispetto alla sua complessità. Non si ragiona più di gara nel suo complesso, ma di due componenti che ne prendono parte: si scelgono due cavalli e si decide quale dei due ritenere il più probabile nel tagliare il traguardo prima dell’avversario. Stessa cosa si può fare nelle sfide d’atletica in cui ci sono più componenti: si stringe l’obiettivo e si rendono rilevanti soltanto alcuni partecipanti (eventualmente, nel caso di forte squilibrio delle componenti in causa, anche con handicap).
Testa a testa: come muoversi per non cadere in errore
Nella dinamica di questo genere di puntate di solito si commette sempre lo stesso errore: sottovalutare il tipo di scommessa che si sta facendo, vista la semplicità della modalità - quasi a dire “è chiaro, non ci sono grandi variabili di cui tenere conto”. Invece no: sono diverse le dinamiche che possono innescarsi, a partire dagli handicap associati alla favorita. Spesso noi tendiamo a valutare soltanto le forze in causa nella sfida (che possono essere sproporzionate), ma al tempo stesso nella gara in corso le squadre o gli atleti chiamati a confrontarsi non guardano mica alla penalizzazione fittizia, ma pensano soltanto a vincere. Quel successo però potrebbe essere meno abbondante del previsto, lasciando a bocca asciutta chi aveva immaginato margini ben diversi: questa è una delle (tante) cose a cui fare attenzione quando si parla di testa a testa nelle scommesse.
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