Le scommesse sportive e il casinò online* sono tra i passatempi più amati poiché danno la possibilità di mettere a frutto la propria conoscenza di una disciplina sportiva per realizzare vincite in denaro. Oltre a una conoscenza di base di ciò su cui si sta investendo il proprio denaro e alla fortuna però, uno dei segreti per avere successo nel mondo delle scommesse sportive dipende in larga parte da un'oculata gestione del bankroll. Ma cosa vuol dire questa parola? Cosa s'intende esattamente per bankroll? Vogliamo analizzare in maniera più approfondita questo concetto per capire come muoversi prima ancora di selezionare gli eventi su cui puntare i propri soldi.

Che cos’è il bankroll e come tenere traccia di entrate e uscite dal conto

Il bankroll è la somma che lo scommettitore investe e dunque mette a rischio nell’attività di betting. Si parte quindi da un’idea generica di capitale – il budget a disposizione – che va dilazionato nel tempo. Una buona norma è non scommettere in una giornata più del 10% del totale di budget disponibile - linea generica di valore che può variare in base alla potenziale redditività dell’investimento. Le scommesse infatti non devono essere fatte “a ogni costo” e, nel caso in cui le cose vadano male, è consigliato rivedere i propri piani strategici. Esistono varie teorie di money management: alcune consigliano di evitare puntate che superino il 5% del totale budget disponibile ma, se si è scommettitori poco esperti, si può anche abbassare la soglia sotto al 3%. Il rischio di compromettere con poche mosse l’investimento è alta e dunque diventa più cauto dilazionare nel tempo il lavoro.

Per tutte le puntate piazzate si suggerisce di tenere un foglio di calcolo Excel contenente una lista delle spese, dei guadagni, insieme a un bilancio settimanale, mensile, oppure annuale. Esistono anche strutture tecnologiche più organizzate e che permettono analisi più dettagliate nel pianificare la variazione di soldi nel corso del tempo, per essere sicuri di tenere i dati aggiornati e per avere sempre sotto controllo le entrate e le uscite. In questo modo, visto che sono in netto aumento le operazioni di betting da dispositivo mobile, si ha la possibilità di tenere sempre aggiornato all’ultimo evento il proprio foglio di spesa. Piccole accortezze che possono fare la differenza.

La strategia della puntata fissa e quella a puntata variabile

La strategia di puntata fissa si riferisce alla decisione di investire ogni volta la stessa percentuale del tuo bankroll su qualsiasi tipo di scommessa. Ad esempio, se hai un bankroll iniziale di € 10.000 e decidi di percorrere questa strada, dovrai prima fissare la percentuale da impiegare in ogni tua azione. Se si sceglie di utilizzare il 5%, la tua prima scommessa sarà € 500, mentre la seconda scommessa sarà il 5% del bankroll aggiornato, dopo il risultato della prima scommessa (a seconda che tu abbia perso o vinto). Non cifre fissa quindi, ma percentuale: un concetto che fa tutta la differenza del mondo se le vincite cominciano ad aumentare. Fondamentalmente, scommettendo su una percentuale così piccola, ti assicurerai di poter perdere molte volte e avere comunque ancora soldi per le scommesse future. Lo svantaggio di questa strategia, tuttavia, è legato alla possibilità di vincere somme alte. Vale a dire che la strategia non si preoccupa delle quote, delle probabilità e dei possibili guadagni; si concentra solo sull’importo del bankroll. Pertanto, in alcuni casi, potrebbe impedirti di vincere di più, proprio come può limitare le tue perdite.

Se invece si vuole tenere conto della propria competenza e ragionare anche in funzione delle quote, si può passare alla strategia di puntata variabile, simile alla prima ma con piccole rilevanti distinzioni. Prende in considerazione il probabile ritorno, i risultati passati e il tuo livello di fiducia. Praticamente, utilizzi ancora la percentuale precedentemente impostata del bankroll, ma prendi in considerazione anche le quote. Quindi, per esempio, quando si scommette su squadre o giocatori che non sono favoriti, cosa che generalmente bisogna evitare di fare, di solito si divide l’importo delle scommesse per le quote, al fine di ottenere una puntata finale ragionevole. Per intenderci, diciamo che la prima scommessa è composta dal 5% di un bankroll di € 10.000, quindi € 500. Decidi di scommettere su una sfavorita a quota 10,00 e quindi dividerai i 500 € per 10.00 in modo da ottenere una puntata molto più bassa, pari a € 50. Tuttavia, la strategia di puntata variabile non funzionerà altrettanto bene quando si scommette sui favoriti. Pertanto, potrebbe essere meglio utilizzarla solo quando si piazzano scommesse rischiose.

Il criterio di Kelly: quando conviene applicarlo al proprio bankroll

Il criterio di Kelly è una formula matematica che può essere applicata per determinare la somma ottimale di denaro che dovrebbe essere investita o scommessa su di una quota. Prende in considerazione la quantità totale di denaro che è disponibile per l’uso e per il rendimento intero. Se utilizzato per le scommesse sportive, il criterio di Kelly potrebbe stabilire quanto dovresti puntare su di una qualsiasi scommessa piazzata. Per utilizzare efficacemente la formula devi tenere a mente la possibilità prevista di vincere la scommessa. Questo perché il fine principale del criterio di Kelly è quello di creare una strategia di scommessa che assicuri di puntare importi maggiori quando si posizionano scommesse con una maggiore probabilità di vincita ed importi inferiori quando si posizionano scommesse con una minore probabilità di vincita. Una logica che appare semplice, ma che in realtà potrebbe riservare sorprese sgradevoli.

*Si prega di essere consapevoli del fatto che questo link vi rimanderà al sito scommesse