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Con quante carte si gioca a Scala 40?

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Davanti a un tavolo gremito o a uno schermo fluorescente da casinò online* non c’è stagione o impedimento che tenga: la scala 40 è uno dei principali passatempi con le carte del popolo italiano. Poche, pochissime informazioni su come abbia preso così rapidamente abitudine, compagno fedele per combattere la noia collettiva. Presenza fissa negli inserti dei principali mensili, specialmente durante il periodo estivo, strumento di messa alla prova di amicizie durature a volte finite in tragedia. Insomma, è impossibile dire di no alla richiesta di una partita a Scala 40, anche quando si è letteralmente presi da altro. Ma con quante (e quali) carte si gioca a Scala 40? Andiamo a vederlo in questo focus.

Scala 40: numero e valore delle carte

Tutto ciò che troverete scritto prossimamente ha un saldo riferimento alla FISCA, la Federazione Italiana della Scala 40, organismo che ha regolamentato nel 2010 lo storico gioco di carte. Tale bibbia è la fonte di ogni torneo organizzato da associate alla FISCA e consultabile liberamente anche da tutti coloro che desiderano appoggiarsi a un decalogo solido e strutturato.

Il passo centrale della questione è definire con quante carte si gioca a Scala 40, ossia definire quanto corposo sia il mazzo di Scala 40. In breve la Scala 40 contempla 108 carte francesi, composte da due mazzi di 54. Ciascun mazzo è inoltre così suddiviso:

Carta  Valore
Asso  1 oppure 11
Due  2
Tre  3
Quattro  4
Cinque  5
Sei  6
Sette  7
Otto  8
Nove  9
Dieci  10
Jack  10
Regina  10
Re  10 
Jolly  25

Poiché si usano due mazzi ciascuna carta è “doppia”, vale a dire che per esempio ci sono due carte che simboleggiano il 7 di picche, due la Regina di cuori e così via. Quasi la totalità delle carte assume il rispettivo valore nominale, ma esistono alcune carte che possono assumere valori diversi a seconda del contesto in cui sono posizionate. Come notiamo dalla tabella soprastante l’Asso si comporta in maniera duplice, a seconda dello scenario in cui si trova: come riconoscerne dunque il valore? Nel caso in cui sia accompagnato nella sequenza di carte in tavola dal Due, allora assumerà valore 1; all’opposto nel caso in cui sia accompagnato da una sequenza di carte in tavola al Re oppure da altri Assi, allora assumerà valore 11. Per facilitare la comprensione facciamo un esempio: una sequenza Asso-Due-Tre-Quattro avrà valore totale pari a 10 punti, con l’Asso che assumerà un valore pari a un punto; una sequenza Asso-Re-Regina oppure un tris di Assi varranno rispettivamente 31 e 33 punti, laddove l’Asso assumerà un valore pari a 11. Nota a margine per il jolly (o “matta”) che, così come in altri giochi che utilizzano le carte francesi, non assume mai il valore della carta che “sostituisce” ma sempre un valore fisso, in questo caso pari a 25 punti.

Con quante carte si gioca a Scala 40: distribuzione e casi particolari

Una volta definito il numero di carte da gioco della Scala 40 si passa al gioco effettivo. Quante carte devo dunque distribuire ai giocatori per iniziare la manche di gioco? Per stabilire chi si occupa della prima mescolata del mazzo si può utilizzare un metodo “da tavolo” che penalizza colui che girerà la carta più bassa. A questo punto, stabilito l’ordine di distribuzione, si procede con un laborioso lavoro di polso che porterà a una rotazione da ripetere 13 volte. Una volta terminata la distribuzione il cartaro (termine tecnico poco elegante) procede scoprendo una carta che sarà la base del “pozzo”, cioè di tutte le carte che verranno progressivamente scartate. Le carte non distribuite verranno invece sistemate a fianco del “pozzo” andando a comporre il cosiddetto “tallone”.

La principale difficoltà della Scala 40, che rende ciascuna mano a volte molto lenta nello sviluppo, risiede nel divieto di doppioni nella creazione di combinazioni: ciascun tris deve prevedere altrettanti semi distinti, così come il poker deve contenerli tutti e quattro. Non è previsto invece un limite di carte nella costruzione di una sequenza: il numero minimo sarà sempre pari a 3, ma se sono particolarmente fortunato allora posso creare anche una sequenza da Asso a Asso (una possibilità su un milione ma comunque valida).

Ogni giocatore può raccogliere solo la carta scartata da chi ha appena terminato il turno, unicamente per “scendere” oppure per sostituirla con una carta già presente nel proprio mazzo. Inoltre, la gestione di un jolly “sottratto” agli avversari è spesso lasciata all’interpretazione dei partecipanti ma la norma prevedrebbe che non possa essere utilizzato da colui che lo acquisisce per creare nuove sequenze o combinazioni, bensì per attaccarlo a una già presente sul tavolo.

Infine, in questo articolo abbiamo parlato di quante carte servano per giocare a Scala 40, dimenticandoci che il vero obiettivo del gioco è l’esatto opposto: non tastare più la loro ruvidezza tra i nostri sensibili polpastrelli. Buon divertimento!

*Si prega di essere consapevoli del fatto che questo link vi rimanderà al Casinò Online

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