Hai mai giocato a Mahjong? In tanti lo stanno imparando a conoscere, anche nei casinò online*, soprattutto è sempre più diffusa come gioco nei online, direttamente da pc o da smartphone: si tratta di un gioco di destrezza che coinvolge quattro partecipanti. Sebbene il monitoraggio generale sia simile in tutte le versioni del Mahjong, i pezzi del gioco e il punteggio differiscono leggermente in base alle variazioni regionali. Queste regole sono basate sullo stile classico del Mahjong cinese, che non è più riprodotto in Asia ma è molto popolare nei paesi europei. L’obiettivo del Mahjong è di costruire serie, per ottenere il valore più alto. Dopo averlo fatto, ogni giocatore seleziona e scarta le tessere (i pezzi del gioco, in base ai diversi disegni) fino a quando è stata costruita un'intera serie di combinazioni.

Le tessere del Mahjong, componente fondamentale del gioco

I semi a Mahjong sono le tessere numerate da 1 a 9. Per ogni numero ci sono 4 esemplari, per ogni seme. Quindi le carte numerali sono 9 x 4 = 36 per seme e i semi sono tre. In totale, dunque, ci sono 36 x 3 = 108 tessere numerali. Ognuna delle tessere viene identificata con un simbolo o un carattere:

  • I Cerchi o le palle simboleggiano i Koku, cioè le monete di rame con un buco quadrato al centro e rappresentano la borghesia;
  • I Bambu o le canne identificano le tessere con un bastone di canna che contiene 100 monete. Questo simbolo rappresenta i contadini;
  • Ogni tessera che appartiene ai Caratteri vale 100 bastoni di canna quindi 10.000 monete. Il colore rosso che le caratterizza, infatti, significa proprio diecimila. I Caratteri rappresentano gli intellettuali.

Oltre a questo poi bisogna tenere conto delle tessere che hanno disegnato sopra un carattere, invece che un numero, che vengono chiamate Onori o Tessere Letterali. Sono di cinque tipi:

  • Onori semplici o venti, cioè i 4 punti cardinali, est, sud, ovest, nord;
  • Onori superiori, chiamati anche Capitani o Draghi e distinti dai tre colori, rosso, verde e bianco;
  • Onori supremi, che sono facoltativi perché successivi all’impostazione originale del gioco;
  • Fiori, rappresentati da 4 tessere;
  • Stagioni, 4 tessere, talvolta sostituite dalle Professioni.

Le regole del Mahjong: come si pratica il gioco cinese con le tessere in legno

Ogni Paese ha le sue regole del Mahjong, e anche l'Italia non fa eccezione. Una caratteristica tipica del gioco italiano consiste nel fatto che non si può chiamare lo scarto per comporre una scala, mentre in molti Paesi è ammesso chiamare lo scarto del giocatore che precede: questa regola è stata ritenuta troppo restrittiva dalla Federazione Italiana Mahjong, che stabilisce le regole italiane ufficiali. Tra le regole, è consentito dichiarare la "mano pronta", cioè dichiarare in anticipo la possibilità di chiudere la mano con una tessera. Le differenze tra le regole delle varie versioni sono notevoli, ma noi ci rifaremo a quella della Federazione italiana.

Scopo del Mahjong è aggiustare tutte le proprie tessere formando combinazioni. Le combinazioni possibili sono i tris, le scale e le coppie:

  • Un tris (pung) è formato da tre tessere uguali (se sono due, è una coppia, cioè tai);
  • Una scala è formata da tre tessere numeriche dello stesso seme e di valore consecutivo (ad es. 4-5-6 oppure 1-2-3). Le scale di tre tessere (chow) non danno punti: servono solo a chiudere sostituendo un tris. Non è vietato esporre un poker di tessere uguali (kong), ma è un'eventualità che capita raramente. La presenza di una combinazione di quattro elementi renderebbe impossibile chiudere il Mah-Jong, per cui è necessario pescare una tessera morta per compensare la quarta tessera impiegata.

Le quattordici tessere finali dovrebbero comporre quattro tris e una coppia: 4x3+2=14. Questo è lo scopo del gioco. Il primo che ci riesce fa «Mahjong». Sono rari i casi in cui la partita finisce senza che nessuno abbia fatto Mahjong (la partita "va a monte"). Il fulcro del gioco sono i raddoppi, ovvero combinazioni o tessere particolari che danno diritto a raddoppiare i punti di stecca, anche diverse volte. Nel riuscire a realizzare le combinazioni più fruttuose sta la differenza tra il giocatore esperto e il principiante. A Mahjong non vince chi ha prevalso in più mani, ma chi ha totalizzato più punti.

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