Una storia di successi raccolti lontano dalle grandi città, ma solo attraverso lavoro e dedizione: nella squadra di calcio di Vicenza c’è la sintesi di quello che rappresenta la città a livello industriale e lavorativo, un legame fatto di visione, impegno e serietà. Un club legato a doppio filo con la gente che la circonda, a partire dai colori sociali e dagli stemmi che nel corso degli anni sono diventati il simbolo di Vicenza. Scopriamo insieme la storia che c’è dietro.

Vicenza Calcio: la storia della maglia biancorossa indossata da più di un secolo

I veneti vantano un glorioso passato che gli ha portato l’onore di essere definiti la Provincia d’Italia: merito di sorprendenti risultati ottenuti sul campo in corrispondenza al successo, rimasto iconico ed epocale nonché riproposto nei giorni nostri, della storica maglia con la R sul petto. I colori sociali del club vicentino sono gli stessi che accompagnano il gruppo dalla sua nascita, avvenuta nel lontano 1902. Data di fondazione che rendono, tra l’altro, il Vicenza (dato alla luce come Associazione del Calcio in Vicenza) la società calcistica più antica del Veneto. L’abbinamento scelto da subito fu l’intoccabile biancorosso, lo stesso dello stemma cittadino - accoppiata mai modificata, fatta eccezione per il primo dopoguerra in cui indossarono per diverse stagioni una divisa interamente bianca. Questa, assieme ad un decennio con barra orizzontale o diagonale rosso su sfondo bianco, è praticamente l’unica eccezione alla tradizionale uniforme verticalmente rigata.

La maggior parte delle volte, soprattutto alle origini e nelle ultime stagioni, le strisce sono state sottilissime, mentre negli anni ’90 erano molto più ampie: il più delle volte, tuttavia, la scelta ricadde su una dimensione media ed equilibrata. Soprattutto negli storici anni settanta, in cui arrivò il clamoroso secondo posto nella Serie A 1977/78 - uno dei risultati più incredibile della storia dei veneti oltre all’esplosione del promettente giovane Paolo Rossi. Traguardi legati a doppio filo con la nascita dell’iconica divisa con la R blu sulla parte sinistra del petto, ad indicare il legame con lo sponsor, il Lanificio Rossi. La Lane scrisse in quegli anni la storia, dunque, e lo fece su più fronti. Mai, nel calcio italiano, la divisa di un club verrà così tanto identificata con un marchio.

Vicenza Calcio: la storia dello stemma nel corso degli anni

Dal 1902, anno di fondazione, alla stagione 1952-1953, il club utilizzò come simbolo uno scudo svizzero partito a sinistra con una croce bianca in campo rosso (mutuata dallo stemma araldico della città di Vicenza), a destra palato in bianco e rosso. La fascia cuspidale, su fondo bianco, recava la dicitura A.C. VICENZA a lettere in stampatello rosse. Nella stagione 1953-1954 (a seguito del passaggio sotto il controllo della Lanerossi) subentrò un ancile troncato: nel campo superiore, su fondo bianco, s'inscriveva la mutata ragione sociale LANEROSSI A.C. VICENZA (a lettere sempre in stampatello), mentre nel campo inferiore, su fondo palato di bianco e rosso, campeggiava la celebre R annodata (sempre color oro), simbolo dell'azienda tessile di Schio. Vera protagonista della simbologia societaria (in quanto unico elemento a campeggiare sulle maglie da gioco), la R della Lanerossi rimase in uso fino alla stagione 1988-1989.

Nel 1989, a seguito della fine della "stagione Lanerossi" e del cambio di denominazione in Vicenza Calcio, l'artista Antonio "Toni" Vedù dell'Anonima Magnagati disegnò un nuovo emblema: di base si trattava di uno scudo francese moderno bianco bordato di rosso (salvo che nella parte superiore), quasi completamente occupato da una larga V rossa con all'interno una riga bianca, la quale sulla sinistra si tramutava in una croce (evocante l'araldica cittadina). In capo al tutto era apposta la dicitura VICENZA CALCIO 1902, a lettere rosse. A seguito di un accordo con il gruppo Marzotto (divenutone frattanto proprietario), nella stagione 2001-2002 (in concomitanza col centenario di fondazione) la R della Lanerossi tornò a campeggiare sulle divise biancorosse. Previo rinnovo dell'accordo, dalla stagione 2006-2007 essa è tornata ad essere parte integrante delle maglie vicentine, diventando una sorta di "stemma secondario". Nel 2018, a seguito del fallimento del Vicenza Calcio, la subentrante L.R. Vicenza Virtus di Renzo Rosso ha scelto di dismettere l'emblema del 1990 in favore del ripristino della sola R, che torna così ad essere l'effettivo stemma societario. A partire da essa è stato così concepito un nuovo identificativo (in uso solo per l'ambito amministrativo e comunicativo, ma non sulle maglie da gioco), nel quale il simbolo Lanerossi (colorato di rosso) è inserito in un cerchio (egualmente rosso) aperto nella parte superiore; al di sotto di esso campeggia l'epigrafe L.R. VICENZA 1902, a lettere nere.

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