Il West Ham United 2023/2024 ha cominciato particolarmente bene la sua nuova annata. La compagine inglese, infatti, nelle prime dieci partite stagionali – tra Europa League e Premier - ha raccolto la bellezza di ben 7 vittorie. Un percorso assolutamente positivo che ha confermato quanto di buono fatto anche durante l’ultima sessione di calciomercato. 

Per capirne di più sul momento di forma degli Hammers abbiamo deciso di intervistare David Moyes. Il manager del West Ham United ha fatto il punto sull’inizio della sua squadra, dicendosi particolarmente contento di quanto fatto fino ad oggi: “Beh, spero che la gente continui ad avere grandi aspettative su di noi. Non posso dire con certezza come proseguiremo da qui a fine stagione, ma cercheremo di restare positivi come lo siamo stati nelle prime partite. Abbiamo segnato nella maggior parte delle partite e siamo partiti bene, molto meglio dell'anno scorso: da questo punto di vista siamo fiduciosi.”

Quanto è importante il possesso nell'analisi del gioco oggi? La capacità di adattarsi alla partita è un aspetto su cui avete lavorato?

“Noi vorremmo essere una squadra che fa molto possesso palla ma, come si può vedere, non sempre questo fattore ti garantisce la vittoria. Piuttosto che essere riconosciuto come un tecnico che fa tanto possesso palla vorrei, più di ogni altra cosa, essere un manager vincente. Credo che il possesso spesso porti a buoni risultati ed è un aspetto su cui lavoreremo per migliorare: siamo consapevoli di dover fare meglio sotto questo aspetto.”

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Quanto è soddisfatto della capacità di adattamento dei suoi giocatori? 

“So che i giocatori possono fare bene entrambe le fasi; finora abbiamo avuto partite in cui abbiamo affrontato avversari di qualità come Brighton e Chelsea, squadre che sono sempre in grado di creare problemi quando hanno il pallino del gioco in mano. Con il Luton è stata una partita diversa, mi è piaciuta molto. Se ogni squadra dovesse fare molto possesso credo che il calcio diventerebbe noioso. Abbiamo bisogno di squadre diverse, di partite diverse e di vedere stili di calcio diversi. Non vogliamo che diventi tutto uguale, con il Luton è stato interessante e per noi è stato un ottimo risultato. Sì, abbiamo tenuto un po' meglio il pallone senza forse affondare in attacco come avremmo potuto, ma di sicuro abbiamo mostrato altre qualità.” 

La scorsa stagione Lucas Paquetá ha svolto un ruolo fondamentale in mediana. Quanto è importante per la squadra e quali caratteristiche tipiche del calcio brasiliano rivede in lui? 

“Lucas è stato molto bravo: ci ha messo probabilmente sei, sette, otto mesi per ambientarsi e abituarsi alla Premier League, ma ha poi fatto benissimo nella seconda parte della stagione. Dopo la Coppa del Mondo ha compiuto un salto di qualità e credo abbia capito come adattarsi all'intensità del campionato. Ha mostrato tante caratteristiche diverse, ha un'abilità incredibile con la palla, personalità: siamo felici che sia con noi. Sta diventando un uomo squadra a tutti gli effetti ed è un ragazzo che lavora duramente e si impegna a fondo; la sua energia e il suo impegno per la squadra sono impressionanti, così come la sua voglia di vincere.”

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Le sue esultanze sono oramai famose: ha cercato di trasmettere questo entusiasmo agli altri elementi dello spogliatoio?

“Lucas è ogni giorno così, in allenamento e non, ed è una cosa che ci piace molto. È un ragazzo molto simpatico e lo vediamo come un elemento positivo per noi.”

Che posto occupa la finale di Praga tra i risultati della sua carriera? Come descriverebbe le sensazioni provate al fischio finale?

“Certamente è uno dei migliori momenti, probabilmente la sensazione è stata quella di aver provato sollievo per aver vinto un trofeo. Spesso ci si dimentica che avevo vinto altre competizioni, ma forse non a questo livello: credo che per il West Ham United in quanto club e per me personalmente, sia stato un grande risultato. È stata una serata incredibile e non credo che la dimenticheremo mai. Sia i giocatori che noi dello staff ne parleremo sicuramente negli anni a venire; una serata fantastica che non credo dimenticherò mai, anche solo per il modo in cui è andata, con il nostro gol allo scadere. Il West Ham United ha vinto un trofeo al suo secondo anno in Europa e ora ci siamo dentro per il terzo anno: un biennio fantastico.”

Dopo la vittoria della Conference League della scorsa stagione, qual è l'obiettivo del West Ham United in Europa League in questa stagione?

“In qualità di manager punto a tutto: non si può dare la priorità a nessuna competizione. Si può programmare di vincere un determinato trofeo, ma dipende anche dal sorteggio. Credo che le competizioni europee di quest'anno siano molto più difficili di quelle di due anni fa, ci sono anche club inglesi del calibro di Liverpool e Brighton. È difficile immaginare una Champions League senza il Liverpool dato che si tratta di un club ai massimi livelli: la qualità delle squadre che arrivano alle semifinali delle competizioni è elevatissima." 

Il successo in Conference League e gli acquisti di giocatori internazionali come Said Benrahma, Aguerd e Alvarez hanno incrementato l’interesse dei tifosi verso il West Ham United all'estero. Cosa vuol dire agli appassionati degli Hammers in giro per il mondo?

“Direi che è fantastico il fatto che, a livello globale, siamo sempre più apprezzati e riconosciuti: sicuramente in Europa lo siamo, ma di recente abbiamo avuto un grande supporto anche in Australia. Ovviamente, per far crescere il West Ham United e renderlo più grande, vogliamo star vicini a loro e vedere la gente che ci segue, giocando a calcio nei loro paesi. Speriamo di poter continuare a far crescere il West Ham United, un club importante a Londra che gode di un grande sostegno; lo stadio fa il tutto esaurito ogni settimana, quindi direi che siamo sul pezzo e speriamo di poter continuare così.”

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