L’evento maschile completamente aperto

Per me, questo è il Roland Garros più aperto degli ultimi due decenni. L’attuale favorito per le scommesse Carlos Alcaraz ha giocato a malapena nelle ultime sei settimane a causa di un infortunio all’avambraccio, mentre Novak Djokovic, che ha giocato un 250 nella settimana prima di uno slam, ha mostrato un livello un po’ preoccupante. Il terzo candidato alla vittoria è Jannik Sinner, che però arriva da una risonanza magnetica all’anca, la cui situazione sembra essere piuttosto vaga.

L’ultimo ad entrare nella discussione è Alexander Zverev dopo la sua vittoria di Roma, ma venerdì inizia il processo a suo carico. Insomma, tutto ciò fa pensare che questo sia l’edizione dello slam francese più incerta dai primi anni Duemila.

Tante incognite sui top player

Il mio buon amico Paul Annacone ha sempre detto: “Scommetti contro le leggende a tuo rischio e pericolo”. Ma si può riuscire ad indovinare quando c’è di mezzo la salute? Nel corso della carriera di Rafa, il formato tre set su cinque è sempre stato molto positivo per lui, ma cinque set gli vanno bene adesso? Non lo so.

Per quanto riguarda Djokovic, mi piace il fatto che Novak si sia allenato per recuperare la condizione partita. Però, penso che abbiamo dato per scontato che questi ragazzi si presentassero al via del torneo senza molte partite e fossero fantastici. Ci sentiamo quasi in diritto di averne diritto di pensarlo. Ma non è normale, vero?

C’è solo da divertirsi guardando Nadal a Parigi

Quando sono entrato nel Tour, il leader di tutti i tempi degli slam era Pete Sampras con i suoi 14 successi. Rafa lo ha eguagliato in un solo evento e non è ancora il tennista più vincente a livello major. È assurdo. Non ha senso. Penso che ogni torneo in cui passi davanti alla statua di te stesso mentre sei ancora un giocatore attivo sia straordinario.

Paul e Fritz possono arrivare in semifinale

Tommy Paul ha raggiunto le semifinali di uno slam e in due degli ultimi cinque Masters 1000, compreso Indian Wells. Sta migliorando continuamente. E questi ragazzi si stanno impegnando davvero a giocare la stagione sulla terra battuta, cosa che gli stupidi come me non hanno mai fatto. Non penso sia ridicolo dire che questi ragazzi possano arrivare ai quarti o alle semifinali. C’è anche Ben Shelton: 18 mesi fa non aveva il passaporto e adesso ha 15 anni.

Difficile scommettere contro Iga Swiatek

Nessuno è inarrestabile, ma Iga è la più vicina possibile a questo aggettivo su questa superficie. Non scommetterò contro di lei in nessuna delle sue partite – qualunque cosa accada – al Roland Garros. C'è una piccola possibilità che mi sbagli, ma lei è dominante.

A Iga piace ripetersi, quindi vincere a Madrid e Roma le è utile. L'abbiamo vista subire soltanto quando non era pronta, come agli US Open o in Australia. Penso che tragga vantaggio quando arriva da un lungo periodo di vittorie. Chiunque non scelga Iga sta solo cercando di essere “innovativo” e diverso.

Sabalenka e Rybakina i maggiori pericoli

Aryna Sabalenka ha giocato due finali a Madrid e Roma e ha segnato tre match point contro Iga a Madrid. Elena Rybakina ha vinto le ultime due partite contro di lei sulla terra battuta – a Stoccarda e a Roma l'anno scorso – e ha un record complessivo di 4-2 negli scontri diretti. Rybakina ha un delta maggiore tra il suo livello massimo e il suo livello minimo, ma quando è in forma, è un incontro brutale per i suoi avversari migliori.

Gauff e i suoi problemi al servizio

Ci sono preoccupazioni con il servizio di Coco. La sua prima di servizio sembrava buona a Roma, ma la seconda è un problema in questo momento. Penso che ci sia un aspetto tecnico su cui è difficile lavorare quando cerchi di vincere le partite.

Tuttavia, è già un’ottima cosa che riconosca di avere un problema, affrontarlo e guardare il bicchiere mezzo pieno. È la migliore che abbia mai visto tra i giovani giocatori, perché riesce a trovare un modo per superare gli ostacoli.

Collins l’outsider del momento

Danielle Collins ha vinto Charleston, ha lottato con Sabalenka a Madrid ed è arrivata in semifinale a Roma. È l'unica giocatrice che le prime quattro probabilmente non vogliono incontrare agli ottavi. Si ritirerà alla fine dell'anno: abbiamo avuto Danielle sul nostro podcast 10 giorni fa e le ho detto che sembra funzionare bene sapendo di avere una “scadenza”!

Le condizioni sono sempre un grande fattore

Il tempo è fantastico. In condizioni calde, più persone possono fingere di essere competenti sulla terra battuta. Più diventa lento, più conta il movimento, più conta la capacità di accumulare punti. Se sfregassi l'argilla di Roma tra le dita, sembrerebbe sale. Al Roland Garros, invece, è più simile al lievito. Quindi il movimento conta, è un po’ più scivoloso. È davvero un vantaggio per i giocatori specialisti dei campi in terra battuta e in un certo senso smaschera il resto di noi che facevano solamente finta di saper giocare su questa superficie.