Dopo aver approfondito il tema delle carte siciliane e la loro interpretazione passiamo ora alla scoperta delle carte regionali per antonomasia: le carte napoletane. Immancabile compagno di pomeriggi e serate, da soli oppure in compagnia, le carte napoletane nascondono come vuole la tradizione partenopea un significato che muta a seconda dell’ambito di riferimento: amore, lavoro o fortuna.

Sulla collocazione cronologica ci sono numerosi dubbi, ma gli storici e gli appassionati circoscrivono al 1577 la data in cui le carte napoletane fecero la prima comparsa, molto prima dell'avvento dei casinò online*. A causa del fortissimo legame ideologico tra superstizione e tradizione, le carte napoletane furono un bene assai richiesto ed economicamente profittevole, diventando immediatamente uno strumento identitario del popolo. Ritroviamo inoltre la forte matrice arabo-spagnola di dominazione borbonica sotto il profilo linguistico: denari (dhiram), spade (suyuf), jawkan (bastoni), tuman (coppe). Permane anche l’identificazione dei quattro semi con altrettante classi sociali medievali: i denari simboleggiavano i commercianti, le spade si riferivano alle forze militari e ai nobili, i bastoni agli agricoltori e ai lavoratori in generale, infine le coppe declinavano la classe clericale. Oltre all’iconoclastia ebbe grande importanza anche l’iconografia delle carte stesse: specialmente le figure erano spesso celebrazioni di importanti personaggi della storia borbonica, mentre il disegno dei semi non poteva essere stravolto pena una cospicua dose di sfortuna da fronteggiare. In totale sono circa una decina gli stravolgimenti che contraddistinguono la grafica delle carte napoletane, su tutte citiamo l’aquila a due teste come asso di denari e il fante dalle sembianze femminili.

A proposito di letture e significati delle carte napoletane pare che una delle primissime applicazioni fu legata al destino dei soldati, con le mogli che si affidavano alle cartomanti dell’epoca per capire se il loro caro fosse vivo o meno e se sarebbe riuscito a tornare a casa sano e salvo. La composizione di un mazzo di carte napoletano è assolutamente classica: carte numerale (dall’asso al sette) e carte figurative (fante, cavallo e re) per un totale di quaranta carte.

Significato e lettura delle carte napoletane

Dopo aver raccontato in maniera sommaria la storia che si cela dietro alle carte napoletane passiamo alla loro lettura e significato. Importante premessa da fare è che non esiste un codice scritto in grado di attestare l’effettivo significato di ciascuna carta, poiché questo è sempre lasciato all’interpretazione della cartomante. Il metodo di lettura più diffuso è definito “a croce semplice” e si basa sull’estrazione di cinque carte dal mazzo: la prima carta estratta farà riferimento al passato, la seconda al passato recente, la terza al presente, la quarta al futuro immediato e la quinta al futuro lontano. Per una pura applicazione del metodo viene spesso distinto il “dritto” dal “rovescio”, ma qui ci limiteremo al significato universale.

I quattro semi non si riferiscono tuttavia solamente a una componente sociale ben definita, ma abbracciano anche una parte precisa dell’esistenza umana. Vediamoli riassunti nella tabella:

Così come i semi anche le carte numeriche e figurative fanno riferimento ad ambiti specifici, qui riassunti:

Andiamo ora a vedere, segno per segno, il significato delle 40 carte napoletane cominciando dal segno delle coppe:

Coppe

Spade

Denari

Bastoni

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