La storia del Sassuolo, diventate una delle realtà più fiorenti e in vista del nostro calcio negli ultimi anni, affonda le sue radici in una fondazione che parte dal 17 luglio 1920 - quando arrivò l’affiliazione ufficiale alla FIGC che ha poi portato a prendere parte per diversi anni a tornei dilettantistici emiliani (non sempre con risultati positivi). Decenni di mediocrità - non ce ne vogliano i tifosi - trascorsi per lo più in Promozione, sfidando squadre dell’Emilia, della Toscana e con qualche capatina al massimo in Liguria. Una dimensione interregionale che vede la svolta negli anni ’60: il 10 giugno del 1966 infatti arriva la fusione tra due società sportive già esistenti in città, che danno vita al Sassuolo Sportiva Football Club con lo storico presidente Antonio Cuoghi alla guida - giovane industriale della ceramica, filo conduttore che continua a segnare la storia dei neroverdi fino a oggi.

Arriva la promozione in Serie D e poi negli anni ’70 si passa a una seconda fusione, quella che con la A.C. Sassolese (nata come la Giofil San Giorgio): nasce così Unione Sportiva Sassuolo Calcio - ottavo posto in Serie D, prima della retrocessione e di un’altalena tra categorie che dura per tutti gli anni ’70. La svolta arriva nel decennio successivo: prima C2 nel 1983-84, per poi combattere e conquistare risultati da record fino all’inizio dell’era Mapei dal 2003 a oggi: prima la Serie C e poi la scalata verso il massimo campionato, giungendo all’esordio in Europa e a una crescita che ha reso ormai il Sassuolo una squadra presente in pianta stabile in Serie A. Stagioni in cui abbiamo imparato a prendere confidenza con colori sociali e con un logo dalla storia particolare (oltre che poco nota, soprattutto provando a spulciare a quello che è accaduto nei primi decenni alla squadra).

I colori sociali del Sassuolo e il simbolo ufficiale della squadra

I colori sociali del Sassuolo sono il nero e il verde, da cui il soprannome di "neroverdi" attribuito ai giocatori della squadra: la prima maglia del club declina perlopiù le suddette tinte in un disegno palato; nel corso degli anni non sono però mancate diverse sperimentazioni stilistiche, spesso legate alle mode del momento (non sempre riuscitissime in realtà, nonostante l’accostamento di colori sia di per sé unico nel panorama calcistico italiano). Come seconda uniforme la scelta è quasi sempre caduta su di un completo bianco con dettagli neroverdi; la terza casacca, laddove prevista dai contratti di sponsorizzazione, adotta perlopiù il colore blu, scelta cromatica collegato al brand Mapei che è diventato simbolo inscindibile e traino della squadra fino a vette e risultati insperati fino a qualche anno fa.

Lo stemma del Sassuolo invece, in uso di sicuro dal 2001 (stando a quanto riportato sul sito ufficiale della squadra) è costituito da uno scudo decorato nella parte inferiore da strisce nere e verdi, oltre che da un pallone da calcio. Nella parte superiore è diviso in due parti: quella a sinistra presenta i tre colli dello stemma cittadino, mentre quella a destra ancora strisce nere e verdi. La fascia orizzontale che divide i due settori riporta il nome del club: dapprima vi era la sigla U.S.S., poi sostituita da U.S. SASSUOLO.

Nelle sue forme, esso ricalca piuttosto fedelmente la versione del 1975 del più celebre "scudo a pentola" (quello reso celebre soprattutto dal Barcellona, da cui il Sassuolo trae ispirazione); tuttavia la squadra emiliana definisce tale circostanza una coincidenza e non un plagio. Nella stagione 2008-2009 sulle maglie era applicato uno stemma differente, costituito da uno scudo pentagonale diviso verticalmente in due porzioni (una verde e una nera), recante al centro lo stemma della città di Sassuolo, racchiuso tra la denominazione del club (U.S.S) e l'anno di fondazione. Il logo invece è leggermente cambiato nella stagione 2010-2011, con una modifica di forma nel simbolo dei tre colli con i fiori, la denominazione modificata in U.S SASSUOLO, colori più chiari e nuove sfumature sui fiori e di nero sui colli. Per la stagione 2020-2021 invece, in occasione del suo centenario, il club ha adottato uno speciale stemma celebrativo: il pallone nel lato inferiore viene sostituito da un 100 di colore nero su un campo dorato; il nero nello scudo pentagonale diventa bianco, con l'estremità rimane nera nel lato superiore, diventando invece verde in quello inferiore e dorato al centro; il simbolo dei colli con i fiori perde il colore nero, diventando bianco, e i colli diventano verdi.

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