Abbiamo scelto 5 precedenti che hanno contribuito a rendere il Superclásico de las Américas la rivalità più sentita tra due Nazionali di calcio:

Brasile 2–2 Argentina; 25 Dicembre 1925; Campeonato Sudamericano de Football 1925 in Argentina

Il primo confronto analizzato risale alla nona edizione della Copa América, giocata in Argentina e riguardava l’ultima partita del torneo, che allora prevedeva una formula di un unico girone all’italiana. Per l’occasione fu adottata la formula del girone all’italiana, con partite di andata e ritorno tra le squadre, la decisione era motivata dal fatto che parteciparono alla manifestazione solo 3 squadre, Brasile, Argentina e Paraguay. L’ultima partita del torneo fu disputata il 25 dicembre 1925 a Buenos Aires, tra Argentina e Brasile. La Nazionale ospitante arrivò alla partita con 6 punti in classifica, mentre il Brasile con 4 punti. La partita si concluse con una rimonta da parte dell’Albiceleste, il Brasile passò in vantaggio per 2 a 0 per poi essere recuperato e alla fine pareggiare la partita per 2 a 2, che vide quindi l’Argentina vincere il torneo. Il confronto fu particolarmente importante perché durante tutta la partita ci furono scontri tra i tifosi e questo portò le federazioni a richiedere la garanzia che in futuro non si sarebbero più incrociate, condizione posta per partecipare alle future competizioni. Il provvedimento durò per 12 anni, fino alla Copa del 1937.

Brasile 0-1 Argentina; 24 Giugno 1990; Coppa del Mondo 1990 in Italia

Durante la quattordicesima edizione dei Mondiali di Calcio, disputata in Italia, Brasile e Argentina si affrontarono agli ottavi di finale. Il Brasile assediò per tutta la partita la compagine argentina, ma a dieci minuti dal termine, Diego Armando Maradona, preso a calci per tutta la partita, semina mezza squadra prima di servire Caniggia, che dribbla Taffarel per poi segnare a porta vuota il goal dell’1 a 0. La partita passò alla storia per il tentativo degli argentini di drogare i giocatori brasiliani; ad ogni pausa di gioco il massaggiatore argentino entrava in campo con delle borracce, di cui una era modificata con del farmaco stordente. Dopo diversi tentativi, Maradona riuscì ad offrire la borraccia truccata a Branco, giocatore brasiliano. Anni dopo lo stesso attaccante argentino confessò la veridicità di quella storia, per la felicità di Branco, che non fu mai preso sul serio quando si lamentò della vicenda. 

Brasile 2-2 Argentina (4-2 dcr); 25 Luglio 2004; Copa América 2004 in Perù

Nel 2004 ci fu una delle partite più emozionanti tra Brasile e Argentina. Le due squadre giunsero all’atto finale della Copa América del 2004, che si disputò all’Estadio Nacional di Lima. L’Albiceleste passò in vantaggio al ventesimo minuto con un rigore di Kily Gonzalez, ma il Brasile pareggiò a fine primo tempo con Luisão. Al minuto 87, Delgado, attaccante argentino segna il goal del 2 a 1 che sembra possa dare la vittoria agli argentini, momento che aspettano dal 1993; ma al 93esimo minuto, Adriano, ex attaccante dell’Inter, segna il goal del pareggio. La partita si concluderà poi ai calci di rigore, dove il Brasile vinse per 4 rigori segnati contro i 2 dell’Argentina.

Brasile 4-1 Argentina; 29 Giugno 2005; Confederations Cup 2005 in Germania

La partita in questione rappresenta la finale della Confederations Cup del 2005. Durante tutti i 90 minuti il Brasile dimostrò una netta superiorità, passò in vantaggio all’undicesimo minuto con Adriano per poi raddoppiare al sedicesimo con Kaká. Ad inizio secondo tempo, precisamente al quarantasettesimo minuto, segnò il terzo goal Ronaldinho. La partita venne poi chiusa definitivamente dalla doppietta di Adriano al sessantatreesimo, a nulla servì il goal di Pablo Aimar due minuti più tardi. Così la partita terminò per 4 a 1 a favore del Brasile, che vinse la sua seconda Confederations Cup.

Brasile 3-0 Argentina; 15 Luglio 2007; Copa America 2007 in Venezuela

Seconda finale consecutiva del massimo torneo sudamericano tra Brasile e Argentina. Le due squadre si presentarono alla competizione in due momenti storici profondamente diversi. La Nazionale verdeoro viveva un particolare momento di rifondazione e arrivò all’atto finale nettamente sfavorita. Gli argentini, al contrario, si presentarono con una delle selezioni più forti della sua storia. Ma come il calcio ci insegna, le previsioni spesso non servono a nulla, e la super favorita Argentina cadde miseramente sotto i colpi di Julio Baptista al quarto minuto e di Daniel Alves al sessantanovesimo, separati dall’autogol di Ayala prima della fine del primo tempo.